Politica, Albano – Faccia e Lucci “Nulla più di questa maggioranza corrisponde al nostro impegno”
“Dopo lunghe settimane di riflessioni, alcune molto sofferte, confermiamo le nostre prime dichiarazioni. Le forti divergenze nel metodo di gestione politica della maggioranza continuano ad essere la base di questa azione amministrativa, anche nell’impostazione di dialogo tenuto nelle consultazioni avvenute con il sindaco. Avevamo chiesto di conoscere i contenuti di tutte le consultazioni, e i relativi obiettivi, consapevoli che avrebbero avuto un grosso peso sulla scelta definitiva da parte del gruppo misto, ma non ci è stato concesso. Decidendo quindi di osservare in disparte, assumendoci le nostre responsabilità, comprendevamo che lo scopo di questi confronti non si fondava su una progettualita’ tesa ad un nuovo slancio nell’azione dell’amministrazione, ma si cercavano solo numeri in consiglio comunale. Condizioni che non ci permettevano di promuovere nulla per la nostra città. Questa visione di fine mandato elettorale, fondata su divisioni di ruoli a breve termine, basata su interessi politici limitati e di corrente anziché sul merito, non ci apparteneva prima e non ci appartiene ora. Manifestiamo inoltre le nostre perplessità su una giunta statica e debole, nata da esigenze di un momento storico, economico e sociale come quello del Covid, che si viveva nel 2020. Una situazione oggi mutata rispetto ai bisogni della nostra comunità. Staticità che si è deciso di mantenere anche di fronte ad un’oggettiva crisi delle forze politiche, senza portare nessun dinamismo o innovazione, compresa la recente nomina lampo di un Assessore in giunta. Nulla più di questa maggioranza corrisponde al nostro impegno dedicato ad un più efficiente funzionamento della macchina amministrativa, la cui paralisi è causata da un’amministrazione quotidianamente condizionata”. Lo dichiarano in una nota le Consigliere Comunali di Albano, iscritte al gruppo misto, Laura Faccia e Simonetta Lucci.
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Ambiente, Tiso (Accademia IC): “Overshoot Day, campanello d’allarme per generazioni future”
“L’Overshoot Day rappresenta un campanello d’allarme che non possiamo più ignorare. È il momento in cui il consumo di risorse naturali supera la capacità del nostro ecosistema di rigenerarle. Per l’Italia, nel 2025, questo giorno è caduto il 6 maggio. In altre parole, in soli 126 giorni abbiamo esaurito il “budget” annuale di risorse rinnovabili che il nostro territorio è in grado di fornire in modo sostenibile”, dice Carmela Tiso, portavoce di Accademia Iniziativa Comune e presidente dell’associazione Bandiera Bianca. “Questi dati evidenziano come il nostro modello di sviluppo sia ormai strutturalmente insostenibile. Se tutti i Paesi del mondo consumassero come l’Italia, servirebbero quasi tre pianeti per soddisfare la domanda di risorse. Siamo di fronte a un’emergenza sistemica, che minaccia non solo l’equilibrio ambientale ma anche la giustizia intergenerazionale: stiamo compromettendo il futuro dei nostri figli per sostenere un presente distorto da eccessi e sprechi”.
«L’Overshoot Day – aggiunge Tiso – non è una data simbolica, ma il riflesso di un sistema che va urgentemente ripensato. È tempo di adottare politiche pubbliche ambiziose e lungimiranti, che promuovano modelli di produzione e consumo sostenibili, investano nell’economia circolare, nella rigenerazione ambientale e in una cultura ecologica diffusa. Allo stesso tempo, come cittadini, dobbiamo fare la nostra parte cambiando abitudini quotidiane e chiedendo un cambiamento strutturale alla politica e alle istituzioni. Guardando al resto del mondo – conclude – le differenze tra Paesi variano: nazioni come il Qatar raggiungono l’Overshoot Day già a febbraio, mentre l’Uruguay lo posticipa a dicembre. Ma è solo attraverso una responsabilità condivisa e una governance globale equa che potremo affrontare efficacemente la crisi ecologica. Serve un nuovo patto tra uomo e natura, fondato su equità, rispetto e visione”.
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“Sosteniamo con convinzione la proposta di legge regionale sulla famiglia approvata dalla Giunta Rocca su iniziativa dell’assessore Simona Baldassarre. Dopo oltre vent’anni, il Lazio si dota finalmente di uno strumento moderno, concreto e valoriale che guarda al futuro, promuove la natalità, sostiene la genitorialità e combatte il declino demografico. Una legge che riconosce la centralità della famiglia come motore di coesione sociale e sviluppo. All’assessore Baldassarre vanno il nostro plauso e il pieno supporto per il lavoro svolto, con l’auspicio che il Consiglio regionale approvi rapidamente questa riforma attesa e necessaria”. Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Assemblea Capitolina.
