domenica 05 Maggio 2024,

Provincia di Latina

Ξ Commenta la notizia

L. Stabilità: balneari, fuori dal progetto del Governo, “inesattezze, superficialità e calunniose mistificazioni”

scritto da Redazione
L. Stabilità: balneari, fuori dal progetto del Governo, “inesattezze, superficialità e calunniose mistificazioni”

Il tormentato iter di approvazione della legge di stabilità in Senato si è concluso senza l’adozione di alcuna decisione in merito alle problematiche riguardanti la balneazione attrezzata italiana. Riteniamo che questo sia il frutto di una discussione, sia mediatica che politica, caratterizzata da inesattezze, superficialità e persino evidenti calunniose mistificazioni strumentali“. Lo affermano in una nota i principali sindacati degli imprenditori balneari: Sib Fipe- Confcommercio, Fiba – Confesercenti, Cna-Balneatori, Assobalneari Italia – Confindustria e Oasi-Confartigianato.
Come non ricordare – scrivono i sindacati dei balneari – che si è gridato al tentativo di “svendita delle spiagge”, mentre alcune proposte emendative presentate da appartenenti a diversi schieramenti politici erano finalizzate alla cessione proprio di tutto ciò che non può essere legittimamente considerato area demaniale ed a un prezzo non di favore, ma di mercato. E come non restare stupefatti di fronte alle affermazioni incomplete e ingannevoli sui canoni demaniali per supportare l’accusa falsa di pagamenti irrisori dei balneari, quando agli stessi viene riservato un trattamento fiscale irragionevolmente penalizzante come l’IVA, al 22% invece che al 10%, come per tutte le altre imprese turistiche; l’IMU, unici a doverla pagare quali affittuari e non proprietari; la TARES, calcolata sull’intera superficie oggetto di concessione (fino alla battigia). Nonché una vasta gamma di servizi offerti ai cittadini a totale carico dei concessionari, (solo a titolo di esempio: sicurezza e salvamento in mare, pulizia dei litorali compresa la battigia, primo soccorso ecc. ecc.). A farne le spese sono le 30.000 imprese italiane che rappresentiamo – e che meriterebbero di essere difese, incentivate e sostenute quale peculiarità ed eccellenza italiana – e che costituiscono un fattore di successo e di competitività del turismo nazionale“.

Rispondi alla discussione

Facebook