venerdì 29 Marzo 2024,

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Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

La Sen. Simona Vicari, Sottosegretario del Ministero dello sviluppo economico, è intervenuta all’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), che si è tenuta quest’oggi presso l’Aula Magna dell’ateneo di Via Don Carlo Gnocchi 3 a Roma.
Sono di fondamentale importanza le interconnessioni che ci possono essere tra le università come la Niccolò Cusano e il mondo dell’industria che è legato ai brevetti, ai marchi, alla riqualificazione delle imprese, all’innovazione, al sostegno dell’innovazione per rafforzare la competitività e la concorrenza -ha affermato Vicari-. Tutto questo lo stiamo facendo anche noi come governo poggiando molto sulle imprese, che laddove riescono ad avere accordi anche di ricerca con il mondo universitario volano; laddove invece viene a mancare questo connubio evidentemente le aziende arrancano. Noi abbiamo fatto diversi bandi con alcune università pubbliche e private, dove abbiamo selezionato dei docenti affinchè facessero dei progetti insieme al mondo delle imprese per rafforzare la loro innovazione. Sosteniamo università come la Niccolò Cusano e le invitiamo a rafforzare la loro attività per rafforzare il nostro tessuto produttivo e la nascita di nuove realtà imprenditoriali. La forza dell’innovazione e della creatività Made in Italy è la forza che abbiamo nel mondo. Più concorrenza c’è anche per quanto riguarda il mondo universitario più sarà alta la qualità dei nostri studenti”.


A pochi giorni dall’inchiesta che ha smascherato 7.000 tonnellate di falso olio extravergine Made in Italy, arriva in parlamento un provvedimento che depenalizza la contraffazione della designazione d’origine. Le aziende che riportano in etichetta “segni, figure o illustrazioni in sostituzione della designazione dell’origine o che possono evocare un’origine geografica diversa da quella indicata…” se la possono cavare con una multa a 9.500 euro. Colomba Mongiello, deputata del PD e Vice presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla contraffazione, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano” condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), in merito a questo tema.
La legge salva olio approvata 2 anni fa è tuttora operativa ed è un’ottima legge –ha spiegato Mongiello. Ora scopriamo che le sanzioni penali muteranno in sanzioni amministrative. Lo ho scoperto per caso e con mia grande sorpresa perché è uno degli articoli più utilizzati dai magistrati. Se pensiamo che l’ultimo sequestro di Bari vale 10 milioni di euro, una multa di 9.500 euro non scoraggia certo i falsari. Inoltre se sei già stato sanzionato con l’ammenda non puoi subire un’altra sanzione penale. Nei prossimi giorni cercheremo di far capire che questo provvedimento è inopportuno e di convincere il Ministero a ritirarlo. Non bisogna vanificare l’ottimo lavoro del parlamento che le Procure stanno utilizzando”.
Noi siamo i primi importatori al mondo di olio d’oliva -ha affermato Mongello-. Ne abbiamo pochissimo di olio in Italia. Il problema è che dobbiamo scrivere ciò che imbottigliamo, se è olio italiano dobbiamo scriverlo, se è olio di altri paesi dobbiamo scriverlo. E’ un settore appetibile dall’agro pirateria. Non dobbiamo dimenticare che il nostro obiettivo è la tutela del Made in Italy altrimenti vanifichiamo il lavoro dei nostri produttori”.


FI, PALOZZI (FI): “APERTA LA STAGIONE DEI CONGRESSI IN PROVINCIA DI ROMA”
Il coordinamento FI Provincia di Roma, guidato da Adriano Palozzi, ha ufficialmente aperto sul territorio dell’Area Metropolitana di Roma la stagione dei congressi, che andrà avanti per tutto il mese di gennaio. Per Forza Italia, dunque, si apre una fase nuova, fortemente attesa da cittadini, simpatizzanti e quadri locali, al fine di restituire ai territori una classe dirigente, nominata democraticamente e pronta a soddisfare le esigenze dei cittadini dei Comuni della Provincia di Roma.
Si tratta di una straordinaria novità per il nostro partito – commenta il consigliere regionale e coordinatore FI Provincia di Roma, Adriano Palozzi -. L’iniziativa, da me fortemente voluta in completo accordo con il coordinatore regionale FI Claudio Fazzone, sta restituendo finalmente voce ai territori e ai quadri locali, che adesso potranno scegliere democraticamente i propri rappresentanti. I congressi, d’altronde, rappresentano una splendida fase di partecipazione, democrazia e trasparenza per un partito come Forza Italia che, oltre a rappresentare la vera e unica locomotiva del centrodestra, è pronta a rilanciarsi e a radicarsi con impegno e concretezza sul territorio metropolitano”.
La stagione congressuale – continua Palozzi – si è già aperta in numerosi comuni della provincia capitolina, sono quindi convinto che questo processo democratico, avviato con entusiasmo e serietà dagli iscritti del nostro partito, possa svilupparsi rapidamente in tutti gli altri comuni della provincia al fine di consegnare alla comunità locale una classe dirigente rinnovata, professionale e pronta a lavorare per le reali istanze dei cittadini”.