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Roma, Assotutela: “partecipazione per il convegno “Giustizia in Italia e Adr: Stato, Criticità e Prospettive”
“Si è svolto presso la Sala Matteotti della Camera dei Deputati un importante convegno dedicato al tema della giustizia in Italia, con un focus particolare sui sistemi alternativi di risoluzione delle controversie (ADR). L’iniziativa è stata promossa dall’onorevole Michele Schiano di Visconti, da sempre attento ai temi della riforma e dell’efficienza della giustizia. Ad aprire i lavori, dopo un messaggio di saluto del Presidente del TAILS Franco Antonio Pinardi, i saluti istituzionali del presidente della Commissione Giustizia, on. Ciro Maschio, che ha sottolineato l’importanza del dialogo tra istituzioni, professionisti e cittadini per un sistema giudiziario moderno e funzionale. La relazione introduttiva è stata affidata all’avv. Luigi Vingiani, segretario nazionale della Confederazione Giudici di Pace (GDP), che ha tracciato un quadro lucido e critico dello stato della giustizia in Italia, evidenziandone le inefficienze strutturali e l’urgenza di riforme concrete, in particolare attraverso una maggiore valorizzazione delle ADR. Sono seguiti gli interventi di rappresentanti di associazioni ed enti attivi nel settore: Michel Maritato, presidente della associazione Assotutela, Sabrina Apuzzo (NACA), Giuseppe Cará (Un’Impresa), e Demetrio Calveri (Camera di Mediazione), i quali hanno condiviso esperienze, proposte e criticità operative rilevate sul campo. Il convegno si è concluso con tre contributi di alto profilo accademico e giuridico: il prof. Vasco Fronzoni che ha ricordato le radici storiche dell’arbitrato e la prof.ssa Lucia Picardi, che ha offerto una puntuale analisi dell’arbitrato societario, e infine una memorabile lectio magistralis del dott. Luigi Salvato, già Procuratore Generale della Corte di Cassazione, il quale ha approfondito il tema dell’arbitrato come strumento di costruzione di una giustizia più efficace, flessibile e vicina ai cittadini. L’iniziativa – fanno sapere i promotori – ha rappresentato un momento di riflessione di alto livello sul futuro della giustizia italiana, ribadendo la necessità di investire in cultura giuridica, innovazione procedurale e soluzioni alternative ai lunghi iter giudiziari”.
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“A nome di tutta Agci Lazio esprimo i migliori auguri di buon lavoro al neo eletto presidente nazionale, Massimo Mota”.
E’ quanto dichiara Marco Olivieri, presidente Agci Lazio, che aggiunge: “E’ stato un Congresso unitario, partecipato, propositivo, per una Agci sempre più forte e autorevole. E che, come ha sottolineato il presidente Mota, vede la nostra associazione riaffermare con nettezza i principi cardine del movimento cooperativo: inclusione sociale, contrasto alle diseguaglianze, innovazione produttiva e l’impronta solidale delle nostre imprese in ogni settore in cui operano. E il tutto con una linea nitida e autorevole in un confronto e dialogo permanente con il mondo politico e istituzionale”.
Olivieri, eletto tra l’altro anche tra i vicepresidenti di Agci nazionale,
ha poi aggiunto: “Saluto e ringrazio, con l’occasione, il nostro presidente uscente, Giovanni Schiavone, per il proficuo lavoro svolto alla guida di Agci, in questi anni di difficili e imprevisti cambiamenti socio economici”.
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AREE DI CRISI COMPLESSE FROSINONE E RIETI: FIRMATO L’ACCORDO PER IL RINNOVO DELLA MOBILITA’ IN DEROGA
Firmato in Regione Lazio tra l’Assessore al Lavoro, Scuola e Formazione Giuseppe Schiboni e le organizzazioni sindacali, l’accordo per il rinnovo della mobilità in deroga per gli ex lavoratori delle aree di crisi complesse di Frosinone e Rieti, per l’intero 2025.
Si tratta di oltre 800 famiglie dei due distretti che tirano un sospiro di sollievo, ma il cui futuro resta incerto.
Uno dei punti fondamentali dell’accordo riguarda l’attivazione delle politiche attive. Ai lavoratori dovrà essere data la possibilità di seguire percorsi utili per il reinserimento nel mondo del lavoro.
E’ su questo punto che, il Segretario Regionale UGL Lazio Armando Valiani, presente alla firma assieme al Segretario Provinciale di Frosinone Enzo Valente e a Paolo Zeppieri, insiste per avere delle risposte che, nel corso di questi anni, sono sempre state parziali.
“Siamo soddisfatti dell’accordo raggiunto – sottolinea Valiani – ma, alle stesso tempo, auspichiamo che le politiche attive possano finalmente trovare efficacia. Ci sono da ricollocare circa 800 lavoratori, espulsi anni fa dal mercato, e che ancora sono a casa. Ci appelliamo alle istituzioni dei territori coinvolti all’interno delle due aree di crisi complesse, affinché rispondano a questo accordo e si mettano a disposizione per favorire i percorsi che potranno ridare dignità alle tante persone coinvolte nei progetti”.
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