martedì 14 Maggio 2024,

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“Trasformare il porto di Terracina in porto leader tra Roma e Napoli”

scritto da Redazione
“Trasformare il porto di Terracina in porto leader tra Roma e Napoli”

Le vicende di un sempre eventuale ampliamento del porto “Traianeo” si legano contestualmente alle diverse amministrazioni comunali che si sono alternate alla guida di Terracina già dagli anni 60/70.
Il dilemma che ha sempre attanagliato la politica locale era ed è rimasto nei decenni: ampliare il porto recuperando al suo interno gli spazi che servono per renderlo competitivo sul mercato della nautica da diporto, commerciale e per il collegamento delle isole Pontine?
Oppure il suo contrario: ovvero realizzare bracci esterni all’attuale composizione portuale con la non peregrina possibilità di andare incontro a situazioni non preventivabili sotto l’aspetto ambientale?
Dubbi che non sono mai stati definitivamente sciolti e la situazione portuale è rimasta quella che si può osservare oggi. Salvo alcune variazioni all’assetto originario.
Piccola e dovuta premessa per entrare nella notizia di queste ultime ore: il Commissario straordinario del Comune di Terracina Erminia Ocello ha ricevuto ufficialmente presso il Palazzo comunale una delegazione formata da Edgars Stobovs
del dipartimento di sviluppo del Comune di Jurmala, città gemellata da decenni con Terracina e Sol Norman Bukingolts, presidente Sia Serviko.
Scopo della riunione?
La possibilità di gettare le basi per un percorso di collaborazione per giungere a realizzare il nuovo porto di Terracina e Jurmala.
Edgars Stobovs e Sol Norman Bukingolts sono giunti all’appuntamento con il Commissario Ocello con una visione chiara di quello che si vuole fare e uno studio preventivo di massima in grado di avviare il percorso di “Ringiovanimento del Porto di Terracina”.
Un piano di lavoro che vedrebbe coinvolto oltre al Comune di Terracina e Jurmala un gruppo d’imprenditori privati e la Regione Lazio.
Progetto che si divide in obiettivi a medio e lungo termine, che sono tra gli altri: conservazione del porto adibito alla pesca professionale, trasformazione del borgo marinaro e del lungomare in luoghi moderni e attraenti per abitanti e turisti, riqualificazione del porto commerciale e creazione di nuovi posti di lavoro.
E ancora per il porto commerciale: lavori che possano consentire l’ingresso di barche fino a 65 metri di lunghezza, costruzione del nuovo molo per la nautica di diporto, creazione di un distretto portuale per le imprese della nautica e della pesca professionale, realizzazione di nuove strutture e servizi ricreativi per il divertimento.
La collaborazione con Jurmala sarà oltremodo utile asseriscono i presentatori del progetto perché con Terracina sono gemellate da oltre 30 anni ed hanno in comune molte somiglianze e gli stessi problemi per affrontare la realizzazione del porto.
In ultimo ma non meno importante è che Jurmala ha una notevole esperienza nell’ottenere finanziamenti comunitari per progetti di sviluppo delle infrastrutture.
E’ chiaro – affermano i presentatori dell’iniziativa – che per ottenere i finanziamenti comunitari c’è bisogno di preparare tante “carte” a supporto, oltre a decisioni che solo il consiglio comunale, regionale e provinciale possono mettere in atto.
Il primo passo è stato compiuto, ora non rimane che attendere le successive riunioni per comprendere se c’è la volontà di perseguire un progetto comune anche con l’imprenditoria locale e iniziare così a fare sul serio.

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