Nicola Morra, senatore del Movimento Cinque Stelle, è intervenuto su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Ormai non mi arrabbio più, verifico e constato. Ieri ad esempio mi ha colpito Mieli, su La7, che ha detto ‘Vorrei proprio non dar ragione a Di Maio’ ma sono costretto a farlo’. Evidentemente in Mieli c’è pregiudizio verso il Movimento Cinque Stelle, in una sorta di dimmi da quale parte ti trovi ed io ti do ragione o torto a prescindere. Una delle prime misure che prenderemo sarà quella di abolire il Finanziamento Pubblico alla Stampa. Sia a contribuzione diretta sia con interventi attraverso spazi pubblicitari acquistati dalle grandi società controllate dal pubblico, perché poi sono questi spazi che forniscono il foraggio a chi deve campare. Lasciatemi ricordare il caso dell’Unità, che dopo aver per decenni rappresentato l’emblema di un mondo che voleva distinguersi è diventato ora uno strumento del potere“.
Morra ha definito impropria e fuorviante la richiesta di Saviano di dimissioni nei confronti del Ministro Boschi:Io me la prendo con lei per le dichiarazioni che ha rilasciato in difesa del papà. Lei ha detto che il padre è una persona perbene. Fermo restando che le colpe dei padri non ricadono sui figli, bisogna ricordare che il papà della Boschi è stato condannato per omesse e inesatte segnalazioni agli organismi di vigilanza. Non si tratta proprio di cose leggerine. Ora valuteremo se dovessero emergere cose importanti in merito al conflitto d’interessi. Ma il politico oltre ad essere onesto deve anche apparire onesto. Tra l’immagine e la sostanza in questi casi deve esserci assoluta coincidenza. L’errore di Saviano sta nell’attaccare il ministro Boschi su qualcosa che riguardasse unicamente il papà e invece bisognava redarguirlo sulle dichiarazioni che ha rilasciato a difesa del padre“.


Stefano Esposito, senatore del Partito Democratico, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it), nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Diverse le tematiche affrontate da Esposito, che ha commentato la vicenda legata al Ministro Boschi: “Sulla base delle informazioni di cui disponiamo, fermo restando il diritto che ha l’opposizione di utilizzare la mozione di sfiducia, io non vedo e non capisco quale sia il conflitto di interessi. Il papà della Boschi ha fatto il vicepresidente della banca per otto mesi, i prodotti finanziari sono stati venduti ben prima del suo arrivo, non è il proprietario della banca, il Governo ha commissariato quella banca e il papà della Boschi è stato multato per 100.000 euro. Dove sta il conflitto d’interessi? O si dimostra che il Governo, di cui il ministro Boschi è parte, ha fatto un provvedimento per far guadagnare il padre della Boschi, oppure a me pare che il Governo abbia fatto una cosa ragionevole e sensata per evitare che la banca fallisse portandosi dietro i fidi delle imprese e i soldi dei correntisti“.
Esposito non capisce la levata di scudi di Roberto Saviano: “Deluso da lui? Non rimango mai deluso da nessuno perché non ho miti. Ho trovato la sua uscita molto strumentale, soprattutto quando ha paragonato l’eventuale conflitto d’interesse della Boschi con quello di Berlusconi. Anche mio figlio di otto anni ne comprenderebbe la differenza“.
A Esposito, però, non è piaciuta la lista dei giornali ‘nemici’ ostentata alla Leopolda:Io non ho partecipato alla Leopolda, non ci sono mai andato e non l’ho fatto neanche quest’anno. Forse la classifica fatta in quel modo non è stata un’idea brillantissima. In come è stato confezionato quel format sulle pagine di giornale c’è stato un errore“.
Un’ultima battuta dal senatore Dem sulla questione No Tav: “Il pm Maddalena dice una cosa che condivido, ha ragione quando fa capire che purtroppo in questo paese ci si occupa dei problemi quando ci scappa il morto. Siccome il morto non c’è scappato, si fa passare il messaggio che quelli erano quattro ragazzi che hanno fatto una goliardata. La loro non era una goliardata, poteva sfociare in una cosa tragica. Se mio figlio si trovasse nella situazione di essere andato a tirare dei razzi o delle bombe carta verso la gente che lavorava, rischiando di far male a qualcuno, al di là di quanto farebbe la magistratura, lo aspetterei alla fine della sua pena e gli darei un sacco di botte. I genitori di questi quattro, invece, hanno fatto campagne per dire che i loro figli sono vittime di complotto di Stato“.


Matteo Mantero (M5S), membro della Commissione Affari Sociali della Camera, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Genetica oggi”, condotta da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Riguardo il caso della Banca Etruria e la mozione di sfiducia del M5S contro il Ministro per le riforme Maria Elena Boschi. “La Boschi deve dimettersi –ha affermato Mantero-. E’ palese che il ministro sia in chiaro conflitto d’interessi visto che il padre è coinvolto nella questione Banca Etruria. Sarebbe corretto che la Boschi facesse un passo indietro o che Renzi gli chiedesse di dimettersi per evitare che gli atti del governo possano essere influenzati dalla sua presenza”.
Il M5S si è speso molto in merito al tema dei farmaci per l’Epatite C.Nella legge di stabilità è stato istituito un fondo per i farmaci innovativi contro l’Epatite C –ha spiegato Mantero-. Al momento il governo non ha ancora dato un euro alle regioni, che hanno dovuto anticipare i soldi per questi farmaci che sono molto cari. Noi abbiamo chiesto la trasparenza dei contratti, perché la segretezza dei contratti va a vantaggio dell’azienda produttrice”.

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