lunedì 20 Maggio 2024,

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Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

Comunali, Stefano Cecchi: “Percorso di Convivenza Tricolore è fatto sociale delicato. Noi avanti grazie affetto di tanti amici rumeni”

“Il percorso politico della lista rumena “Convivenza Tricolore” rappresenta un fatto sociale molto delicato per una città come Marino che accoglie con amore e affetto stranieri e nuovi marinesi, provenienti da tutta Europa. Personalmente sono molto amareggiato poiché questo percorso – iniziato nella nostra coalizione, che ha fatto tappa intermedia in un progetto autonomo e terminato adesso nel centrosinistra – rischia di rallentare quel processo di convivenza civile, per il quale negli anni ho lavorato con impegno e dedizione, e di confondere al contempo un elettorato, che chiede semplicemente trasparenza politica e rappresentatività istituzionale. Non vorrei, infatti, che il salto politico di “Convivenza Tricolore” possa ingenerare nella collettività, soprattutto nella componente dei nuovi marinesi di origine rumena, indignazione e insofferenza per la scelta di allontanarsi dal sottoscritto, che ha sempre operato per l’affermazione di principi fondamentali quali l’integrazione e la convivenza tra popoli. Non posso, dunque, che prendere atto delle decisione di “Convivenza Tricolore”, nella piena consapevolezza che la mia azione, tesa al bene comune di Marino, continuerà con rinnovato slancio e con la coerenza che mi ha sempre contraddistinto, forte dei tanti amici rumeni che in queste ore mi hanno contattato per esprimere sostegno e supporto al nostro progetto politico”. Così, in una nota, Stefano Cecchi, candidato sindaco de “L’Officina delle Idee” nel Comune di Marino.

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TRASPORTI, VINCENZI: “PROSEGUE LAVORO REGIONE PER CURA DEL FERRO”

“La cura del ferro promossa
dall’Amministrazione Zingaretti centra un nuovo obiettivo con
l’inaugurazione della stazione ferroviaria di Ponte di Nona. Migliaia di
pendolari, studenti e lavoratori di quella zona della Capitale tra Collatina
e Prenestina di recente sviluppo urbanistico, potranno usufruire del
trasporto ferroviario senza dover ricorrere all’automobile privata
com’erano costretti a fare fino ad oggi. Un intervento, tra l’altro,
complementare al raddoppio della linea Tivoli – Roma, già in corso di
realizzazione e che consentirà una frequenza dei treni ogni 15 minuti tra la
Capitale, Tivoli Terme e Guidonia, trasformandola di fatto in una
metropolitana di superficie.  Si decongestionano le strade, si investono
risorse per servizi di trasporto pubblico degni di una metropoli moderna.
Risultati concreti, nient’affatto scontati, realizzati anche grazie ad una
rinnovata collaborazione istituzionale tra Regione Lazio e gruppo Ferrovie
dello Stato che si è concretizzato nell’acquisto e entrata in funzione di
26 nuovi treni sulle linee ferroviarie del territorio regionale, investimenti
su nodi scambio, rinnovo dell’85% della flotta ferroviaria in due anni e
mezzo, forte incremento della frequenza dei treni”.
Lo dichiara, in una nota,Marco Vincenzi, presidente della Commissione
Bilancio della Regione Lazio.

 

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TRASPORTI,  ZINGARETTI VISITA NUOVA STAZIONE PONTE NONA: “ROMA
CAMBIA”

