alcuni amici intimi ancora mi chiedono il perché del mio trasferimento altrove. Semplice purtroppo non avevo più interessi e storia di restare in una città amministrata da personaggi ciechi, sordi, muti e ipocritamente assenti. Per tanto è vero fu anche commissariata, la verità alla fine emerse, solo la falsità doveva essere inventata.. e a Terracina erano artisti. Da 20anni che aspettavo cambiamenti al nobile b.go residenziale Hermada dove avevo investito e deciso di vivere ma avevo capito che le delusioni a Terracina uccidevano mentre le speranze altrove facevano vivere. Ci stavo così male che non avevo neanche più la forza di incazzarmi. Oggi ho rinnovato il mio essere dove c’è rispetto, ordine e modernità. Quando voglio torno e soggiorno solo per amore dei miei affetti”.
Maurizio Malizia
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*In questo primo sabato di dicembre prendiamo in prestito un post pubblicato nelle ultime ore dal terracinese emigrato “nella piccola Venezia del nord”, Maurizio Malizia.
Quello che Maurizio sottoscrive è la cruda realtà in cui si trova il Borgo in questione, ma anche zone importanti del territorio comunale di Terracina, dove non si palesano le condizioni minime per far esclamare al cittadino: viviamo più o meno felicemente in un territorio degno di una comunità civile e progredita.
Senza fare “pistolotti” che servono a poco stante la situazione incancrenita del borgo questo, in buona sostanza, sta sempre più diventando un grande ed allargato dormitorio dove il controllo del territorio lascia il tempo che trova, con tutto quello che ne consegue quotidianamente.
E mentre questo accade oggi come ieri, l’altro ieri e sicuramente, visto l’andazzo anche domani, chi aveva investito i propri risparmi nelle abitazioni realizzate al borgo si è trovato nel veder depauperato l’impegno finanziario e molti, svendendo, hanno preferito emigrare per altri e più ameni lidi.
Chi, invece, aveva pensato di fare progetti di vita e lavoro al borgo li ha cancellati in maniera inesorabile.
Una delle cause di tale infausto procedere discende – forse – dalle pessime politiche poste in campo in questi ultimi decenni, che ha cristallizzato il processo di ghettizzazione che appare oggi impossibile da invertire e nessun progetto di riconversione allargato posto in campo.
Al decadimento evidente del borgo fa riscontro, però, un incredibile consenso di una parte politica, complesso da spiegare in questo contesto.
I risultati per i cittadini, invece, si notano girando il territorio: pari o uguale allo ZERO assoluto.
Anzi, sotto lo ZERO assoluto!
Felice sabato.
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