venerdì 19 Aprile 2024,

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Terracina. “Che ci tietata fa cu la cultura!”

scritto da Redazione
Terracina. “Che ci tietata fa cu la cultura!”

La biblioteca “Adriano Olivetti” era, buonanima, una istituzione di pubblica lettura “a scaffale aperto” e svolgeva servizi di raccolta, ordinamento, conservazione e diffusione del patrimonio librario, con particolare riferimento a quello locale.

La “Olivetti”, inoltre, promuoveva e realizzava attività culturali, favoriva la conoscenza e il dialogo interculturale e costituiva un luogo di accoglienza per ogni tipo di utenza, secondo gli obiettivi del Manifesto UNESCO per le biblioteche di pubblica lettura.

Da tempo però la biblioteca “Olivetti” è solo una storia fatta di genuina incapacità politica e amministrativa, qualunque possano essere state le cause o gli impedimenti che hanno determinato la sua chiusura e la riduzione a luogo “agricolo – pastorale cittadino”, come le foto dimostrano in maniera indiscutibile.

La chiusura della “Olivetti” rappresenta inoltre e con certezza la regressione civile di una intera comunità, che attraverso questo presidio ha tentato nel corso dei decenni di educare i giovani terracinesi alla comprensione dei valori della cultura

Evidentemente, per gli ex amministratori, che in parte si ripresentano alle elezioni di maggio, era più importante realizzare una città basata sul beverage, sullo sballo a costi contenuti per centinaia di giovani nei fine settimana, sul “quadampio” facile e il caos assicurato fino alle ore piccole del mattino.

Con tutti i terribili risvolti, anche umani, che questo percorso si trascina dietro.

Chest’è!

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