Il Presidente della Regione Lazio, Nicola
Zingaretti, ha visitato stamattina la nuova stazione Ponte di Nona della
linea regionale FL2 Roma-Tivoli-Pescara, in via Enrico Forlanini. “La
stazione è attiva già da giorni e risponde alle esigenze di molti
pendolari, si contano già tra i 200 e i 400 viaggiatori che aumenteranno nei
prossimi giorni. Questa fermata collega in 23 minuti Ponte di Nona a
Tiburtina”, ha spiegato il direttore Investimenti di Rete Ferroviaria
Italiana, Aldo Isi.
La stazione di Ponte di Nona è, infatti, attiva dallo scorso 4 aprile con 57
treni al giorno. Nei giorni feriali sono 40mila i posti a disposizione dei
pendolari del quadrante Roma Est. “Questa stazione non è una parentesi nel
deserto, ma è parte della rinascita del trasporto su ferro – ha detto il
governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, dopo aver visitato gli spazi della
stazione insieme all’assessore alle Politiche del Territorio e alla
Mobilità, Michele Civita – è un esempio che dimostra che Roma cambia e
migliora nella qualità dei servizi. In due anni e mezzo abbiamo messo sui
binari nuovi treni, ora l’83% dei treni per i pendolari sono nuovi, in due
anni saranno il 100%. Partivamo da una situazione drammatica, ma adesso la
strada è tracciata. Ora la frequenza dei treni all’interno di Roma è entro
i 10 minuti. Ci sono risorse per 150 milioni nel prossimo quinquennio, di cui
19 per i nodi di scambio, 20 per Roma Capitale per acquistare bus ecologici,
19 per la mobilità intelligente. Prima erano parole, ora abbiamo realizzato
i fatti. Chiuderemo l’anello ferroviario e pensiamo a investimenti per la
linea verso Viterbo e la Roma-Lido come metro di superficie”.
La nuova stazione di Ponte di Nona è simile a quelle già realizzate negli
ultimi anni sulla linea FL2 Roma-Tivoli-Pescara. Dotata di marciapiedi
con standard metropolitano (alti 55 cm come previsto dalla normativa europea)
per facilitare l’entrata e l’uscita dai treni, percorsi tattili per
ipovedenti, un sottopassaggio per l’attraversamento dei binari, pensiline,
scale, rampe di accesso e un fabbricato per apparecchiature tecnologiche.
Inoltre la stazione è dotata di un impianto di illuminazione a led, di
quattro cancelli elettrici per la chiusura nelle ore notturne e di un sistema
di videosorveglianza.
“Speriamo nei prossimi anni di poter raddoppiare e modernizzare questa
struttura, fino a Bagni di Tivoli e Guidonia – ha sottolineato l’assessore
Civita – con il raddoppio della linea di circa 10 chilometri sarà possibile
aumentare la frequenza dei convogli fino a 15 minuti da Roma Tiburtina fino a
Bagni di Tivoli servendo 56mila abitanti e fino a Guidonia servendo circa
90mila pendolari”.
Per quanto riguarda invece i sistemi d’informazione e comunicazione al
pubblico “è partito il progetto twitter, chi si iscrive può avere tutte le
informazioni su twitter – ha spiegato Maria Giacconia, responsabile del
Trasporto Regionale Lazio – ma ci sono anche una serie di postazioni con desk
nelle principali stazioni, Termini, Tiburtina, San Pietro e Fiumicino”.
La zona in cui sorge la stazione è adiacente alla via Collatina e nei pressi
della fermata c’è un parcheggio di circa 1.000 posti auto e stalli per bus
turistici. Il potenziamento delle linee Atac nei quartieri Ponte di Nona,
Castelverde, Osteria dell’Osa, Colle Prenestino e zone limitrofe consente
il collegamento con la Metro C.

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ROMA, MELONI A RADIO CUSANO CAMPUS: “NON C’E’ POSSIBILITA’ AL MONDO CHE IO MI RITIRI. METTONO IN GIRO QUESTE VOCI PERCHE’ MI TEMONO, IO NON HO BISOGNO DI DIFFONDERE VOCI SU UN PRESUNTO RITIRO DI MARCHINI. ROM? VIA LA PATRIA POTESTA’ A CHI NON MANDA I FIGLI A SCUOLA. L’IMITAZIONE DELLA GUZZANTI? DIVERTENTE!” 

Giorgia Meloni, candidata sindaco di Roma per Fratelli d’Italia e Lega, è intervenuta questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

Giorgia Meloni ieri non era al primo confronto pubblico tra candidati (presenti Giachetti, Raggi e Fassina): “Avevo già preso un impegno con Confartigianato ed ho preferito non mancare questo incontro con il mondo produttivo. L’ho trovato reattivo e sono stata molto contenta di questo appuntamento. Per fare i confronti con gli altri candidati ci sarà tempo, anzi in più di una occasione ho chiesto a Virginia Raggi di poter organizzare i confronti, magari in un territorio meno di parte, più neutro rispetto a quello di ieri, che era con dei blogger, di alcuni siti, che mi hanno anche insultato pesantemente. Non è per questo che non sono andata, comunque, avevo un impegno pregresso con il mondo produttivo reattivo, che ha voglia di fare, di collaborare, dire la sua e vedere valorizzato il proprio lavoro. Nella confartigianato ci sono tanti elementi su cui bisogna lavorare: il tema della difesa dell’economia reale, il tema della difesa di chi produce, la valorizzazione della piccola e media impresa e della nostra identità. Tra le altre cose, la confartigianato propone la nascita di un marchio “Roma”, un marchio che dica per i manufatti di qualità della capitale, che quei manufatti sono fatti secondo la nostra identità, un marchio riconosciuto che possa valorizzare i nostri prodotti. Vorrebbero una cittadella dell’artigianato artistico, un’altra cosa che mi sembra di ottimo valore, e poi danno disponibilità a lavorare insieme all’amministrazione per la manutenzione, il mantenimento, il decoro di Roma, per cercare di migliorare la situazione”.

