martedì 07 Maggio 2024,

Politica

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Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

L’ex Sindaco di Roma Gianni Alemanno è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano.
Dopo dieci mesi finalmente sono stato liberato dall’accusa infamante di essere partecipe di un’associazione mafiosa. Per me è la fine di un incubo“, ha dichiarato Alemanno nel corso di ECG Regione, format condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Alemanno ha poi aggiunto: “Dopo dieci mesi in cui mi hanno accusato di essere mafioso e qualcuno ha fatto battute sui fascio-mafiosi è caduta nei miei confronti l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso. Rimane in piedi nei miei confronti l’accusa di corruzione, ma dimostrerò in sede processuale che anche per questa accusa io non c’entro nulla. Mi dispiace che alcuni giornali non dicano che sia caduta l’accusa di associazione mafiosa nei miei confronti. Va detto che IlSole24Ore lo ha scritto e che anche il Fatto Quotidiano ammette che cade questa accusa. Altri giornali non lo fanno, perché evidentemente vogliono nascondere il fatto che questa indagine sia sempre più di sinistra“.
Alemanno si toglie un sassolino dalla scarpa:Tutto il teorema che è stato costruito nei miei confronti è infondato e io sono stato usato come un capro espiatorio, bisogna ora far capire a Roma come stanno le cose. Adesso io continuerò a difendermi e a spiegare le mie posizioni, ho ringraziato la magistratura per l’onestà intellettuale con cui ha fatto cadere questa imputazione, mi auguro che l’onestà intellettuale venga applicata anche nei prossimi passaggi per liberarmi dall’accusa, per me comunque inaccettabile, di corruzione“.


Il consigliere comunale di Forza Italia Dario Rossin è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ecg Regione” condotta da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Rossin è stato protagonista dell’episodio legato alla bestemmia pronunciata in Aula Giulio Cesare dall’Assessore Esposito.Esposito ha detto che la bestemmia è meglio della reazione fisica, evidentemente è ancora abituato a fare le risse dentro lo stadio –ha affermato Rossin-. Ritengo inqualificabile che in un momento come questo per la città, noi abbiamo un neo assessore, nominato e non eletto, che si comporta così. Ieri in Consiglio stavo ponendo l’attenzione su una delle delibere che Esposito voleva portare in aula e ho posto la pregiudiziale. Esposito ha cominciato a sbeffeggiarmi, a fare il gesto dell’oca. Quindi io l’ho richiamato ad un comportamento consono per quell’Aula, a cui lui evidentemente non è abituato. A quel punto lui ha bestemmiato, perché non ha altri argomenti per sostenere un confronto dialettico”.
Esposito mi ha dato del fascista –ha aggiunto Rossin-. Io vengo da un passato di destra di cui vado orgoglioso, in cui ci si confrontava con le parole e non con i fatti come vorrebbe Esposito. Non è degno di fare l’assessore ma neanche di essere un uomo, perché io con gli uomini cerco di avere un dialogo. Io sono capace di confrontarmi a parole e di far restare tutto negli scranni del Consiglio. Questi signori di sinistra non hanno argomenti, si permettono di sbeffeggiare chi non la pensa con loro. Io non so quale sia il pensiero di Esposito. So solo che è uno che insulta i tifosi romanisti, bestemmia e perde sempre le staffe per ogni piccola cosa. Questo signore può fare l’assessore?”.


