giovedì 16 Maggio 2024,

Cronaca

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Cori. Giornata del ricordo in onore di Pistilli e Berlinguer

scritto da Redazione
Cori. Giornata del ricordo in onore di Pistilli e Berlinguer

 «Per non dimenticare». Per sabato 14 giugno il Comune di Cori ha organizzato una giornata di commemorazioni che inizierà alle ore 10:00 presso il cimitero comunale. Qui verrà ricordata la figura di Cesare Pistilli con l’apposizione di una foto, ad oggi mancante, sulla sua lapide.
La storia di Cesare Pistilli, riemersa dal recente libro di Dario Petti «Le origini del socialismo a Cori», ci riporta agli inizi del ‘900. Cesare fu infatti il fondatore e primo segretario sia del circolo giovanile socialista, nel 1912, sia della sezione del Psi nel 1915. Corrispondente dell’“Avanti” e di altri periodici socialisti raccontò e diresse, insieme al fratello Saverio, le lotte per l’emancipazione della classe contadina corese. L’iniziatore di una storia politica che avrebbe segnato Cori per tutto il ‘900.
Con l’avvento del fascismo, perseguitato dalle camicie nere, Pistilli fu costretto ad abbandonare il paese. Morì a Roma piegato dalla tubercolosi nel 1927 a soli 33 anni, la salma fu trasferita nel cimitero di Cori solo nel 1980 quando il tempo ne aveva cancellato il ricordo, da allora la sua sepoltura era priva di una foto.
Con questa iniziativa, alla quale parteciperanno anche i parenti di Cesare Pistilli, oggi residenti a Roma, l’Amministrazione comunale vuole rendere omaggio ad un militante politico di elevato spessore morale, che dedicò l’intera sua esistenza alla causa della giustizia sociale e dell’uguaglianza, contribuendo allo sviluppo civile della città.
A seguire, intorno alle ore 11:00, altro importante appuntamento. In occasione del 30° anniversario della scomparsa di Enrico Berlinguer (11 giugno 1984), il Sindaco Tommaso Conti e la sua Giunta intitoleranno “i giardini bianchi” di Piazza Signina al mai dimenticato leader del Partito Comunista Italiano, l’uomo del compromesso storico e della questione morale, “il più onesto politico italiano”, come lo definì Giorgio Almirante nonostante l’inconciliabilità ideologica.

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