domenica 28 Aprile 2024,

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Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

Stefano Fassina, deputato del Partito Democratico, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, e ha fatto chiarezza sul suo prossimo, probabile, addio al Pd: “In queste settimane sono totalmente concentrato per cercare di correggere l’intervento sulla scuola, che è molto negativo per i nostri istituti e per tantissimi insegnanti precari. Questo assolve tutte le mie energie. C’è una riflessione in corso, quello che è successo col jobs act prima e sulla scuola poi è il tracciato di un percorso che per me è insostenibile“.
Fassina non è convinto che Renzi e il Governo possano aprire un dialogo sul tema scuola: “Fino a questo momento c’è stata una risposta formale, in parte di irrisione e in parte di apertura che non ha portato a modifiche sostanziali del ddl, chiuso in commissione cultura alla camera sabato notte e che giovedì arriverà in aula. Purtroppo temo che non ci siano sostanziali modifiche all’orizzonte“.
Sulle dichiarazioni del Ministro Boschi sulla scuola e i sindacati: “Entrano nella categoria irrisione. La ministra non ha voluto prendere atto che 618.000 tra insegnanti e tecnici della scuola hanno rinunciato ad una giornata di magro stipendio per manifestare al seguito di un’idea di un’altra scuola. Non erano burocrati del sindacato, erano lavoratori“. Sul Partito Democratico: “Il Jobs Act è la proposta liberista che la destra ha sempre portato avanti e l’idea di democrazia che viene fuori dalla legge elettorale è un’idea di democrazia plebiscitaria, tutte cose che con un impianto ideologico di sinistra sono poco coerenti“.
Su Civati: “Ciascuno di noi fa le proprie valutazioni e raggiunge un proprio livello di insostenibilità. Capisco e rispetto la sua scelta e sono sicuro che davanti ad altri spostamenti e ad altre scelte sarà il primo a disposizione per fare percorsi unitari“. Un giudizio sul Governo: “E’ dentro la ricetta tedesca sull’economia, con scarsissima autonomia e con una sostanziale difficoltà a rispondere alle sfide del Paese“.


La mia vita è molto dura, io non ne parlo mai perché vado coraggiosamente avanti anche perché un amministratore in questo momento deve essere capace di fare delle scelte e non è semplice coniugare il cambiamento con una nuova visione della città. Questa città merita trasparenza, legalità e giustizia sociale“. Francesca Danese, assessore alle politiche sociali di Roma Capitale è intervenuta stamattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del programma ECG Regione, condotto da Andrea Di Ciancio e Roberto Arduini, raccontando, tra le altre cose, quanto sia dura vivere sotto scorta.
L’assessore Danese ha fatto il punto su quello che è accaduto ieri a Ponte Mammolo: “Era una situazione particolarmente complicata. Qualche settimana prima c’era stato anche un incendio e lì non c’erano vie di fuga, anche per questo eravamo preoccupati. Mi preme dire che la prefettura aveva stabilito che Messi D’Oro dovesse essere liberata. Noi abbiamo fatto un lavoro con le persone che ci abitavano perché volevamo passare alla seconda fase dell’accoglienza. Là dentro ci stavano circa 200 persone, che aumentano con gli sbarchi. Si tratta di transitanti. Il lavoro sociale che dovevamo fare è stato fatto, chi dice che non c’era nessuno dell’assessorato mente, perché c’erano due unità operative, quattro persone dell’assessorato, il servizio sociale del municipio e la cosa che tengo a dire è che noi ieri sera abbiamo trasferito 200 persone. Quelli che stavano lì sono stati trasferiti in situazioni diverse. Ci tengo a dire che ci sono state delle strutture che hanno offerto alloggio gratuitamente per una situazione momentanea. Bisogna assolutamente intervenire quando si vedono persone che hanno già lo status di richiedenti asilo a cui si deve dare una vera possibilità di inserimento. Io ieri ho fermato le ruspe due volte per permettere alle persone di prendere le proprie cose e ho anche rallentato questa azione, che sarebbe dovuta avvenire una settimana fa. Le persone che stavano ieri a Ponte Mammolo le abbiamo sistemate. Se ce ne sono altri che sono scappati o che hanno avuto paura, sarà mia premura ricontattare tutti, perché ho i loro numeri di telefono. Ho promesso di aiutarli e lo farò“.
Secondo Danese molti, tra stampa e politica, strumentalizzano certe vicende: “Il problema di questa città è che noi abbiamo i transitanti. Per quella che è la mia storia non potrei mai agire dimenticandomi le persone, che non possono essere trattate come numeri. Dobbiamo preoccuparci dei transitanti e chiedere un corridoio speciale per Roma. Con la Prefettura stiamo preparando un nuovo protocollo d’intesa, ma c’è chi specula su questa situazione. Abbiamo fatto un censimento di quelli che stabilmente abitavano a Messi D’Oro, sto cercando di mettere insieme sicurezza sociale e dignità delle persone. Basta ipocrisia, noi dobbiamo andare avanti e riconsegnare questa città con integrazione e solidarietà. La misericordia, come dice Papa Francesco, va declinata ogni giorno anche in una città complessa come questa. Campi rom? Che si debbano chiudere lo dice l’Unione Europea e bisogna in qualche modo riuscire a superare il sistema campi, che costa troppo. Bisogna ribadire che sulla povertà c’è chi ha speculato e guadagnato tanto. Tolleranza zero per chi specula sulla povertà. Tolleranza zero.
Roma è arrivata al limite per quanto riguarda l’accoglienza: “Ha dei dati molto importanti che non si trovano in nessun’altra metropoli italiana. Per questo dobbiamo concentrarci su quello che già abbiamo. Ci sono tantissime strutture dove vivono centinaia di persone. Come pensate che mi senta davanti a queste strutture che non hanno nessuna relazione con l’esterno? Noi ci preoccupiamo comunque di dargli assistenza sanitaria, ma io a queste persone vorrei dare la possibilità di un inserimento vero con la città. Può essere importante il Giubileo in questo senso? Chiariamo alcune questioni: il protocollo per far fare volontariato ai richiedenti asilo è stato già visto da molte associazioni. Dare la possibilità a queste persone di fare volontariato e di integrarsi alle associazioni che fanno lavoro di tutela ambientale, apertura di musei o altri lavori importanti, affiancandole, mi sembra una delle azioni che si possano mettere in campo velocemente. Le persone che vengono accolte, in attesa dello status, collaborano con la città dove vivono“.


Sempre su quanto accaduto ieri a Ponte Mammolo, su Radio Cusano Campus, nel corso di ECG Regione, è intervenuto Alberto Barbieri, esponente di Medici per i Diritti Umani, che verso il Comune ha inviato un messaggio particolarmente critico: “Abbiamo scritto una lettera aperta al sindaco Marino il giorno prima dello sgombero, di cui non eravamo stati informati. Chiediamo a Marino, autorevole medico e politico da sempre attento ai diritti umani e ai diritti civili, di dare accoglienza ai profughi che a Roma si trovano in condizioni assolutamente disumane. Questi profughi a Roma non trovano alcun tipo di accoglienza. Nella notte appena trascorsa tante persone hanno dormito per strada a Ponte Mammolo. L’operazione di ieri si è svolta in modo confuso e contraddittorio. Lo sgombero di Messi D’Oro ci doveva essere, ma non con queste modalità“.

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