Ieri mattina Giorgia Meloni sulla circonvallazione gianicolense ha toccato con mano la realtà legata alle moschee non autorizzate presenti nella Capitale: “Volevo fare un plauso alle Iene in questo caso per aver contribuito a denunciare una realtà che esiste. Serve controllo del territorio, c’è un problema reale di fondamentalismo islamico all’interno del mondo islamico. Non tutti gli islamici sono terroristi, ma tutti i terroristi sono islamici. Bisogna lavorare per avere un controllo del territorio, possibilmente con la collaborazione delle autorità musulmane. Queste moschee abusive che proliferano sul territorio italiano e quindi anche a Roma ospitano Imam che dissuadono chi dovesse andare lì proponendo di denunciare qualcuno che sanno essere terrorista o attentatore potenziale. Qui c’è un problema, non possiamo consentire di mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini romani, di qualunque religione siano, perché si confonde il tema dell’accoglienza con quello del rispetto delle regole. A Roma ci sono 14 moschee regolari, praticamente una per ogni municipio, significa che noi garantiamo ampiamente la libertà di culto, non c’è alcuna ragione per cui uno debba andarsi ad aprire una moschea nel garage di casa propria. Chiuderemo le moschee non regolamentate, perché non possiamo permetterci che queste moschee non autorizzate diventino luoghi in cui non si capisce bene che cosa accade”.

Sulla scolarizzazione dei rom, Giorgia Meloni è categorica: “Roma ha speso 27 milioni di euro per la scolarizzazione dei rom ma 9 bambini su 10 non sono mai andati a scuola. Bisogna occuparsi di questi bambini come ci si occuperebbe di qualunque altro bambino nelle stesse condizioni cresciuto in una famiglia non rom e non sinti. Si deve togliere la patria potestà ai genitori di questi bambini e si consente a questi bambini di avere una vita che non sia di ignoranza, elemosina o ruberia. Esattamente come noi costringiamo una famiglia italiana non rom a mandare i propri figli a scuola, perché la scolarizzazione è un obbligo, è una delle conquiste della nostra civiltà, lo stesso deve accadere per chi nasce in una famiglia rom. Stesso discorso sul tema dell’accattonaggio: se una famiglia italiana non rom manda i propri figli a mendicare gli viene tolta la patria potestà, se invece vediamo un bambino rom che va a mendicare facciamo finta di niente, perché è la loro cultura. Ma noi la schiavitù l’abbiamo superata diverso tempo fa, fortunatamente bambini schiavi non ce ne sono e nessuno può crescere suo figlio facendogli fare lo schiavo. Se questo accade, bisogna togliere ai genitori la patria potestà”.

Sull’alleanza tra Berlusconi e Marchini e le voci di un suo presunto ritiro: “Non ho niente da dire su questo, voglio solamente dire che evidentemente la mia candidatura è così scomoda che da qualche giorno girano insistenti voci legate al mio ritiro, volevo tranquillizzare quelli che volessero votarmi che non c’è possibilità al mondo che io mi ritiri. Fortunatamente a breve si presenteranno le liste definitive, ma nel frattempo vorrei sottolineare che non c’è alcuna possibilità che io mi ritiri. Queste voci messe in giro servono ad indebolire l’avversario, ma quando qualcuno ricorre a questo significa che non è proprio sicuro della sua forza. Io non ho avuto bisogno, per intenderci, di mettere in giro voci sul fatto che Marchini si ritirava, perché sono sicura del fatto mio. Speriamo che almeno nell’ultimo mese di campagna elettorale, almeno, tutti possano parlare dei problemi dei romani e non di questioni partitiche”

Meloni chiede a gran voce un confronto pubblico a Virginia Raggi: “Io sono disponibile a un confronto con tutti i candidati,soprattutto con gli altri due candidati in partita per arrivare al ballottaggio, che sono Giachetti e la Raggi. Giachetti, almeno per il momento, sembra disponibile, la Raggi è sempre scappata. Vorrei un confronto in un campo neutro perché la sento dire un sacco di cose, mi chiama in cause ogni giorno, dice su di me ogni genere di nefandezza, però alla fine mi piacerebbe che sui programmi ci si potesse confrontare come fanno le persone civili così che io possa risponderle su tutte quelle cose per cui quotidianamente mi chiama in causa. Con lei, poi, mi piacerebbe approfondire alcuni bizzarri punti del suo programma, che sono buoni per gli slogan ma che tradiscono una certa superficialità sui temi del governo della Capitale”.

