sabato 18 Maggio 2024,

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Terracina. “Amministrazione comunale in totale continuità con le precedenti fallimentari gestioni”

scritto da Redazione
Terracina. “Amministrazione comunale in totale continuità con le precedenti fallimentari gestioni”

Sono anni che assistiamo ad un incremento costante dei costo del PEF che nel 2024 sale a 10.884.418 € con un incremento del 18,2% rispetto al 2020 quando valeva 9.208.434€ e nel 2025 si prevede che addirittura raggiungerà la cifra altissima di 11.977.359€. Incrementi che dall’analisi dell’aggiornamento del Piano Economico Finanziario per le annualità 2024-2025 secondo l’MTR-2, non sono giustificati né dall’aumento dei rifiuti prodotti, né dal miglioramento della qualità, dal momento che sia il volume totale di rifiuti prodotti (nel 2020 era di 25.088 tonnellate e nel 2022 di 23.938) che la percentuale di raccolta differenziata (nel 2020 la %RD era del 75,11% e nel 2022 è diminuita al 72,46%) in questi anni, come si evidenzia dai dati ufficiali nazionali del Catasto Rifiuti Ispra, sono diminuiti rispetto al 2020.

Gli incrementi tariffari sono invece dovuti sostanzialmente ad un incremento dei costi operativi per nuove prestazioni (quelle tanto fotografate e pubblicizzate dei parchi, degli sfalciamenti, degli sgrigliatori) o variazioni di servizio e alla mancanza di leve contrattuali che costringono il Gestore ad ottimizzare e ridurre costantemente i costi di gestione, che in questi anni invece sono cresciuti significativamente, come dimostra il Costo Unitario effettivo, che valuta il costo del servizio in rapporto al volume di rifiuti prodotti e quindi la sua efficienza, misurato in centesimi di euro a kg di rifiuto prodotto.

Costo unitario effettivo che è passato da 36,70 nel 2020 a 43,30 nel 2023 con un incremento del 18% e che crescerà ulteriormente arrivando ad un valore stimato di 46,21 nel 2024 e addirittura a 50,85 nel 2025, con un incremento stimato 2020/2025 del 38,5%.

Non vogliamo far cadere poi i cittadini ignari nel “trappolone” che i costi (e di conseguenza le tariffe) aumentano perché il Comune di Terracina ambisce addirittura con un pericoloso volo pindarico, tipico della mala-amministrazione degli ultimi anni, al livello 3 della Delibera Arera, visto che è ancora posizionato e da anni a livello 1 nello schema regolatorio, il livello minimo degli standard di qualità della delibera Arera. Ora, è del tutto evidente che relativamente alla Tari 2024, le tariffe premieranno l’utenza Non Domestica a carico dell’utenza Domestica che dovrà accollarsi non solo tutto l’incremento del PEF 2024 rispetto al 2023 comprensivo anche di una quota di crediti non esigibili da Tari non pagata negli anni precedenti (cioè la Tari evasa e non più recuperabile), ma anche gli sconti che sono stati fatti all’utenza Non Domestica.

Allora è bene che i cittadini sappiano che questa Amministrazione, per il 2024, in totale continuità con le precedenti fallimentari gestioni, non solo non ha pianificato una ottimizzazione e riduzione dei costi dell’appalto rifiuti, non solo ha deciso di favorire il Gestore privato attribuendo tutto il recupero del valore dei materiali avviati al riciclo (fattore di sharing) proprio allo stesso Gestore, ma ha inopportunamente deciso di accollare tutto questo esclusivamente sulle spalle delle famiglie, garantendo un vantaggio ingiustificato e sproporzionato alla platea delle imprese che evidentemente, dal punto di vista elettorale, stanno più a cuore delle famiglie, a chi oggi governa questa città.

Gabriele Subiaco

Europa Verde Terracina

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