venerdì 17 Maggio 2024,

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Terracina. “Riordino delle concessioni di sepolture private”, la precisazione

scritto da Redazione
Terracina. “Riordino delle concessioni di sepolture private”, la precisazione

Sul riordino delle concessioni di sepolture private e in merito alle notizie apparse sulla stampa locale negli ultimi giorni, si precisa quanto segue.
Le sepolture private vengono formalizzate attraverso atto di concessione datato, repertoriato e registrato presso l’ufficio del Registro.
Le concessioni sono di durata perpetua fino al 10/02/1976, data di entrata in vigore del D.P.R. 21/10/1975 norma questa che fissa il limite massimo delle concessioni cimiteriali ad anni 99.
Agli atti del comune sono reperibili solo le concessioni di sepolture private a partire dal 1955 in poi.
Prima di tale data non esiste alcun atto, forse per smarrimento o forse perché prima di tale data non erano proprio redatti.
Nei due cimiteri del Comune di Terracina esistono circa 750 tombe di famiglia costituite da cappelle gentilizie, edicole funerarie, tombe a terra e tombe monumentali di pregio.
Di queste 750 sepolture private solo 450 circa sono dotate di regolare atto di concessione mentre per le restanti 300 tombe, tutte edificate antecedentemente al 1955, non esiste alcun atto formale di concessione.
Di questi 450 atti concessori, circa 250 sono intesti a persone viventi mentre i restanti 200 (i più vecchi) sono intestati a persone decedute per i quali doveva essere presentata, entro 3 anni dal decesso del concessionario (pena la decadenza della concessione), domanda di aggiornamento da parte degli eredi cosi come prevede il Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria.
Le 200 concessioni non sono mai state aggiornate dagli eredi probabilmente perché non bene informati per cui il Comune, anziché dichiarare la decadenza ha preferito dare l’opportunità agli eredi dei concessionari defunti di provvedere ora all’aggiornamento delle concessioni, anche se il Regolamento prevede in tal caso la decadenza.
Per le circa 300 sepolture private edificate antecedentemente al 1955 di cui non esiste l’atto formale di concessione, il Comune ha inteso compiere il censimento (purtroppo mai eseguito prima o almeno in tempi recenti) invitando le famiglie che detengono le tombe a presentarsi presso il comune per riconoscere la tomba e quindi a dichiarare la titolarità attraverso la dimostrazione dell’uso della stessa negli anni.
In definitiva l’obiettivo è di redigere per ogni sepolture privata un fascicolo cartaceo che raccoglie tutti i dati (atto di concessione, ubicazione della tomba sulla piantina, foto, etc.), riservandosi in seguito ed eventualmente di regolarizzare le sepolture private senza documenti formali attraverso la sottoscrizione di relativi atti di concessione.
Tutti i dati raccolti saranno poi inseriti nel redigendo programma d’informatizzazione delle procedure di gestione dei cimiteri comunali che il Comune sta predisponendo attraverso l’incarico affidato al tecnico informatico Gaetano Petruzziello con atto deliberativo n..281  del 26/06/2012.
Per quanto riguarda inoltre la richiesta del versamento di 500 euro (prima del dissesto l’importo era di 250) questo lo prevede il tariffario comunale (Parte III – punto 7) approvato con Deliberazione di Giunta n. 591 del 30/12/2011 nel caso di aggiornamento dell’intestazione delle sepolture private.

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