domenica 19 Maggio 2024,

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Roma&Lazio. La politica, le opinioni i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni i fatti

RSA BORBONA. AURIGEMMA (FI)”INAUGURATA E ANCORA CHIUSA?ENNESIMO FALLIMENTO ZINGARETTI

“Non abbiamo davvero più parole per commentare l’incapacità gestionale del presidente Zingaretti. Ora apprendiamo che la rsa di Borbona con 60 posti letto, inaugurata dal governatore circa un mese fa, è ferma, chiusa. A quanto pare, la regione ancora non avrebbe messo a disposizione della struttura il budget. Certo, non sarebbe una novità per Zingaretti visto che già in passato ha tagliato il nastro di alcuni reparti di ospedali, poi rimasti chiusi. Peraltro si tratta di un settore, quello dei servizi sociali, messo in ginocchio dai tagli della Regione. Proprio nel reatino negli ultimi giorni è scoppiato il caso della rsa Santa Rufina, con il taglio di 32 posti letto. Mentre da un lato si continua ad annunciare e a lanciare proclami, per poi sistematicamente non rispettarli, dall’altro Zingaretti continua ad abbandonare la sanità e i territori al loro destino, dimostrando – qualora ce ne fosse ancora bisogno – tutta la sua inadeguatezza”

 

Lo dichiara il Capogruppo di Forza Italia della regione Lazio e vice presidente della Commissione Salute Antonello Aurigemma

 

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COMUNE, GIRO (FI): GIUNTA PERDE PEZZI, RAGGI PEGGIO DI MARINO
“Se sono vere le cose scritte oggi da Lo Cicero sui
social la giunta Raggi già perde pezzi. Licenziato senza preavviso da
assessore allo sport oggi Lo Cicero rinuncia all’incarico rappresentativo
offerto dalla sindaca Raggi. Siamo nel caos. Raggi è molto peggio di
Marino”.
Così, in una nota, il senatore Fi Francesco Giro.

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MAFIA CAPITALE, STORACE: FINALMENTE ZINGARETTI VIENE A RIFERIRE IN
CONSIGLIO

“Di fronte ad una Regione che sprofonda nello
scandalo, Zingaretti non ha pronunciato finora una sola parola per spiegarci
che cosa sta succedendo al suo partito. Oggi, finalmente, verrà in Consiglio
a chiarire. Venga tranquillamente: nessuno lo metterà sotto processo, la
Pisana non è piazzale Clodio. Ma ci consenta di porgli qualche domandina
politica con la preghiera di essere molto chiaro quando metterà a verbale le
sue risposte. Abbiamo quelle precedenti, che sono state clamorosamente
contraddette dai fatti. Anche Zingaretti ha il dovere della serietà”. Lo
scrive Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio.
“Ieri Zingaretti – aggiunge – non ne voleva proprio sapere di venire alla
Pisana, dopo gli avvisi di conclusione indagine che hanno messo nei guai due
suoi consiglieri, Eugenio Patanè e Marco Vincenzi, quest’ultimo costretto a
lasciare la presidenza della commissione bilancio. In capigruppo si era
deciso che il Presidente venisse e ci aspettavamo la sua presenza in aula.
Invece no, sedia vuota, voci nei corridoi, il tentativo di far passare sotto
silenzio quell’assenza, poi motivi familiari che pure c’erano ma
clamorosamente contraddetti dalla solita parata con tanto di annunci
propagandistici alla Confesercenti. Risultato opposizione in rivolta e
scontro in aula. Che cosa ha da nascondere il presidente della regione? Teme
il verdetto con cui il 18 luglio il tribunale di Roma deciderà sulla sorte
di Venafro? Eppure dovrebbe essere contento comunque vada: se lo assolvono è
amico suo, se lo condannano la Regione incassa quattrini per essersi
costituita parte civile. Ha paura che la scelta del successore di Vincenzi in
commissione bilancio riaccenda i riflettori su un organismo che il Pd ritiene
di sua proprietà, perché serve gestire in una maniera che la Procura
ritiene fraudolenta il processo legislativo con i relativi emendamenti? Dal
presidente della regione Lazio ci aspettiamo finalmente la verità, dopo
tante bugie con cui si è cercato di mettere la polvere sotto il tappeto.
Ieri è riuscito ad evitare il confronto, oggi gli tocca. Ci aspettiamo
trasparenza, non fuga dalla realtà”.

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MAFIA CAPITALE, ZINGARETTI: NO FUGA DA CONFRONTO, IN AULA QUATTRO
VOLTE

“Nella mia assenza di ieri non c’era
assolutamente una scelta politica. Il motivo è legato ad impegni
istituzionali noti. Una scelta quindi legittima di divisione dei compiti da
parte della nostra amministrazione, della giunta, della maggioranza, che
sceglie da chi farsi rappresentare nei rapporti con il consiglio a seconda
dei temi e delle opportunità e ovviamente se ne assume tutte le
responsabilità, ne risponde all’aula e ne risponde ai cittadini. Una scelta
che può giustamente era criticata, ma quello che ci tengo a dire è che non
può essere individuata come sgarbo al Consiglio”. Lo ha detto il
Governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, intervenendo in aula alla Pisana,
sulle vicende giudiziarie legate agli avvisi di conclusione indagine che
hanno messo nei guai due suoi consiglieri, Eugenio Patanè e Marco Vincenzi.
“Nessuna fuga, quindi – ha aggiunto – dalla necessità di tornare ad
affrontare un tema legato ad un processo penale in corso che per altro ha
visto l’amministrazione già in questa aula, credo tre volte, venire a
commentare l’esito del processo. Mi permetto di dire che non esiste in
Italia un’aula consiliare, un assemblea legislativa che interviene nel
corso di un processo penale come questa assemblea. Quindi massimo rispetto,
ma anche e soprattutto la volontà e l’impegno a garantire il rispetto
dell’aula legislativa e credo che questo lo si ottiene garantendo le
condizioni politiche e il compito è questo sì della maggioranza, di
svolgere il suo ruolo e la sua funzione che è quello appunto di fare le
leggi e sviluppare dibattito e confronto politico”.

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