sabato 27 Luglio 2024,

Politica

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Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti
NAPOLI, IL SINDACO DE MAGISTRIS A TUTTO CAMPO SU RADIO CUSANO CAMPUS: ECCO DOVE SBAGLIA ROBERTO SAVIANO. PROSTITUZIONE? LAVORIAMO ALLO ZONING. DROGHE LEGGERE? DA LEGALIZZARE
Il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha rilasciato una lunga intervista a Radio Cusano Campus,l’emittente dell’Università Niccolò Cusano, nel corso del programma ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Diverse le tematiche affrontate da Luigi De Magistris, che è partito con un bilancio personale sul suo operato da Sindaco: “Credo di aver contribuito a ridare dignità e orgoglio a questa città e ai napoletani. Quando sono diventato Sindaco Napoli era associata all’immondizia, nessuno voleva venire in questa città umiliata dall’emergenza rifiuti. Oggi invece c’è più consapevolezza, più partecipazione. Sicuramente molte tra le cose che avrei voluto fare non mi sono riuscite, alcune per colpe mie, altre per l’eredità che ho trovato. Vorrei ricordare a tutti che quando sono diventato Sindaco ho trovato una Napoli praticamente fallita”.
Sulla questione legata al porto denuclearizzato: “Secondo me non è stata colta nella sua importanza come iniziativa. Tra qualche giorno inizia la più grande esercitazione di guerra della Nato dalla caduta del muro di Berlino ad oggi, una esercitazione che vedrà coinvolti 28 paesi e che ci preoccupa. Noi consideriamo il bombardamento dove operava l’ospedale di Medici Senza Frontiere un crimine di guerra, non un effetto nucleare. Ci hanno parlato per troppo tempo di guerre giuste che invece erano guerre illegali. Guerre che hanno prodotto la destabilizzazione complessiva del mondo, l’Isis che sta distruggendo in Siria la storia dell’umanità e quindi ha certificato il fallimento dell’occidente. Noi siamo stanchi del filo spinato, bisogna attivare pratiche opposte, anche con atti formali. Per questo abbiamo stabilito che i sommergibili e le navi a propulsione nucleare e con a bordo armamenti atomici non sono graditi nel golfo di Napoli. Lavoriamo per ponti di pace, vogliamo dare un segnale in controtendenza rispetto alle politiche imperialiste”.
Sulle parole pronunciate qualche tempo fa da Rosi Bindi: “Mi diedero molto fastidio, per fortuna Mattarella qualche giorno fa ha posto fine a questa vicenda rispondendo che Napoli ha nel DNA la cultura, la bellezza e il coraggio, non la camorra, come affermò la Bindi. Quello che disse la Bindi, che la camorra è elemento costitutivo di Napoli e dei napoletani, è come dire che la camorra è imbattibile, e questo è molto pericoloso. Le mafie sono ancora molto forti, ma hanno avuto un inizio e un giorno avranno anche una fine. Evidentemente non c’è la volontà politica di contrastarle fino in fondo”.
De Magistris sulla governabilità delle grandi città come Napoli o Roma: “Sono macchine enormi, fare il sindaco di alcune città è complicatissimo. Il Sindaco di New York mi disse che fare il Sindaco di Napoli è più complicato che fare il Sindaco di New York. Io sono senza soldi, qui c’è una differenza tra noi e Roma. Rispetto alla Capitale abbiamo avuto molti tagli e non abbiamo il Giubileo. Non c’è dubbio, poi, che nel nostro paese la burocrazia è molto forte e determina una ritrosia al cambiamento. Io credo che però il sindaco possa fare molto, io sono stato spesso per strada, ho avuto con i miei concittadini un rapporto quasi fisico. Questo è molto duro, ma alla fine paga”.
De Magistris sull’eventualità dell’invio dell’esercito a Napoli: “A noi serve ordinarietà. Basta tagli agli enti locali, basterebbe dare fondi alle forze dell’ordine ordinarie, non tagliare al sociale e alla cultura come fa questo governo. I militari possono essere utili se vengono impiegati per la tutela di obiettivi sensibili ma sono assolutamente contrario alla militarizzazione dei territori che non ha nessuna efficacia nel contrasto al crimine organizzato, che invece si combatte con le forze dell’ordine ordinarie e con attività sociali e culturali, accompagnate dalla scuola, dai libri, dalla conoscenza. Le strade, i vicoli, le piazze, devono essere riempite di cultura, di musica, di iniziative. A quel punto la criminalità può fare un passo indietro”.
De Magistris su Gomorra non lesina qualche critica a Saviano: ” Qualsiasi opera d’arte, romanzo, film o spettacolo non deve mai essere oggetto di censura. Quando si parla di camorra e di criminalità organizzata si fa sempre bene. Penso però che come ogni opera anche d’arte c’è il diritto al dissenso o a una diversa interpretazione. Di Saviano non condivido una lettura che lui fa da lontano, mentre Napoli va vissuta quotidianamente, offrendo una letteratura unilaterale. Non è vero che non cambia mai niente. Saviano dovrebbe anche dare speranza e raccontare le alternative. Dire, ad esempio, che alcune piazze di spaccio sono diventate piazze della legalità, che sono nati centri sociali al posto di luoghi abbandonati, insomma la camorra non ha fatto passi in avanti, anzi. Non fotografare questo, non raccontare la rinascita culturale di una città, è sbagliato. Bisogna dare una visione a 360 gradi di quello che accade. Se noi raccontiamo che la camorra è il DNA di Napoli, un ragazzino può credere di non avere scelta. Se racconti, come Saviano, che i bambini sono la paranza criminale a Napoli, racconti una realtà senza speranza. Invece in questa città c’è anche dell’altro e andrebbe raccontato”.
Sulla regolamentazione della prostituzione: “Stiamo lavorando molto nella direzione dello zoning creando delle aree ovviamente in luoghi non vicini alla vita pulsante della città in cui attraverso mediatori sociali e polizia locale si cerca da una parte di sottrarre le donne alla schiavitù, dall’altra di creare aree cuscinetto in cui fare mediazione. Io sono favorevole al dibattito, su questo sono molto laico. A Napoli ci stiamo orientando su questa scelta, e qualche risultato lo stiamo ottenendo. Non bisogna dimenticare che se c’è un’offerta evidentemente esiste anche una domanda”.
Sulla regolamentazione delle droghe leggere: “Sono da sempre favorevole a disegni di legge in tal senso. Lo ero da magistrato, lo sono ora da sindaco. Questo processo sottrarrebbe tantissimo alla criminalità organizzata”.
Sulla possibilità di ricandidarsi: “Sono stati quattro anni durissimi ma penso di ricandidarmi, lo farò come feci quattro anni fa, in modo autonomo, cercando di parlare al mio popolo, provando a convincerlo a continuare a viaggiare sulla strada del riscatto”.