L’assessore ai trasporti del Comune di Roma Stefano Esposito è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ecg Regione” condotta da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Riguardo la bestemmia pronunciata durante un’assemblea in Aula Giulio Cesare, Esposito ha affermato: “Questo signore, Rossin, mentre io ero tranquillamente nel mio scranno e stavo al telefono rispondendo ad un problema che mi era stato posto, ha cominciato si è avvicinato al mio scranno in modo minaccioso e ha iniziato a insultarmi. Mi è scappata una bestemmia, ma ho rischiato una reazione peggiore. Dal mio punto di vista, conoscendomi, meglio una reazione a parole che fisica. Mi sono scusato, però basta moralismo, in questa città sono tutti perfetti quando devono giudicare gli altri. Sono tutti moralisti di facciata, avessero avuto un po’ di morale più nel valutare le cose accadute a Roma negli ultimi 10 anni sarebbe stato meglio. In Senato succede anche di peggio, ieri sono state dette parole contro la Boschi davvero indecenti”.
Un consigliere ha messo in vendita il video della bestemmia. “Ho letto –ha dichiarato Esposito- che un consigliere di destra di cui non so nemmeno il nome ha scritto su twitter: vendo il video della bestemmia di Esposito. Questi purtroppo sono sono i personaggi che abbiamo. In quel consiglio, Rossin e compagnia ci sono stati per 5 anni, non hanno mai bestemmiato ma hanno saccheggiato la città. Lezioni da questi non ne prendo”.
Lo sciopero di oggi. “Dati puntuali non ne abbiamo ancora –ha affermato Esposito-. Il dato che mi interessa è che la Metro A e la B sono chiuse. Ieri ho cercato di dire ai macchinisti e agli operatori di stazione di non aderire a questo sciopero fatto da un sindacato che in realtà è un piccolo partito extraparlamentare. Le altre sigle sindacali hanno deciso di differire lo sciopero dimostrando senso di responsabilità. E’ evidente che c’è un malessere molto diffuso. Ho abbastanza chiaro dove stanno i problemi, ma finora non sono riuscito ad ottenere i risultati. Vediamo ora con il nuovo managment. Bisogna essere convinti sostenitori della maglia Atac se si vogliono risolvere i problemi”.
“Giunta Marino come la Concordia? Io sono una persona ironica -ha affermato Esposito-. Il prefetto Gabrielli è una straordinaria persona e se ha fatto questa battuta non voglio commentarla, è meglio prendersi meno sul serio sulle battute. Schettino a Roma non c’è, il nostro compito è quello di tenere in linea di galleggiamento Roma”.


GIUBILEO, PALOZZI (FI): “L’IMPREPARAZIONE DI COMUNE E REGIONE FA PAURA”
La fotografia odierna, scattata dall’associazione dei costruttori edili di Roma e Provincia, rendono pienamente l’idea dello sconcerto e della preoccupazione che si respira a poche settimane dall’inizio del sacro evento giubilare. Le istanze e le denunce mediatiche del presidente Acer Bianchi, assolutamente condivisibili, rischiano di cadere del nuovo di fronte alla palese inefficienza amministrativa del sindaco Marino e del governatore Zingaretti: due amministratori totalmente incapaci di valorizzare le immense potenzialità dell’Urbe Eterna e del territorio regionale. Che adesso corrono il pericolo di trovarsi impreparati di fronte ad un evento planetario come il Giubileo, che attirerà sui nostri territori milioni tra turisti e pellegrini”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.


Ci sono gruppi che si ritrovano in appartamenti nel Lazio e Lombardia per fare orge con animali. Tra di loro anche animalisti“. Lo ha detto Lorenzo Croce, Presidente Aidaa (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente), ai microfoni della trasmissione “Legge o giustizia”, condotta da Matteo Torrioli, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it) .
Sono 8 anni che ci occupiamo del contrasto alla zooerastia –ha affermato Croce-. Noi riteniamo che sia un reato penale e che debba essere introdotto nel codice penale del nostro Paese. Abbiamo fatto una serie di accertamenti e l’ultimo gruppo che abbiamo scovato lo abbiamo trovato all’interno di una chat di siti porno, dove c’è gente che organizza orge con animali: in particolare cavalli, pony, asini. Questi gruppi si ritrovano poi in una quindicina di appartamenti nella zona di Roma e in Lombardia. Addirittura ci risulta che questi incontri vengano filmati e trasmessi sul web per gruppi di guardoni che pagano per vederli. Questa pratica non è estranea anche a diverse frange del mondo animalista. Conosco tre donne che fanno parte di gruppi animalisti che ritengono normale fare sesso con il proprio cane. Ovviamente le ho mandate via a calci”.


