venerdì 17 Maggio 2024,

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Roma&Lazio. La politica, le opinioni i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni i fatti

Aracri (FI) a Marino: Non basta estraneità a Mafia Capitale per essere un buon sindaco, su scioglimento deciderà magistratura

“Non entro nel merito dello scioglimento del Comune di Roma per infiltrazioni mafiose: saranno il Prefetto e la magistratura a indagare sulla vicenda e a trarne le dovute conseguenze”. Così dichiara il senatore di Forza Italia, Francesco Aracri, intervistato da Paola Guerci su Radio Roma Capitale. “Resta il fatto che Marino dovrebbe dimettersi per il bene dei romani e di Roma che, come diciamo ormai da mesi, sta affondando nel degrado. La vicenda di Mafia Capitale – ha continuato l’esponente azzurro – ha fatto precipitare nell’ombra la mala gestione di questa amministrazione capitolina, ha fatto dimenticare l’ormai famoso sondaggio Pd sul gradimento (o per meglio dire: non gradimento) nei confronti del primo cittadino, ed è riuscita perfino a rilanciare la sua figura. Come se questo bastasse a rendere Marino un buon sindaco” ha concluso Aracri.

Usura: ascoltati Commissario del governo e due associazioni
11/12/14 – La Commissione I – Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, enti locali e risorse umane, federalismo fiscale, sicurezza, integrazione sociale e lotta alla criminalità, presieduta da Baldassare Favara (Per il Lazio), ha tenuto oggi un’audizione sul tema della proposta di legge 64 del 2013, a firma del consigliere Cangemi, concernente “Iniziative regionali volte a prevenire e contrastare il fenonmeno del sovraindebitamento e dell’usura”.

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Dopo le associazioni che operano nel settore, ascoltate il 3 novembre, è stata oggi la volta del prefetto Santi Giuffrè, commissario straordinario del Governo per il coordinamento iniziative antiracket e antiusura, del presidente dell’Associazione Assotutela, Michel Emi Meritato, e dell’Associazione Protestati d’Italia.

Dopo che il primo firmatario della proposta, Giuseppe Emanuele Cangemi (Nuovo centrodestra) aveva ripercorso brevemente i punti salienti del testo della PL, sottolineando come esso sia stato condiviso da maggioranza e opposizione e sia stato agevolato dal ritiro del testo della Giunta sulla stessa materia, ha preso la parola il prefetto Giuffrè: egli ha anzitutto ricordato le funzioni del suo ufficio, che sono quella di coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura ma anche quella di consulenza del legislatore, e ha poi affermato che si tratta di un ufficio nato in circostanze (la vicenda di Libero Grassi) che fanno sì che esso sconti storicamente una maggiore attenzione alle problematiche degli imprenditori piuttosto che a quelle delle famiglie, il che necessita di una correzione, a livello legislativo. “L’83 per cento dei mutui accesi non è stato onorato”, ha ricordato però il prefetto a proposito dei prestiti erogati in aiuto dei soggetti vittima di usura, problema che va risolto poiché pur sempre di pubblico denaro si tratta; “estrema apertura nei confronti della legislazione regionale in materia” ha espresso in conclusione il prefetto, pur sempre nella chiarezza delle competenze, al fine di evitare duplicazioni. Infine, ha indicato una soluzione possibile in un “tutoraggio” per i percettori di mutui, in modo tale che il denaro erogato sia indirizzato a una pianificazione seria dell’attività imprenditoriale. Per quanto riguarda il dibattuto fenomeno della cosiddetta “usura bancaria”, egli ha citato sentenze di Cassazione che escludono l’individuabilità del profilo soggettivo del reato.

Il presidente Favara ha ricordato che l’attenzione alle famiglie è già presente nella proposta in discussione, il cui iter si auspica di poter concludere entro gennaio. La consigliera Maria Teresa Petrangolini (Per il Lazio) si è chiesta quindi se non sia il caso di separare, per non disperdere le risorse, la questione del sovraindebitamento da quella dell’usura e se non occorra pensare a modalità che risparmino l’onere delle spese per ottenere quanto di loro spettanza alle famiglie; Cangemi si è dichiarato però non d’accordo sul primo punto e ha ricordato, a proposito del secondo, che gli sportelli antiusura presenti sul territorio prestano già assistenza legale. Il consigliere Gianluca Perilli (Movimento 5 stelle) ha riproposto, da parte sua, il problema della cosiddetta “usura bancaria”, argomentando che un potente fattore di sovraindebitamento è costituito dalla impossibilità di far fronte agli impegni assunti con gli istituti del credito legale. Ha chiesto quindi che la proposta di legge si esprima in questa delicata materia.

