domenica 19 Maggio 2024,

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Formia – Movimento 5 Stelle. Contro le infiltrazioni mafiose del Pontino una interpellanza

scritto da Redazione
Formia – Movimento 5 Stelle.  Contro le infiltrazioni mafiose del Pontino una interpellanza

Si terrà giovedì 11 luglio, alle ore 17,00, presso la sala Boffa dell’archivio storico, la conferenza stampa del MoVimento 5 Stelle di Formia e dell’associazione contro le mafie “Antonino Caponnetto” sull’interrogazione parlamentare inoltrata nei giorni scorsi al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai ministri alla Giustizia e all’Interno.
L’interrogazione parlamentare dei deputati del M5S riguarda le infiltrazioni malavitose nel nostro territorio, la presenza consolidata di clan camorristi nella nostra città e alcune indicazioni per contrastare la criminalità organizzata.
Tutti i corrispondenti stampa, internet, video e radio sono invitati alla conferenza stampa del MoVimento 5 Stelle,prevista per giovedì prossimo alle ore 17 presso la sala Boffa dell’archivio storico del Comune di Formia di via Lavanga.
Sono invitati anche i cittadini che nutrono interesse nei confronti di queste tematiche.
Di seguito il testo dell’interrogazione parlamentare:

CAMERA DEI DEPUTATI – INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Giustizia, Al Ministro dell’Interno
Deputato: Salvatore Micillo
Per sapere premesso che:
Da anni si assiste in tutto il Sud Pontino al dilagare di fenomeni speculativi che hanno consentito una cementificazione selvaggia con frequenti fenomeni di abusivismo, grazie soprattutto a connessioni tra politica ed imprenditoria locale, in questo perverso intreccio hanno trovato e trovato un terreno fertile le organizzazioni affaristico – malavitose provenienti dalla Campania e dalla Calabria interessate a partecipazioni economiche e speculazioni nel settore edile e turistico – commerciale per investire ingenti
capitali di provenienza illecita. Ciò ha determinato un profondo inquinamento del tessuto imprenditoriale locale oramai sopraffatto o costretto a condividere attività con personaggi inquietanti. Segnali di tale grave deterioramento si colgono con mano in questo territorio,basta contare le innumerevoli operazioni
di polizia dirette dalle DDA di Napoli e Roma che hanno posto sotto sequestro ingenti capitali mafiosi. In effetti oramai il Sud Pontino vede la presenza stabile di pericolosi clan: Formia- Bardellino, Esposito – Giuliano, Mallardo, Moccia, Casalesi, Bidognetti, Fabbrocino; Gaeta importante zona portuale presenza di Cosa Nostra, clan Nuvoletta; Fondi importante mercato Ortofrutticolo presenza della drangheta, clan Schiavone – Mallardo; Itri presenza dei clan Mallardo, Fabbrocino, Schiavone dedica particolare speculazione nel settore edile ; Sabaudia clan Gava. Ma è oramai tutto il territorio che va dal fiume Garigliano a Latina infestato dai clan di Camorra e Drangheta che oramai sono padroni del territorio. L’inesistente opera di contrasto messo in atto nella Provincia di Latina dalle forze dell’Ordine locale, impreparate sotto il profilo delle indagini patrimoniali (ed orfane da poco di un valente Funzionario di Polizia trasferito a Napoli, il dott. Tatarelli, uno dei pochi a cimentarsi con successo in dette indagini) ad aggredire i capitali illeciti è aggravata dalla mal distribuzione delle esigue forze. Prendiamo la situazione della Polizia di Stato nel Golfo, esistono due Commissariati tra Formia e Gaeta con speco di uomini per doppi servizi di istituto (piantoni, telefonisti etc.) Sarebbe bene recepire la proposta dell’Associazione Caponnetto di dar vita ad un Distretto di Polizia sotto la Direzione di un Funzionario con qualifica di l° Dirigente sopprimendo il Commissariato di Gaeta cosi da aumentare il controllo del Territorio ed istituire una squadra di P:G. dedita solo a combattere e stanare i capitali
illeciti. Non di meno avrebbe la sua importanza affiancare nell’ opera di investigazione della DDA di Roma anche le Procure di Latina e Cassino dotandole di codelega, art. 51 comma 3 c.p.p. nella persecuzione di reati previsti dall’art. 416 bis. Certamente quanto di pericoloso e avvenuto in questi ultimi giorni a Formia, nel pieno di una chiacchierata campagna elettorale (vedere anche foto della figlia del Boss dei Casalesi Katia Bidognetti insieme ad un importante esponente di un candidato di Formia) non lascia presagire nulla di buono in quando ci sono i presupposti che nella cittadina tirrenica si scateni
una guerra di camorra. Infatti una quindicina di giorni fà in una rissa scoppiata fuori del bar Elsa si sono affrontati esponenti dei clan Esposito-Giuliano da una parte e Bardellino dall’altra. Altra replica si è avuta Sabato sera u.s. davanti al Bar Tirreno, con un fuggi fuggi generale, a colpi di sedie bottiglie e chi dice anche di aver intravvisto la presenza di pistole.
Certamente questa escalation di violenza tra i due agguerriti clan che a Formia hanno vari interessi economici (a tal proposito sarebbe opportuno controllare la sala Bingo locale che vede la presenza assidua del clan Esposito – Giuliano) potrebbe improvvisamente degenerare anche con uso di armi da fuoco, quindi andrebbero messe in atto contro questi personaggi misure drastiche anche con allontanamento coatto da Formia e dal Sud Pontino a causa della pericolosità sociale dei personaggi,nonché, dare impulso alle indagini patrimoniali atte ad evidenziare la illeicità delle risorse accumulate -:
• Se i Ministri per quanto di propria competenza non intendano agire con la massima urgenza onde prevenire una eventuale guerra di camorra nella città di Formia e più in generale nel sud pontino ponendo in essere ogni misura di polizia ivi compreso l’avvio di indagini patrimoniali a tappeto versi tutti i soggetti coinvolti con l’ausilio di Reparti specializzati quali i Gico della G. di F.
• Se intendono disporre un approfondito controllo fiscale – amministrativo sulla Società che gestisce la sala Bingo di Formia e del perché, tale proficua attività, vede l’assidua presenza di persone legate ai clan Esposito-Giuliano
• Se il ministro dell’Interno non intende approfondire la proposta dell’Associazione Caponnetto circa la creazione di un Distretto di Polizia nel Golfo unificando i due Commissariati di Formia e Gaeta onde effettuare un più efficace contrasto alla criminalità organizzata
• Se non ritengono di dare disposizioni alle locali Forze dell’Ordine di acquisire tutti i nominativi delle concessioni edilizie rilasciate dal Comune di Itri e della fascia costiera del comune di Fondi dagli anni 90 ad oggi, al fine di porre in essere indagini connesse al reato di riciclaggio e intestazione fittizia di beni considerato i vari sequestri già effettuati dalle F.F. P.P. su tale territorio;
• Se il Ministro della Giustizia intende promuovere con vigore la proposta dell’Associazione Caponnetto di estensione della delega alle Procure di Latina e Cassino nella persecuzione di reati di mafia.

Micillo Salvatore
Turco Tancredi
Businarolo Francesca
Agostinelli Donatella
Bonafede Alfonso
Ferraresi Vittorio
Sarti Giulia
Colletti Andrea

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