sabato 27 Luglio 2024,

Politica

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Terracina. Il dis-velamento e la Tristezza. Ovvero quando la Cultura viene piegata ai bisogni della Propaganda!

scritto da Redazione
Terracina. Il dis-velamento e la Tristezza. Ovvero quando la Cultura viene piegata ai bisogni della Propaganda!
A Terracina bisognerebbe affermare, una volta per tutte, che la Cultura è una cosa seria e non un oggetto da Propagande politiche ed elettorali!
Perché il Patrimonio culturale che abbiamo ereditato è la ragione per cui Terracina è nota nel Mondo. Occuparsi di Cultura, in maniera seria, dovrebbe significare assumere l’IMPEGNO di tutelare e valorizzare, a nome dei cittadini attuali e futuri di Terracina e del Mondo, un Patrimonio che è la testimonianza di una Storia che appartiene all’intero Mondo.
Dovrebbe significare che la CAPACITÀ VERA, di un Governo nazionale e di una Amministrazione locale, si dovrebbero misurare esclusivamente sulla capacità di strutturare un’offerta culturale valida, e di determinare modalità di produzione, organizzazione ed erogazione di Servizi culturali efficienti ed efficaci.
Si dovrebbe misurare sulla capacità di far nascere, sviluppare e consolidare imprese culturali e creative e di attivare un dibattito culturale con la cittadinanza in grado di favorire un reale coinvolgimento di tutti i cittadini.
E allora misuriamoli questi risultati straordinari del Governo nazionale e dell’Amministrazione locale di Terracina.
Cominciamo dal Governo nazionale:
Appena qualche settimana fa proprio il Ministro Sangiuliano ha firmato cinque decreti riguardanti il Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali”, il più poderoso programma di investimenti nella Cultura degli ultimi anni, che finanziano ben 73 progetti culturali. Centinaia di milioni di euro di investimenti in tutta Italia, con cospicue assegnazioni di investimenti nel Lazio e tra gli altri, Roma, Viterbo, Rieti, e un investimento davvero straordinario (o fuori dell’ordinario) di 2.808.261,99 per il Parco Archeologico urbano di Segni (che io conosco benissimo perché ci ho lavorato per anni).
E per TERRACINA? ZERO!
Sono passate, invece, già alcune settimane da quando, sempre il Ministero della Cultura, che ha Terracina nel cuore a detta dei suoi sostenitori politici terracinesi, ha approvato il Piano Triennale degli Interventi 2024-2026 che ammonta a 235.424.970,15 euro, per l’intero triennio, di cui per il solo anno 2024 la somma di 63.710.789,33 così suddivisa: 14.945.633,89 per interventi in ambito Archeologico, 27.209.564,46 per interventi in ambito Belle Arti e Paesaggio, 12.448.948,98 per interventi in ambito dei Musei, 3.710.331,00 per interventi in ambito degli Archivi e 5.396.311,00 per interventi nell’ambito delle Biblioteche. Alla Regione Lazio sono stati assegnati, per l’intero triennio, 38 milioni di euro per finanziare 133 interventi. Nella provincia di Latina sono stati finanziati: interventi nell’ambito Archeologico per 1.650.000 euro nei Comuni di Formia, Sabaudia, Cisterna, Monte San Biagio, Fondi, Gaeta; interventi nell’ambito Belle Arti e Paesaggio per 910.000 per i Comuni di Sermoneta, Fondi, Bassiano, Gaeta; interventi nell’ambito dei Musei per 4.294.254 nei Comuni di Priverno (all’Abbazia di Fossanova ben 2.200.770), Sperlonga, Cori, Minturno e Formia.
TERRACINA: 160.000 euro per i restauri alla Chiesa di S.Silviano!
E misuriamo, ora, l’impegno dell’Amministrazione di Terracina descrivendone i grandi risultati:
Museo della Città e Archivio Storico comunale situati nel Palazzo della Bonificazione Pontina: CHIUSI. Museo Civico ‘Pio Capponi’: CHIUSO. Biblioteca comunale Adriano Olivetti: CHIUSA. Il Castello di Terracina o Rocca Traversa (detto anche Frangipane): CHIUSO. La Chiesa, del XIII sec., di Santa Maria Annunziata: CHIUSA. La Casa Torre degli Acso: CHIUSA. Il Palazzo Tescola: CHIUSO. Il complesso conventuale di San Francesco (ex Ospedale civile): INUTILIZZABILE. Il Palazzo Braschi: INUTILIZZABILE come Bene culturale. Il complesso conventuale collegato alla Chiesa di San Domenico: ABBANDONATO. Il Teatro Romano di Terracina: INAGIBILE.
Questi sono i soli risultati misurabili che hanno fatto seguito agli infiniti annunci e alle innumerevoli inaugurazioni. Attendiamo ora fiduciosi quale gloriosa fine toccherà a questa nuova gloria nazionale e internazionale appena iscritta negli innumerevoli beni culturali della città il 18 maggio, ad appena 20 giorni dalle elezioni europee. Che coincidenza! Attendiamo anche, con speranza, qualche buona pubblicazione e, magari, qualche articolo scientifico che ci faccia capire bene ciò è stato scoperto.
Intanto il vero dis-velamento che è stato offerto alla cittadinanza di Terracina, a mio avviso, è la Tristezza del solito schieramento di Amministratori e Politici di massimo grado arruolati in uno spettacolo dalle improbabili illusioni circensi, assistiti dal solito codazzo di esperti e tecnici obbligatoriamente incatenati al carro dello spettacolo viaggiante. E la maggiore Tristezza è data dal fatto che tutti, ma proprio tutti, si lasciano soggiogare da queste finalità totalmente estranee alla valorizzazione culturale.
SENZA VOLER FARE POLEMICA sarebbe ora di smetterla di trattare le migliori ricchezze di questa città in questa maniera degradante e sciatta.
Fabrizio Di Sauro

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