Il rappresentante di Assotutela, nel suo intervento, si è dichiarato sulla stessa lunghezza d’onda, affermando che il fenomeno del sovraindebitamento con le banche è l’anticamera dell’usura vera e propria e che risolverlo sarebbe anche il modo migliore per iniziare ad alleviare il secondo problema. Per Assotutela, inoltre, anche Equitalia va considerata tra i soggetti responsabili del fenomeno del sovraindebitamento. Vari consiglieri presenti hanno ricordato però che esula dalle competenze regionali individuare nuove fattispecie giuridiche penali, sebbene il problema della cosiddetta “usura bancaria” non sia sottovalutato da nessuna forza politica. Piuttosto, è il caso di studiare delle forme attraverso le quali ogni tipo di sovraindebitamento sia contemplato dalla proposta di legge in esame, senza trascurare nessuna delle possibili cause.

Il rappresentante dell’Associazione protestati d’Italia, infine, ha voluto porre l’accento, nel suo intervento, sul discorso della prevenzione ai fini della lotta al fenomeno dell’usura. Presenti alla audizione odierna anche i consiglieri Valentina Corrado (M5S), Gian Paolo Manzella (Per il Lazio), Giancarlo Righini (Fratelli d’Italia).

 

MAFIA CAPITALE/ ARACRI (FI) A MARINO: C’E’ DEL MARCIO ANCHE IN ‘DANIMARCA’…

“Il sindaco Marino anziché puntare il dito contro il centrodestra farebbe bene ad informarsi circa la storia e gli ‘intrallazzi’ del suo partito, al governo di Roma per oltre trent’anni. In una vicenda così delicata non si può raccontare solo la ‘mezza messa’, omettendo dettagli fondamentali per l’opinione pubblica. Evidentemente il sindaco Marino è abituato a mentire”. Così dichiara in una nota il senatore di Forza Italia, Francesco Aracri. “Per il momento gli unici dati certi nello tsunami che ha scosso le fondamenta della politica romana sono i nomi dei corruttori. Primo tra tutti il signor Buzzi – uomo delle cooperative capitoline, condannato per omicidio e graziato dal Colle, deus ex machina delle primarie truccate del Pd romano – ‘cresciuto’ nella Roma di Odevaine prima, degli assessori Ozzimo e Coratti poi. Ecco perché, dacché in prima battuta l’intera vicenda veniva strumentalmente etichettata come “fascio-mafia”, oggi si è decisamente ridimensionato il coinvolgimento degli uomini di centrodestra ed è stato corretto il tiro. Quando si sollevano le pietre vengono fuori tanti vermi. E anche in questo caso, di fianco ai corruttori, inevitabilmente son venuti fuori anche i nomi dei corrotti, uomini e donne legati trasversalmente al mondo politico e ‘beccati’ con le mani nella ‘marmellata’, sulle cui vicende auspichiamo la magistratura possa far luce a stretto giro. Per dirla con Shakespeare, dunque: caro Sindaco, c’è del marcio anche in ‘Danimarca’” conclude l’esponente azzurro.

 

ROMA-LIDO, PALOZZI(FI): “ORMAI PER I PENDOLARI E’ UNA ODISSEA”

“La Roma-Lido si conferma una odissea per i già bistrattati pendolari romani. Anche stamattina il servizio della famigerata ferrovia di proprietà della Regione Lazio e gestita da Atac, ha subito rilevanti rallentamenti a causa del guasto accidentale – cosi lo definisce la municipalizzata capitolina – su quattro convogli, provocando ritardi e mandando su tutte le furie i viaggiatori in attesa. Viaggiatori, ormai abituati a inefficienze e disagi, che senza dubbio meriterebbero la medaglia d’oro della pazienza. Sarebbe il caso, dunque, che vertici Atac e Comune di Roma chiarissero nello specifico cosa si intende per ‘guasti accidentali’, evitando inoltre che in futuro possano ripetersi simili disservizi”. Così il consigliere regionale FI e vicepresidente commissione Mobilità, Adriano Palozzi.

