domenica 19 Maggio 2024,

Provincia di Latina

Ξ Commenta la notizia

Regione Lazio, negato il contratto giornalistico. Stampa Romana in subbuglio

scritto da Redazione
Regione Lazio, negato il contratto giornalistico. Stampa Romana in subbuglio

“Dopo lunghe giornate di ripensamenti e colpi di
scena il consiglio regionale si è pronunciato. Lo ha fatto negando il
contratto giornalistico a tutti coloro che lavorano per l’istituzione Regione
in Consiglio e in Giunta. Confermata invece la norma che prevede il contratto
giornalistico per gli addetti stampa dei gruppi (emendamento Aurigemma). È
prevalsa la linea del partito democratico, avallata e spinta dal presidente
del consiglio regionale Daniele Leodori e alla fine accettata dal gruppo
guidato da Massimiliano Valeriani, tradotta in un submaxiemendamento alla
legge di stabilità che ha impedito il confronto democratico in aula sul
punto.
A nulla sono valsi i nostri appelli, il conforto di scelte analoghe delle
altre regioni tutte nel segno del contratto giornalistico, il forte sostegno
della FNSI. È prevalsa una logica di puro scambio, di gioco a rimpiattino
sulla base di pareri legali (speriamo di un tipo diverso dal penultimo che
non era neanche firmato dal legislativo), di mancanza di coraggio e di
visione politica, di sprezzo nei confronti di una questione relativa ai
diritti, alla legittimità e alla titolarità degli stessi, sulla base
dell’idea che questi colleghi sono un “costo della politica”. Paradossalmente
l’aula riconosce legittimamente i diritti del contratto ai colleghi dei
gruppi che rappresentano più strettamente un costo della politica e non ai
colleghi che lavorano per le Istituzioni, l’espressione più alta della
Politica. Dobbiamo invece ringraziare tutti quei consiglieri regionali che
hanno anteposto la libertà di scelta all’obbedienza di partito o di
schieramento, a iniziare dai firmatari dell’emendamento ‘contratto’, la
collega Marta Bonafoni (Si-Sel) e i consiglieri Daniele Fichera (Psi), Piero
Petrassi (Centro democratico) e Baldassarre Favara (Pd). Si sono battuti fino
all’ultimo per il riconoscimento e l’applicazione di giusti diritti. Una nota
di merito va anche ai consiglieri Giuseppe Cangemi (Cuoritaliani) e Valentina
Corrado (Movimento Cinque Stelle) per aver condiviso le nostre istanze.
La decisione dell’aula della Pisana non può però essere la pietra tombale
di legittime rivendicazioni dei colleghi. È ora che si sblocchi la vicenda
degli uffici stampa che lavorano per gli enti pubblici attraverso un’azione
decisa del sindacato sul ministero della Funzione pubblica e sull’Aran.
Stampa Romana sosterrà ogni tipo di mobilitazione o lotta che i colleghi
degli uffici stampa della Regione vogliano mettere in campo”. Lo comunica, in
una nota, l’associazione stampa romana.

Rispondi alla discussione

Facebook