venerdì 17 Maggio 2024,

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Fondi – Politica. “C’eravamo tanti amati”

scritto da Redazione
Fondi – Politica. “C’eravamo tanti amati”

Compatto, il gruppo dei Consiglieri di opposizione ieri sera in Consiglio Comunale ha abbandonato l’aula consiliare, chiedendo la verifica del numero legale una volta costatate le numerose defezioni tra i Consiglieri di maggioranza. La decisione ha di fatto impedito che continuassero i lavori della seduta, ferma al secondo punto all’Ordine del Giorno dal titolo “Società partecipata IMOF S.p.A. – Operazione straordinaria di gestione ex art. 2446 c.c.”.
Si è trattato di un atto di pura assunzione di responsabilità, che ha impedito al Consiglio Comunale di approvare l’adesione a un piano di rilancio del MOF che passa per un intervento di risanamento finanziario della società IMOF S.p.A., della sua successiva incorporazione in MOF S.p.A., del susseguente aumento di capitale di quest’ultima e della successiva opera di sviluppo del mercato. Un’operazione complicata, in cui sono coinvolti tutti i soci, pubblici e privati, delle due società.
Il Comune di Fondi, che vanta partecipazioni in entrambe le società, avrebbe dovuto deliberare l’approvazione della proposta dell’Amministratore Unico della IMOF S.p.A. contenente le misure sopra esposte, in quanto registrerebbe una perdita economico-patrimoniale della sua quota partecipativa nella stessa società.
Per chiarezza va detto che l’unica fonte di finanziamento del progetto di rilancio del MOF sarebbe la Regione Lazio, che lo ha ricevuto dai vertici del MOF e si è riservata un’attenta valutazione della proposta, visto che dovrebbe tirar fuori oltre 20 milioni di euro; tutto ciò senza possibilità alcuna, allo stato attuale, di intervenire nella gestione (fallimentare) della società partecipata.
L’annoso contenzioso tra la Regione Lazio e la IMOF Spa ha avuto per oggetto le antitetiche posizioni debitorie e creditorie delle due parti in relazione alla ristrutturazione e gestione del Mercato Ortofrutticolo di Fondi e, più precisamente, la pretesa regionale del canone concessorio da parte di IMOF e la contrapposta domanda di quest’ultima tendente ad ottenere dalla Regione il pagamento di quanto anticipato per la realizzazione dell’ampliamento del Mercato stesso. Lo scorso 23 ottobre, rinunciando a impugnative e opposizioni, le parti hanno deciso di sottoporre ad un arbitro unico la definizione del contenzioso e il Lodo arbitrale susseguente ha stabilito da una parte l’iImporto annuale del canone di concessione dovuto dalla IMOF spa alla Regione Lazio nella misura di € 340.000,00 a decorrere dal 1 luglio 1995 e dall’altra ha dichiarato che la Regione Lazio è tenuta alla corresponsione di € 8.800.000 alla IMOF per i lavori di ampliamento/ristrutturazione del Mercato.
L’accettazione del Lodo Arbitrale da parte della IMOF S.p.A. risulta essere il punto di partenza indispensabile per successivi, positivi sviluppi, in modo da giungere in primo luogo a una revisione dello Statuto della MOF S.p.A. che permetta ai partner istituzionali di incidere nella gestione della partecipata e condividere la formulazione di un piano di rilancio del Mercato condiviso dalle parti.
Per l’importanza della questione, siamo rimasti sorpresi dell’assenza di molti Consiglieri di maggioranza, che può voler dire due cose: non erano così interessati dai futuri sviluppi di quello che resta il principale polmone economico della nostra città, lasciando la responsabilità della delibera nelle mani dei Consiglieri di minoranza, o hanno voluto sancire una spaccatura nella finora compattissima maggioranza che supporta la Giunta De Meo. In ogni caso si tratterebbe di un episodio della serie…”C’eravamo tanto amati”.

I Consiglieri di Minoranza dei Gruppi
Civita per Fondi, Partito Democratico, Progetto Fondi, Uniti per Fondi, Lido di Fondi

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