PTV, PALOZZI(FI): “ZINGARETTI INCONTRI LAVORATORI IN PROTESTA”
Voglio esprimere la mia solidarietà ai quattro lavoratori, dipendenti di aziende che svolgono servizi in appalto per il Policlinico di Tor Vergata, da ieri sul tetto della struttura sanitaria per protestare contro la perdita del posto di lavoro. Senza voler entrare nel merito di una vicenda delicata e preoccupante, sarebbe senza dubbio un gesto di grande sensibilità se il presidente Zingaretti mostrasse un segnale di dialogo o apertura nei confronti delle istanze dei quattro lavoratori. Che, come denunciato dal sindacato, hanno già passato la prima notte accampati al freddo”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.


AssoTutela: UIL e CGIL molto rumore per nulla
Ancora una volta i sindacati perdono l’occasione per rimanere in silenzio, che in queste circostanze sarebbe oro” Lo dichiara in una nota il Presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato. “Le dichiariazioni di Bombardieri e di Di Berardino – continua Maritato – (rispettavimante segretario della UIL Roma e Lazio e Cgil Roma e Lazio), rilasciate quest’oggi nel corso di una conferenza alla sede Uil di via Cavour, parlando della manifestazione che venerdì concentrerà nella Capitale la fiamma dello sciopero generale, sono le classiche frasi populiste, sentite e risentite nel corso degli anni“. “Ci chiediamo – prosegue il Presidente Maritato – come mai i sindacati non abbiano mai fatto così tanto rumore quando in passato si sono seduti al tavolo delle contrattazioni con il governo e con i ministri, per inscenare solo ora azioni populiste e proclami da campagna elettorale“. “Ci sono milioni di italiani che vivono in situazioni drammatiche – conclude il Leader di AssoTutela Maritato – con contratti vergognosi ed irrisori risultati di lotte sindacali inesistenti, sempre più mirate alle adesioni e proseliti piuttosto che alla salvaguardia della dignità del lavoratore“.


AssoTutela: Mafia a Roma o Sindacati-mafia?
Si parla in questi giorni della Mafia a Roma, con lo scandalo che ha colpito alcune delle più importanti cariche istituzionali al Campidoglio e alla Regione Lazio, ma nessuno parla di sindacati sempre più invischiati in situazioni al limite della legalità” Lo dichiara in una nota il Presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato.
Il nostro presidente del consiglio, Renzi, non interagisce minimamente con i sindacati ma allo stesso tempo gli fa regali da nababbi, mettendo in mano a loro la gestione dei Patronati e dei Caf, tramite la legge di stabilita che verrà approvata in Senato ed ove passasse , i sindacati gestirebbero Caf e Patronati in maniera del tutto criminale. Questo porterebbe inevitabilmente ripercussioni negative a tutti i piccoli Caf e Patronati, mettendo sul lastrico piu di 500 mila famiglie ed oltre un milione di addetti ai lavori. Le famose tre sigle sindacali, tramite un giro di scatole cinesi gestiscono tali monopoli con srl di comodo – continua impetuoso il leader di AssoTutela Maritato – e stringono accordi mafio-lobbistici con enti per suddividersi la torta“.
Un esempio su tutti – continua il Presidente Maritato – è il censimento Ater su Roma, gestito totalmente da una sigla, oppure l’ISEEU (Indicatore della Situazione Economica Equivalente per l’Università) su un’università convenzionata ad un’altra sigla sindacale o addirittura le agevolazioni che favoriscono un’altra sigla ancora“.
Ci chiediamo – conclude il Presidente di AssoTutela – è mafia a Roma oppure Sindacati-mafia? I sindacati sono capaci solo a fare proclami, con discorsi populisti ma alla fine dei fatti sono uguali agli altri, interessandosi sempre più ai propri interessi tralasciando quelli dei lavoratori.

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