Athos De Luca, Presidente della Commissione Ambiente e membro della Commissione Mobilità di Roma Capitale, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Dimissioni vertici Atac. “Si sapeva che Broggi sarebbe andato via –ha affermato De Luca-, erano dimissioni annunciate da quasi un anno. C’è da dire che per quanto riguarda gli stipendi, ci vorrebbe maggiore equilibrio: c’è un dirigente Atac che prende 250mila euro e l’amministratore delegato ne prende 60mila. Micheli via perché è una figura non compatibile con la situazione che dobbiamo affrontare che è di radicale discontinuità col passato. Il programma dell’assessore Esposito entrava in collisione con Micheli che ha idee diverse, quindi non c’era più spazio per lui”.
Cambiamenti radicali in Atac. “In occasione del Giubileo –ha spiegato De Luca- si dovrebbe potenziare il servizio di trasporto pubblico, invece siamo in una situazione drammatica. La nostra giunta ha risanato il bilancio, ma ai cittadini questo interessa poco, il cittadino vuole che quando arriva alla fermata ci sia l’autobus. In due mesi dobbiamo fare un po’ di salti mortali, l’assessore li annuncerà nelle prossime settimane. Ci sarà un cambiamento radicale in Atac che dovrebbe consentire questo salto. Ci saranno nuove figure nel cda e nel managment, ci sarà un profilo diverso delle professionalità: meno uomini di finanza e più uomini esperti di trasporti. Ci saranno poi operazioni di potenziamento dei mezzi”.
Sindacati siano responsabili.Scioperi? Quello di domani è stato revocato da gran parte dei sindacati –ha dichiarato De Luca-. Cercheremo di limitare i disagi per i cittadini. Mi pare che in Ama abbia capito, ora devono capire anche in Atac che ci devono aiutare a difendere questa azienda. Il sindacato deve essere responsabile, altrimenti rischia di essere il primo a compromettere il futuro pubblico dell’azienda. Questo assessore ha il coraggio di fare scelte in discontinuità col passato. Un cambio di passo in Atac ci sarà senz’altro”.
Viaggio di Marino a Philadelphia. “Ormai c’è un certo divertimento dei media a sparare contro Marino –ha affermato De Luca-. Poi ovviamente il sindaco dice che coi giornali ci incarta le uova quindi dal punto di vista della tattica e della diplomazia non è impeccabile. Che il sindaco di Roma faccia viaggi istituzionali è normale. Avere rapporti internazionali ci sta. Certo, non è il momento, siamo in un momento difficile, si poteva avere maggiore diplomazia. Qualcuno dice che il Papa abbia risposto in quel modo per voler punire Marino per la questione dei matrimoni gay. Però è anche vero che io non ho mai visto prima un giornalista che fa una domanda del genere al Papa. Questo è l’anno della misericordia, in questo caso il Papa è stato poco misericordioso”.


COMUNE, PALOZZI (FI): “MARINO SINDACO PAGLIACCIO”
Oggi l’imbarazzante Marino ha affermato di non essere un sindaco sceriffo che gira con le pistole. Ha ragione, è un sindaco “pagliaccio” a cui manca solo il naso rosso da clown. ‘Grazie’ alle sue inette figuracce istituzionali, infatti, la Capitale d’Italia è divenuta ahinoi oggetto di scherno e derisione da parte dei quotidiani di tutto il mondo. E ‘grazie’ al suo inefficiente operato amministrativo Roma è diventata terra di nessuno, incastrata tra i roghi tossici dei campi rom e una sicurezza sociale ai minimi storici. Dunque non possiamo che ringraziare il prezioso operato delle forze dell’ordine, che nella desertificazione delle politiche comunali nel comparto sicurezza, operano quotidianamente con impegno e concretezza per la tutela di Roma”.


