lunedì 07 Ottobre 2024,

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Mafia Capitale. Le dichiarazioni di Gramazio

scritto da Redazione
Mafia Capitale. Le dichiarazioni di Gramazio

Mi viene attribuito di aver partecipato a un pranzo a casa di Massimo Carminati, insieme ad altri coimputati. È stato facile ricordare dove fossi quel giorno, perché era il mio compleanno: ero in consiglio regionale a votare, lo dimostrano i verbali e le telecamere della Pisana“. Così Luca Gramazio, ex consigliere comuale e regionale, finito agli arresti nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale, parlando in sede di dichiarazioni spontanee davanti ai giudici della decima sezione penale.
Il politico, che ha tenuto la parola per circa mezz’ora, ha voluto in questa circostanza chiarire la vicenda del presunto pranzo in casa Carminati – del 22 dicembre 2013- riportato in una precedente occasione dal testimone Roberta Cipolla, maresciallo dei Carabinieri.


MAFIA CAPITALE, GRAMAZIO: NON MI OCCUPAVO AFFIDAMENTO FONDI PISTE CICLABILI
Non mi occupo dell’affidamento dei fondi ma solo dello stanziamento“. Quello delle piste ciclabili “era un impegno pubblico che l’amministrazione aveva preso con le cooperative per mantenere il livello occupazionale“. Così Luca Gramazio, ex consigliere comunale e regionale, parlando in sede di dichiarazioni spontaee, davanti ai giudici della decima sezione penale, nell’ambito del processo Mafia Capitale.
Non erano soldi destinati a Buzzi ma a una categoria“, ha precisato il politico, detenuto presso il carcere di Rebibbia per gli sviluppi dell’inchiesta sulla cupola Romana. “A me viene fatta una richiesta legittima: verificare il bilancio del 2013 perché alcuni soldi che erano stati destinati non si trovavano più – afferma Gramazio ancora su una presunta corruzione legata alle manutenzione delle piste ciclabili -. Mi muovo esclusivamente per verificare se quelle risorse di bilancio fossero state allocate dove aveva previsto l’amministrazione“.
Ancora, sul medesimo argomento, Gramazio ha evenziato come il suo intervento, definito “legittimo“, fosse legato alla necessità di “verificare se un milione destinato alle piste ciclabili potesse essere stato speso illegittimamente“.
A sei mesi dalla richiesta di interessarsi alla vicenda, aggiunge Gramazio, “l’unica cosa che faccio è mettere in contatto il ragionere generale con il direttore del dipartimento, chiedendogli di capire cosa stesse succedendo“. In conclusione, il politico ha poi sottolineato: “Io non mi occupo dell’affidamento dei fondi ma solo dello stanziamento. Sulle gare non ho né possibilità né volontà di intervenire“.


MAFIA CAPITALE, GRAMAZIO: NEMMENO UN EURO ILLECITO, HO FATTO SOLO MIO LAVORO
Non c’è nessun asservimento, nessuna corruzione, c’è solamente un consigliere che ha fatto il suo lavoro“. È quanto afferato da Luca Gramazio, ex consigliere capitolino e della Regione Lazio, intervenuto in sede di dichiarazioni spontanee nel corso del maxi processo Mafia Capitale. Gramazio, finito agli arresti insieme ad altre 46 persone, ha preso la parola per respingere le accuse che gli vegono mosse, e delle quali avevano riferito in aula, precedentemente, il capitano del Ros Federica Carletti e il maresciallo Roberta Cipolla.
Il politico, appunti alla mano, ha ripercorso le contestazioni che a lui riferite, fornendo su ciascuna di queste il proprio punto di vista.
Vengo accusato di aver ricevuto tre tranche di denaro – ha detto Gramazio, rivolgendosi ai giudici della decima sezione penale – una da cinquanta, una da 28 e una da 20. Sono soldi che non ho mai ricevuto. Non ho mai ricevuto 1 euro illecito da quando faccio politica. Perché avrebbero duvuto darmi questi soldi, a che titolo, se io ho fatto solo il mio lavoro?“.
In generale, prendendo la parola, in apertura di udienza, Gramazio ha motivato così la decisione di rendere spontanee dichiarazioni: “Quello che è stato detto è fuorviante rispetto ai fatti che mi vengono contestati. Voglio riportare alla realtà dei fatti gli accadimenti per essere d’aiuto al Tribunale“.


