domenica 19 Maggio 2024,

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Roma&Lazio. La politica, le opinioni i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni i fatti

ESPOSITO (PD): “IL TWEET DI PAOLA FERRARI? LA GENTE NON STA BENE”, DICE IL SENATORE A RADIO CUSANO CAMPUS. 

Stefano Esposito, senatore del Partito Democratico, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

Ad Esposito è stato chiesto di commentare il tweet di Paola Ferrari sull’attentato di Nizza: “Ma perché si improvvisano tutti? Tutti sanno tutto,  certo che anche voi avete una voglia di andarvi a leggere tutte le stronzate che vengono scritte. Va bene il lavoro, ma uno dovrebbe anche evitare. Il web ognuno riesce a riempirlo di quello che vuole. Capisco, sospendere il passaporto europeo ai magrebini, figli compresi, dovrebbe corrispondere al panico e al no guerre civili che fanno da premessa alla soluzione? C’è un sacco di gente, sul web e non solo, che non sta bene. Non c’è niente da fare”.

Esposito ha parlato anche di Tav: “Le prime analisi dopo l’incidente in Puglia hanno dimostrato che il problema non è il binario unico. Il binario unico con dei sistemi di sicurezza adeguato è sicuro. Trovo sempre molto curiosa la discussione per cui quando capita un incidente dovuta all’arretratezza di una struttura c’è chi se la prende con la modernità che siamo riusciti a realizzare. Che senso ha prendersela con l’alta velocità? La vera domanda da farsi è perché non sia stato cambiato il sistema di sicurezza del blocco telefonico. E poi se il tema è il raddoppio, perché ci sono voluti sette anni per fare gli espropri. Non si sono fatti perché i comuni che li dovevano portare a termine si sono trovati davanti a situazioni per cui chi doveva rinunciare a un pezzo della propria terra ha fatto ostruzionismo. Addirittura c’era chi si è fatto il problema di come salvaguardare gli olivi. Il problema è che in Italia tu decidi una cosa oggi e poi apri il cantiere, se ti va bene, dopo 10 anni”.

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EMILIO FEDE: “MARINA BERLUSCONI E’ UN GENIO DELL’IMPRESA E DELL’ONESTA’. HA RIMESSO IN RIGA LA PASCALE. VERDINI? TRADITORI SI NASCE, NON SI DIVENTA”, DICE L’EX DIRETTORE DEL TG4 A RADIO CUSANO CAMPUS 

L’ex direttore del Tg4, Emilio Fede, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. Emilio Fede, tra le altre cose, ha parlato di Marina Berlusconi: “Berlusconi? Io non è che gli voglio bene, di più. Ci siamo sentiti ultimamente, non l’ho visto perché non voglio disturbargli in questo momento in cui è impegnato a rimettersi in piedi. Toglietevi dalla testa che Berlusconi molli, sarà sempre e comunque un uomo in campo in prima persona. Quando vado in giro mi dicono tutti “Emilio Emilio torna” e ancora “Emilio Emilio salutaci Silvio”.  Verdini? Non lo conosco bene, ci siamo incontrati superficialmente, ma non siamo mai stati in confidenza. Ha tradito Berlusconi? Traditori si nasce, non si diventa. Chi è ruffiano nasce ruffiano. Marina Berlusconi ha fatto bene a mettere da parte Francesca Pascale. Marina la conosco benissimo, l’ho conosciuta e frequentata per anni, Marina e non lo dico da ruffiano è un genio, un genio dell’impresa e un genio dell’onestà. Ha fatto bene a rimettere a posto Francesca Pascale. E’ la grande e straordinaria Marina che è tornata a collaborare con Berlusconi e a dire alla Pascale adesso basta. L’hanno rimessa a posto, e che posto. Non le mancano i soldi, una villa non le manca, sicuramente non morirà mai di fame in vita sua e forse non soltanto lei. Un giorno si capirà bene tutto quello che è accaduto tra lei e Berlusconi…La Pascale è una parentesi nella vita di Berlusconi”.

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“Stop a omertà e collusione, comunità islamiche collaborino per prevenire attentati”. Lo ha detto il Presidente della Commissione parlamentare per la sicurezza della Repubblica Giacomo Stucchi (Sen. Lega Nord), intervistato da Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano. “Non c’è dubbio che l’attentatore di Nizza si rifaccia all’integralismo islamico” –ha affermato Stucchi-. I collegamenti verranno accertati nelle prossime settimane, ma è in quella galassia che nasce l’azione di questa persona che, utilizzando un mezzo nuovo per quanto riguarda gli attentati, ha creato un numero di vittime impressionante. Parliamo di terrorismo molecolare, quindi non solo lupi solitari, ma anche piccolissimi gruppi difficilmente controllabili. Solitamente le grandi strutture sono più facilmente permeabili perché si scambiano una grossa mole di dati. I piccoli gruppi invece si organizzano in riunioni carbonare fatte in luoghi chiusi”.

 Soluzioni. “Come intelligence –ha spiegato Stucchi-. dobbiamo implementare l’azione che viene svolta, essendo consapevoli che più aumentano i soggetti da controllare, più aumentano i luoghi da tenere sotto controllo, più noi dobbiamo impegnarci a investire risorse in mezzi, in attrezzature, in uomini e in gente che controlla il web, dove c’è gran parte del fenomeno di radicalizzazione che interessa queste persone che compiono attentati. Ogni euro che viene investito in sicurezza è un euro investito in tranquillità per i cittadini. Non ci può essere però la certezza di essere immuni, sappiamo che anche il nostro Paese corre il rischio di attentati. Non dobbiamo però farci paralizzare dalla paura, non dobbiamo darla vinta agli uomini del terrore, modificando completamente le nostre abitudini”.

 Omertà nelle comunità islamiche. “Omertà, collusione e vicinanza, abbiamo visto troppe volte questo tipo di comportamenti da parte delle comunità islamiche –ha affermato Stucchi-. Non è possibile pensare che ci sia solo da parte delle comunità occidentali un’apertura al dialogo. Devono essere loro i primi a chiedere che ci sia un’interlocuzione costante per prevenire quelle gesta che hanno poi conseguenze che vanno ben al di là di quelle drammaticamente riassunte dal numero delle vittime. In primis tocca a loro dimostrare buona volontà da questo punto di vista”.

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