Francesco Rutelli è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. Diverse le tematiche affrontate dall’ex primo cittadino di Roma.
Rutelli non nasconde la sua preoccupazione, da romano, in vista del Giubileo: “Diciamo la verità, se fermiamo qualunque nostro concittadino per strada e gli chiediamo se si sente tranquillo difficilmente avremo risposte positive. La situazione è molto critica per la città, questo è il punto di fondo, quindi diventa più critica rispetto alla complessità di un avvenimento che ha ancora dei contorni sfumati. Sapevamo da 700 anni che ci sarebbe stato il Giubileo del 2000, questo invece è stato indetto ad inizio marzo ed avrà un carattere molto diverso. Non ci saranno le centinaia di iniziative che ci furono nel 2000, quando vennero a Roma tutti i rappresentanti di tutte le grandi categorie culturali, sociali, politiche ed ecclesiastiche del mondo. Ora bisogna migliorare la pulizia della città, alcune situazioni di manutenzione carente, segnaletica, informazioni, sicurezza e farlo a beneficio della città ed anche di chi verrà per il Giubileo. La preoccupazione per la vita ordinaria della città e per quei milioni di pellegrini in arrivo, su cui si leggono dei numeri a papero e non credibili, coincidono. La città deve essere un po’ meglio organizzata nei trasporti, nella viabilità e nel decoro. Speriamo che ci riesca“.
Sulla presa di posizione di Ignazio Marino dopo le polemiche legate al suo viaggio in America: “In questo periodo non ho mai voluto fare una polemica diretta perché non serve a nulla. Non esiste una Roma laica e una Roma cattolica, ce n’è una da sempre. L’amministrazione civica deve fare la sua parte, avere un buon rapporto con il Vaticano e cercare di collaborare. Tutto il resto non serve a nulla. Io non sono mai andato al seguito del Papa, anche perché il Santo Padre è il Vescovo di Roma e spesso fa delle messe nelle chiese di periferia, in città, Andare lì è del tutto normale, l’idea che uno per incontrare il Papa debba andare oltre oceano con tutto quello che c’è da fare a Roma è obiettivamente una idea singolare. Evidentemente c’erano altre cose da fare, vedremo un giorno o l’altro i risultati“.
In questi mesi l’amministrazione ha fatto poco per preparare il Giubileo: “Il Governo c’ha messo la faccia. Renzi e altri esponenti del Governo, Prefetto in primis, sono in prima linea. Tutti sono su questa barca e tutti si sono impegnati. Gli aspetti sono molto pratici, il Comune di Roma ha un bilancio ordinario che è fatto di spese correnti e investimenti. Gli investimenti fattibili in base al bilancio del Comune non sono moltissimi per il patto di stabilità e per altre situazioni. Diciamo che un paio di cento milioni di euro il Comune di Roma ce l’ha nel bilancio del 2015, quando è stato annunciato il Giubileo a quelli che me l’hanno chiesto io ho detto che sarebbe stato giusto fermare tutto, spostare gli investimenti ordinari al 2016 e fare subito un piano della città per le cose indispensabili. Questo si poteva fare il giorno dopo l’annuncio del Giubileo, col bilancio ordinario del Comune. Questo secondo me avrebbe spinto il Governo a dare più soldi. Non sarebbe stato così difficile prendere un paio di cento milioni dal bilancio del Comune e fare progetti esecutivi, perché non bastano dei tweet o delle schede, al contrario si è puntato ad aspettare che intervenisse il Governo, che invece non vedendo progetti esecutivi ma solo una lista di cose possibili che è cambiata già tre quattro volte e ancora non è sfociata nemmeno nell’assegnazione di una gara. Ora i lavori saranno minimi o resteranno aperti anche durante il Giubileo. Non voglio individuare colpevoli, ognuno può giudicare“.
Secondo Rutelli Roma dovrebbe ricordarsi di quanto è grande: “Per lavoro mi capita spesso di essere all’estero e mi dispiace che tornando a Roma da luoghi in cui si respira voglia di cambiamento si sta ancora a discutere sul perché il marciapiede sotto casa è sporco. Stiamo veramente messi male. Bisogna presentare ad una città figure nuove, persone nuove, capacità nuove. Dobbiamo ricordarci cos’è Roma. Siamo qualcosa che parla al mondo, sempre. Ce lo dobbiamo ricordare e non parlare sempre e solo delle buche nelle strade, che comunque sono da togliere“.

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