lunedì 29 Aprile 2024,

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Cultura: dal 18 al 24 maggio la rassegna dedicata a Bertolucci

scritto da Redazione
Cultura: dal 18 al 24 maggio la rassegna dedicata a Bertolucci

Dal 18 al 24 maggio in programma a Roma il primo festival monografico dedicato a Giuseppe Bertolucci, il grande regista e sceneggiatore italiano scomparso tre anni fa. In particolare l’iniziativa intende ripercorrere il suo rapporto con il cinema, il teatro e la televisione: l’evento si svolgerà tra il Teatro Argentina, l’India e la Casa del cinema.
Apre il Festival Roberto Benigni, il talento più travolgente scoperto da Bertolucci. Benigni sarà ospite d’onore alla serata di inaugurazione all’Argentina, tra la proiezione di ‘Berlinguer ti voglio bene’, che segnò l’esordio cinematografico di entrambi, e il concerto ‘Aspettava nel sole’ di Giovanna Marini e il Coro Arcanto.
La rassegna prosegue seguendo tre filoni: un senso di risarcimento, l’opportunità per i giovani di scoprire titoli che conoscono e la possibilità, rara, di vedere tutta l’opera di un autore.
Al Teatro India quattro spettacoli di cui Bertolucci firmò la regia: ‘Casa d’altri’, con Antonio Piovanelli, ‘Raccioneperccui’, con Marina Confalone, ‘L’ingegner Gadda va alla guerra’, con Fabrizio Gifuni e ‘Karenina. Prove aperte d’infelicita’, con Sonia Bergamasco.
Alla Casa del cinema i suoi lavori per piccolo e grande schermo, da ‘Oggetti smarriti’ a ‘Tuttobenigni’, ‘Il dolce rumore della vita’, ‘Quer pasticciaccio brutto di via Merulana’, con la Bergamasco, Sabina Guzzanti e Amanda Sandrelli a presentare. Il 24, Giornata Pasolini con le opere che Bertolucci gli dedico’; il 23, tavola rotonda con i molti che con lui lavorarono Le altre iniziative. Il 23 ci sarà una tavola rotonda con i tanti che lavorarono con lui, il 24 la Giornata dedicata a Pierpaolo Pasolini, con le opere che Bertolucci gli dedicò.  “Con Roberto Benigni ricordiamo un grande del nostro cinema, Giuseppe Bertolucci. Appuntamento il 18 maggio al Teatro Argentina“- è il commento del presidente, Nicola Zingaretti.  “Un festival che è crossmediale proprio grazie a lui che non accettava barriere”- lo ha detto Lidia Ravera, assessore alla cultura, che ha aggiunto: il suo teatro era pieno di cinema e il cinema pieno di poesia. Aveva la vocazione a spiazzare ed e’ stato molto amato.

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