A margine delle poche righe vergate (probabilmente) dal responsabile di Fratelli d’Italia di Terracina, che dire?
Il testo ci conferma la velleità, sotto elezioni, di voler coinvolgere la Regione Lazio, dopo qualche decennio dal termine del lavori di ripascimento, ad aprire un contenzioso con la ditta che in illo tempore ha svolto i lavori.
Ditta individuata attraverso un bando della giunta regionale – di destra – presieduta all’epoca da Francesco Storace, con un sindaco – di destra – che ha governato il Comune di Terracina per DIECI ANNI, di altri sindaci e sindachesse palesatesi in ordine cronologico dalla data di inizio dei nefasti lavori, di “destra” o indicati dalla “destra’, che hanno governato per altri DIECI e con l’attuale sindaco indicato dalla – destra – che sta guidando la città da circa UN ANNO.
Con questi antefatti individuare le responsabilità della ditta e delle forze politiche che si celerebbero sotto lo scandaloso ripascimento non sarebbe un esercizio difficile.
Anche senza far ricorso a farlocche raccolte di firme a distanza siderale dai fatti.
Quello posto in campo dalla sezione di Fratelli D’Italia di Terracina ci sembra una perdita di tempo per la stessa “forza politica”, per i cittadini che hanno firmato (nel numero che non sappiamo e nelle modalità certificate di firma che non sono state rese note) e soprattutto per l’assessora Elena Palazzo che si è prestata alla pantomima di chiaro stampo propagandistico.
Una iniziativa che seguiremo, in ogni modo, nei suoi sviluppi futuri.
Se mai ci saranno.
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