lunedì 06 Maggio 2024,

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Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

Fabrizio Ventre era una colonna portante per noi di Ponte di Nona. In passato, da giovane, ha sbagliato come tanti. Da quando è nata la sua bambina, però, aveva deciso di mettere la testa a posto. Di cambiare vita. Per questo mi chiese di scrivere una canzone per lei che raccontasse la sua storia. E io così ho fatto“.
A parlare con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, conduttori di ECG Regione, format di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it), è Alessio Trascetti in arte Trascio, giovane rapper molto noto nella borgata romana in cui lunedì sera si è consumato il duplice omicidio di Fabrizio Ventre e Mirko Scarozza.
Racconta il rapper:Qui a Ponte di Nona la situazione non è facile. La canzone’ Dedica Speciale’ mi chiese di scriverla lui, per la figlia. Doveva essere una cosa solo nostra, ma considerato quello che è successo ho deciso di farla ascoltare a tutti, per salutarlo a modo mio. Nel brano canto io ma è come se parlasse lui. Si parla di un ragazzo che da giovane ha fatto tanti sbagli, per tanti anni. Un ragazzo cresciuto nel degrado cresciuto in mezzo a problemi e a fallimenti, in una giungla che rischia di succhiarti la vita giorno dopo giorno ma che nonostante tutto non è caduto tutto, ha stretto tutto e ha provato ad andare avanti e cambiare dopo la nascita della figlia. L’avrebbe voluta proteggere da ogni cosa“.
Ancora Trascio, amico di Fabrizio Ventre: “Era una persona solare, allegra, che riusciva a strapparti un sorriso anche se nella tua giornata era andato tutto male. Una grande persona che non si meritava di fare la fine che ha fatto. La canzone mi aveva chiesto di farla per la figlia. Mi ha chiesto di scrivere una cosa che rappresentasse lui. Nella prima parte si parla dei danni e degli errori che facciamo tutto, ma poi quando è nata la figlia ha deciso di cambiare, anche se in questa zona non è facile cambiare vita, perché qui o fai questo o non fai altro…“.
La vita in borgata è difficile:Noi siamo ragazzi, qui non c’è niente. Se vogliamo uscire, prendere un gelato, fare qualsiasi cosa, per noi è impossibile. Qui la vita è complicata, però siamo tutti molto uniti. Se succede una cosa lo sappiamo tutto, ci conosciamo tutti. Fabrizio qui lo conoscevano tutti, sapevamo che persona era, gli volevamo bene, un bene immenso. Lui era un pezzo portante della nostra zona. C’è rabbia e volontà di capire che cosa è successo“.


Fabrizio Ghera, capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune di Roma, è intervenuto è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano” condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), in merito all’allarme lanciato dall’Oms sul consumo delle carni rosse.
Marino ha avuto il grande merito di aver distrutto il Pd a Roma –ha affermato Ghera-. Ha dimezzato i voti dei romani al Pd. Noi presentiamo la nostra mozione di fiducia nei confronti di Marino, ma siamo pronti a firmare anche quelle di altri gruppi. Siamo anche pronti a dimetterci per sfiduciarlo. Noi speriamo che Marino non ritiri le dimissioni e vada a casa, perché è stato un sindaco incapace che ha ridotto la città in uno stato di degrado. Anche a livello nazionale Renzi ci ha messo del suo per abbandonare la capitale a questa situazione”.
Cantone dice che Milano è la capitale morale d’Italia? Dice cretinate, a Milano hanno rubato più di quanto abbiano fatto a Roma –ha dichiarato Ghera-. Il problema però non è Cantone, ma è Marino che non interviene per difendere la città. E non lo ha fatto non solo in questo caso, non l’ha mai fatto perché non è romano e non gli importa niente di Roma”.


Dario Cecchini, macellaio e titolare di uno storico negozio di carni a Firenze, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano” condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), in merito all’allarme lanciato dall’Oms sul consumo delle carni rosse.
Quando ci sono allarmi di questo tipo sulla carne la gente si rivolge alla qualità –ha affermato Cecchini-. Gli artigiani italiani sono sempre stati le sentinelle della qualità in tutti i campi. Non a caso nel Rinascimento c’erano le botteghe delle arti e dei mestieri, dove si formavano gli artisti. L’industria ha un suo compito, ma l’artigiano è completamente differente. Il prodotto non nasce da sé, è l’umano l’artefice di un buon prodotto. Io la carne rossa la mangio tutti i giorni e provo un grande godimento. Già la vita di per sé è una condanna a morte, quindi teniamoci il godimento della vita. E’ chiaro che come in tutte le cose ci vuole buon senso e qualità. La cosa riguarda poco l’Italia, a parte qualche prodotto industriale scadente, sicuramente non riguarda gli artigiani. Tutti i momenti di crisi sono anche momenti di opportunità, come dicevano i greci”.


Pascale, Presidente di Slow Food Italia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano” condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Non metterei in discussione i dati dell’Oms, perché altrimenti bisognerebbe mettere in discussione anche i dati sui rischi per chi fuma –ha affermato Pascale-. Non è certo quella la risposta che le aziende devono dare per evitare cali di produzione. L’impatto economico potrebbe essere molto pesante, perché quella della carne è una tra le filiere più importanti. All’interno di questa filiera esistono modi diversi di produrre la carne. Sosteniamo che sia necessario negli allevamenti considerare delle tecniche sostenibili, gli animali non vanno considerati come macchine per la produzione della carne. Auspichiamo che questa allerta possa alzare gli standard qualitativi della carne, dando più spazio agli allevamenti meno intensivi che curano la qualità dell’allevamento ma anche il rispetto dell’ambiente. L’Italia da questo punto di vista è un paese virtuoso, ha un sistema di regole molto virtuoso. E’ confortante la tendenza che va a migliorare, abbiamo una maggiore attenzione alla qualità. Dopo il rapporto dell’Oms, un contraccolpo temporaneo alla vendita della carne probabilmente ci sarà, ma se fossi un operatore del settore della filiera carne mi attrezzerei per rispondere a questa maggiore richiesta di qualità. Non può essere il prezzo l’unico elemento su cui i consumatori faranno le loro scelte in futuro. La soluzione è mangiare meno carne e mangiarla buona”.


CITTA’ METROPOLITANA, PALOZZI (FI): “ALLO SBANDO GRAZIE AL DUO MARINO-ZINGARETTI”
Ho partecipato con molto piacere alla tavola rotonda, promossa dal consigliere FI della Città Metropolitana, Andrea Volpi, dal titolo “La città metropolitana un anno dopo”. Una iniziativa molto interessante, partecipata e utile ad analizzare insieme le infauste conseguenze, generate dalla legge Delrio. Si guardi, ad esempio, la Città Metropolitana di Roma Capitale: un ente mortificato “grazie” all’inadeguatezza amministrativa del Pd e del sindaco Marino. Tante le questioni irrisolte e i lavori del Consiglio metropolitano ridotti al minimo, con un Partito Democratico più impegnato ad affrontare le beghe interne piuttosto che a operare per il bene di realtà territoriali e comunità locali, che in questo delicato contesto istituzionale, avrebbero più che mai bisogno di risposte concrete e tangibili. Zingaretti, dal canto suo, come sempre si è nascosto e ha portato in commissione la discussione sulla Riforma Delrio in fortissimo ritardo. Così, purtroppo, non si va da nessuna parte”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.

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