martedì 21 Maggio 2024,

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Latina. Vetrina sul tempo, mostra di vestiti storici al circolo Acli Grill44

scritto da Redazione
Latina. Vetrina sul tempo, mostra di vestiti storici al circolo Acli Grill44

Un viaggio nel tempo e nella storia attraverso i vestiti che hanno caratterizzato le diverse epoche che hanno costituito la storia d’Italia. E’ questa l’esperienza magica che si potrà vivere con la mostra “Una vetrina sul tempo” organizzata dall’associazione di promozione sociale “Polvere” presso il circolo Acli Grill 44.

Nella sede del circolo, in via Aspromonte 46, a partire dal 15 febbraio, sarà possibile visitare la mostra organizzata con i costumi creati da Mario Lamballe, artista visionario degli usi e delle tradizioni. Dai fasti della corte di Maria Antonietta, apice del raffinato gusto per l’eccesso culminato con la rivoluzione francese, al liberalismo dell’epoca Napoleonica, che tentò di rivisitare il classicismo greco, passando per la romantica epoca che contraddistinse la principessa Sissi, fino ad arrivare agli ultimi splendori di sete, pizzi e ricami della Bella epoque. Su prenotazione sarà possibile effettuare una visita guidata dallo stesso artista mentre per le scuole  e le associazioni sono state riservate le giornate di mercoledì 15 e 22 febbraio.

Promotore della mostra è Ezio Rabbai, consigliere provinciale delle Acli: “Abbiamo fortemente voluto questa mostra per far conoscere l’artista e la sua opera. Con un piccolo e divertente percorso ricreativo sarà possibile vivere uno spaccato di due secoli di costume e vita delle donne”.

Entusiasta per l’innovativa iniziativa anche Maurizio Scarsella, presidente provinciale delle Acli: “L’impegno di questo circolo si è concretizzato in una mostra unica del suo genere che darà modo ai visitatori di entrare in una simpatica ed elegante macchina del tempo”.

Per quanto riguarda l’autore, Mario Lamballe, questo, di origine italo spagnola, è nato ad Anzio. Laureato in psicologia, lavora per un’agenzia di eventi. Trasferitosi a Venezia dopo la laurea è in laguna che ha affinato la sua arte, seppur la passione per la creazione di abiti risalga al periodo della sua adolescenza. “Non ho mai pensato di fare una mostra preoccupato che il mio fosse un lavoro poco professionale. Ci tengo a sottolineare che i miei prodotti non seguono regole sartoriali ma sono frutto della mia fantasia, pur rifacendosi il più possibile alla realtà storica”.

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