martedì 21 Maggio 2024,

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Roma – Ministero dei Trasporti. Giambattista Balletta coordinerà i lavori di analisi sia normativi che economici tra le vie del mare e gli interporti

scritto da Redazione
Roma – Ministero dei Trasporti. Giambattista Balletta coordinerà i lavori di analisi sia normativi che economici tra le vie del mare e gli interporti

Si è svolta in settimana, presso il Ministero dei Trasporti e Infrastrutture, una riunione tra i più importanti operatori ferroviari, marittimi e interporti nazionali.
L’incontro ha avuto come oggetto quello di compiere tutta una serie di approfondimenti in merito alle recenti dinamiche del mondo dei trasporti e della logistica sempre più impegnati sia nell’ottimizzazione dei costi che nella riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera: obiettivo previsto dalla normativa comunitaria per tutte quelle multinazionali quotate in borsa.
Nell’incontro si è parlato allungo anche del transito, su territorio italiano di veicoli commerciali provenienti dai paesi dell’est “non comunitari” dove lo Stato Italiano riconosce annualmente un numero fisso di autorizzazioni a molti stati extra UE che crescono sempre di più nei loro scambi commerciali.
Su questo tema si stanno cercando delle soluzioni capaci di mettere a sistema la sponda adriatica con quella tirrenica della nostra penisola in cui i porti con connessioni ferroviarie con interporti possono fare la differenza assumendo un ruolo centrale e di cerniera.
Attorno al tavolo del Ministero ha partecipato anche Giambattista Balletta che coordinerà i lavori di analisi sia normativi che economici tra le vie del mare e gli interporti.
Balletta sostiene: quella del Ministero è un’ iniziativa interessante, molte cose sono già state fatte, grazie ad operatori dinamici ma ci sono tutte le condizione per fare meglio unendo le esperienze. Per il prossimo futuro ci saranno sempre meno camion sulla strada, i costi del via strada sono insostenibili e servono nuove e vantaggiose soluzioni.
Facendo riferimento al porto di Gaeta confrontandomi con il Ministero, purtroppo, il porto della nostra provincia esiste solo sulla carta.
Credo che il progetto “ Littorina”, che dovrà essere necessariamente esteso anche ad altre province e regioni vicine, sia la strada giusta, anzi l’unica via ma occorre lavorare affinché si realizzi. Non capisco perché, ancora oggi, l’Autorità Portuale non abbia fatto sentire la sua nei tavoli che contano, se vogliono possono fare non molto ma moltissimo per completare l’opera. Ci sono molti fondi che potrebbero essere utilizzati per un’infrastruttura che ha buoni margini per funzionare facendo uscire Gaeta da un esilio che dura da troppo tempo. A Civitavecchia tempo fa organizzarono un treno che dal porto andava direttamente alla stazione ferroviaria del Vaticano.
E’ inspiegabile vedere tanti porti che stringono alleanze con interporti e il porto di Gaeta non riesce ad aprire un fronte di collaborazione con gli interporti di Nola e Marcianise che sono vicinissimi e ben collegati con altri porti, specie Taranto.
Auspico che quanto prima gli enti direttamente coinvolti sappiano convincerci sullo sviluppo o crescita della nostra economia del mare in cui i porti hanno un ruolo fondamentale soprattutto per la crescita delle esportazioni: più le esportazioni aumentano meglio saranno garantiti i livelli occupazionali.
Occorre smetterla di dedicarsi ad iniziative che sono distanti anni luce dall’economia del mare. Ad oggi dopo tanti annunci sul porto non resta radicalmente nulla, se non qualche metro di marciapiede, due ringhiere e qualche palma.

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