In chiusura, Meloni, rivela come reagisce alla parodia di Sabina Guzzanti: “Non la trovo pesante, rispetto alla fama dei Guzzanti. Io sono una grande fan di Corrado, un genio assoluto, ma tutta la famiglia è di professionisti. All’inizio mi aspettavo qualcosa di più, l’ultima l’ho trovata molto divertente, anche se la parodia delle parodie su di me la fa Paola Minaccioni, da diversi anni. Io sono arrivata a collezionare una cosa come quattro parodie, significa che mi presto. Quella della Guzzanti che mi è piaciuta? Quella del manifesto, c’è un passaggio che mi ha fatto ridere, devo dire la verità, l’ho trovata simpatica. Non mi dispiace, generalmente di me fanno le parodie dicendo che sono molto di destra, molto romana e che a volte sono un po’ maschiaccio. Queste sono le cose su cui mi prendono in giro, per essere un politico vuol dire che alla fine non c’è tantissimo da dire”.

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PENSIONI, FORNERO A RADIO CUSANO CAMPUS: “I SACRIFICI CHE STA FACENDO CHI DEVE ANDARE IN PENSIONE ORA SONO PER LE FUTURE GENERAZIONI. SAREBBE SBAGLIATO ABBASSARE L’ETA’ PENSIONABILE. SALVINI? PRIMA DELLA SUA INCURSIONE A SAN CARLO CANAVESE NON RIUSCIVO A DORMIRE” 

L’ex Ministro Elsa Maria Fornero è intervenuta questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

Elsa Maria Fornero ha dato la sua opinione sulle famigerate beste arancioni: “Io penso che l’informazione sia sempre importante, l’informazione previdenziale lo è perché riguarda la vita più o meno futura di tutte le persone e la direzione intrapresa è quella giusta. Credo però che le persone vadano preparate. Un conto è dire a chi sta a 5 o 6 dalla pensione che quella sarà la sua pensione, un altro è dire a un ventincinquenne che quella sarà la sua pensione. Lì bisogna essere molto chiari nello spiegare che si tratta esclusivamente di una simulazione”.

Sui pensionamenti anticipati Elsa Maria Fornero continua a mostrarsi scettica: “Io non credo che creeranno lavoro per i giovani. Abbiamo la dimostrazione empirica che politiche di pensionamento anticipato che sono state molto usate in passato non abbiano in realtà aiutato l’occupazione nei dei giovani nè delle donne. Siamo ancora un Paese con il più alto tasso di disoccupazione giovanile e con un tasso di donne che lavorano molto basso. L’aumento dell’occupazione non può che venire dagli investimenti e dalla buona regolamentazione del mercato del lavoro. Ricorrere ancora allo strumento previdenziale con la scusa che mandando in pensione qualcuno si possa far entrare qualcun altro significa creare una illusione per i più giovani. La flessibilità in sé è una cosa buona ma la flessibilità che maschera un aumento del debito è una cosa cattiva. Sarebbe sbagliato far tornare indietro le lancette dell’orologio riabbassando l’età di pensionamento. Bisogna rendere più facile il pensionamento per chi ha iniziato a lavorare in età molto giovane e ha avuto una vita lavorativa particolarmente faticosa. Possono esserci delle eccezioni ma questa non deve essere la regola. Quando la flessibilità si accompagna a una pensione retributiva che viene pagata in una parte sostanziale da altri e non dal lavoratore che accede a quel tipo di pensione in una età ancora giovane è molto discutibile. Diverso è il caso delle pensioni contributive, dove la flessibilità si accompagna alla responsabilità. Se uno si è pagato la propria pensione e vuole andare in pensione prima, è giusto che lo faccia. Ci portiamo sempre dietro quella eredità negativa di pensioni che non corrispondono ai contributi versati per la generalità dei lavoratori”.