MAFIA CAPITALE, GRAMAZIO: HO SEGNALATO DISOCCUPATI, MAI CHIESTO NULLA IN CAMBIO
Ho segnalato persone disoccupate a Buzzi come a qualsiasi altro imprenditore che ho conosciuto. L’ho fatto senza chiedere nulla in cambio“. Così Luca Gramazio, ex consigliere regionale e comunale, ascoltato in sede di dichiarazioni spontanee dai giudici della decima sezione penale, nell’ambito del maxi processo Mafia Capitale.
Le assunzioni – ha proseguito Gramazio – sono state 5/6 e le persone sono state mandate anche a casa dopo pochi mesi. Non sono le 24 di cui si parla in una intercettazione tra Testa e Quarzo. Sono millanterie“. Ancora in tema di assunzioni, riguardo all’intercettazione – citata in aula la scorsa udienza – in cui Testa afferma che Gramazio “deve sistemare tutto il consiglio Municipio” per avere un ritorno elettorale in vista delle elezioni, lo stesso politico ha precisato che, alla data dell’intercettazione, “Testa fa riferimento per millanteria ad elezioni che non esistono“. Sempre sulla circostanza della presunta raccomandazione di alcuni consiglieri munipali presso le cooperative di Salvatore Buzzi, Gramazio afferma: “Non credo che nessuno dei consiglieri sia mai stato assunto presso quelle cooperative“.


MAFIA CAPITALE, GRAMAZIO: “MAI PRESENTATO EMENDAMENTO SU VERDE A OSTIA”
Buzzi millantava con i suoi collaboratori, dicendo ‘Gramazio ci ha fatto avere un sacco di soldi sul verde a Ostia“. Così Luca Gramazio, ex consigliere comunale e regionale, ascoltato in sede di dichiarazioni spontanee dai giudici della decime sezione penale del tribunale di Roma, nell’ambito del maxi processo Mafia Capitale.
Lo stesso politico, smentendo l’intercettazione ambientale del del 14 marzo 2014 in cui Salvatore Buzzi gli attribuiva un ruolo nella concessione di alcuni finanziamenti regionali per il municipio di Ostia che sarebbero poi andati alle sue cooperative, ha affermato: “Non ho mai presentato un emendamento sul verde a Ostia“. Ancora, Gramazio, agli arresti per gli sviluppi dell’inchiesta sulla cupola romana guidata da Massimo Carminati, ha spiegato: “Nell’intercettazione, quando Buzzi dice che il presidente sta già facendo gli atti, noi abbiamo una ricostruzione dei Ros che invece di valutare il procedimento precedente a quello per cui si stanno già facendo gli atti, incrimina tre differenti procedimenti: una è la legge 7 luglio 2014, un altro è un emendamento presentato dal sottoscritto insieme ad altri colleghi di forza Italia per il rifacimento delle spiagge del litorale laziale, che non c’entra nulla con il verde a Ostia e non ha alcun valore finanziario. E poi un’altra delibera di giunta, la 530 che attribuisce 600 mila euro al litorale“.
Sul medesimo argomento, Gramazio ha poi concluso: “Il milione e due di cui parla Buzzi non può essere relativo al rifacimento delle spiagge, e non può diventare 600 mila euro per il litorale che non andrebbero al municipio di Ostia ma divisi tra tutti i comuni del litorale laziale da Pescia Romana fino a Fondi. Sono oltre 30, quindi 5mila euro ciascuno

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