Secondo l’ex ministro Fornero, bisognerebbe dire a chi deve andare in pensione adesso che i sacrifici che sta facendo li sta facendo per le future generazioni: “Questo è il grandissimo messaggio che c’è dietro alla riforma delle pensioni. Per molti si è trattato di un sacrificio vero, ma i sacrifici che non hanno contropartita o per i quali la contropartita viene nascosta sono intollerabili. Purtroppo nessuno ha evidenziato i benefici della riforma pensionistica, che sono per le generazioni più giovani, che si trovano bombardate da un messaggio negativo e da una assenza di opportunità che non viene dalle pensioni ma arriva dal mercato del lavoro e da una economia che fatica a uscire dalla recessione, per questo i giovani fanno fatica a vedere che avranno un minore debito in futuro. E’ veramente in questo ribilanciamento nei rapporti tra le generazioni in favore dei giovani il merito principale della riforma pensionistica”.

Secondo l’ex ministro Fornero, questa ecco la ricetta per creare nuovi posti di lavoro:  “Il mercato del lavoro è cambiato, le regole sono cambiate, in una direzione che dovrebbe rendere più facile assumere perché è più facile licenziare. E’ stato ampiamente dimostrato che la flessibilità, questo termine un po’ esoterico, in uscita significa flessibilità in entrata. Flessibilità in uscita significa flessibilità in entrata. Quello che manca è un clima di ripresa, per viverlo ci vogliono investimenti e fiducia. Bisogna trovare le risorse per investire nel Paese”.

L’ex ministro Fornero sulla petizione lanciata da Damiano per cambiare la sua legge: “Non servono petizioni, Damiano è in parlamento ed è in parlamento da molti anni. Il parlamento è sovrano, se vuole cambiare la riforma ha tutta la possibilità di farlo. Certamente non bisogna dare spazio a ragionamenti che migliorano adesso e peggiorano la situazione di domani. L’operazione deve essere trasparente. “.

Su Salvini e gli attacchi che l’ex ministro Fornero subisce quasi ogni giorno: “Anche rispetto agli ultimi attacchi, c’è stata una notte prima della famosa incursione di Salvini a San Carlo Canavese, in cui veramente non riuscivo a dormire. Poi mi è maturata la convinzione che alla fine la ragione sta dalla parte di chi vuole cambiare in meglio le cose, non di chi vuole demolirle”.

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NAPOLI, MARA CARFAGNA A RADIO CUSANO CAMPUS: “IN CAMPO IN PRIMA PERSONA PER LETTIERI, QUESTA E’ L’ULTIMA CHIAMATA PER NAPOLI. DIVISIONI NEL CENTRODESTRA? ABBIAMO IL DOVERE DI RIPRENDERE IL DIALOGO”. 

 

La deputata Mara Carfagna, capolista di Forza Italia a Napoli, è intervenuta questa mattina a Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

 

Mara Carfagna è tornata sulla sua decisione di scendere in campo in prima persona: “Ho scelto di scendere in campo perché abbiamo un’occasione storica, un’opportunità straordinaria, conquistare la guida della terza città d’Italia dopo decenni di cattiva amministrazione. Dobbiamo rimettere in piedi Napoli, risollevarla dal degrado, lenire i mali che le sono stati inferti. Voglio essere della partita perché so che è difficile questa sfida ma non impossibile. I sondaggi? Credo che i veri sondaggi si facciano nelle urne, in ogni caso Lettieri è in riavvicinamento verso De Magistris. E’ incredibile pensare che De Magistris sia ancora in cima ai sondaggi, ha lasciato una città più indebitata, più sporca, più caotica, iniqua, insicura. L’ordine pubblico è un’emergenza,il tasso di disoccupazione è il doppio rispetto a quello nazionale, solo due bambini su cento trovano spazio negli asili nido, insomma c’è tanto da fare, questa è l’ultima chiamata per Napoli. C’è la possibilità di scegliere tra chi ha fatto solo propaganda e chi, come Gianni Lettieri, ha già dimostrato di saper fare qualcosa di buono e non ha bisogno della politica per fare carriera. Il suo progetto è volto esclusivamente al bene e all’interesse della città. Il momento è drammatico, la sfida è enorme. O riusciamo adesso a dare a Napoli una amministrazione efficiente o sarà sempre più difficile risolvere i problemi di questa città”.

 

Sulle divisioni all’interno del centrodestra questa l’opinione di Mara Carfagna: “E’ un peccato che il centrodestra si sia diviso, mi auguro che siano incidenti di percorso. Abbiamo il dovere di riprendere il dialogo, la metà campo del centrodestra va ricostruita e riorganizzata, abbiamo il dovere di farlo perché la maggioranza dei cittadini italiani non si riconosce nella demagogia di Grillo né nella propaganda di Matteo Renzi”.

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