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“Meloni dice che ha un’idea di destra diversa dalla mia, ma quando la proposi come ministro non era ancora stata folgorata sulla via di Damasco…”. Lo ha detto Gianfranco Fini ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

“Le cose che più mi hanno dato fastidio nell’assemblea della Fondazione An sono le bugie –ha affermato Fini-. C’è chi ha sostenuto che la mozione dei 40enni fosse finalizzata ad impossessarsi della cassa. Nessuno ha mai mirato alla cassa della Fondazione. Si sono confrontate due diverse visioni di quella che la destra dovrebbe essere oggi. C’è chi ritiene che debba essere rappresentata dalla Meloni e da Fratelli d’Italia, che ha una politica simile a quella Lega. E poi c’è chi ritiene che sia rappresentata da Berlusconi e da Forza Italia. Io non mi schiero da nessuna delle due parti. Se la destra non torna ad essere innanzitutto capace di avere un pensiero originale rischia di essere una fotocopia sbiadita del pensiero altrui. Tutti contro di me? Qualcuno tra i cosiddetti ex colonnelli è ossessionato da me. Non voglio scomodare la psicanalisi. Quello è più un problema loro che mio. Dobbiamo ridefinire cosa si intende per politica di destra oggi. Bisogna concentrarsi sui contenuti della politica. Quando la Meloni dice che l’idea di destra che ha lei non è quella di Fini, dice una cosa che condivido. Anche se quando fu proposta da me come ministro del Governo Berlusconi, ancora non era stata folgorata sulla via di Damasco”. evidentemente”.

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Discoteche? Minorenni se ne stiano a casa in attesa di diventare maggiorenni. Con la mia proposta di legge voglio allungare la vita ai giovani e combattere il business della morte”. Lo ha detto il senatore Carlo Giovanardi (Ncd) ai microfoni della trasmissione “Legge o giustizia”, condotta da Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Giovanardi ha presentato un disegno di legge che vieta ai minori di 18 anni di entrare in locali che chiudono dopo la mezzanotte. “I minorenni –ha affermato Giovanardi- non sono in grado di autodeterminarsi, per questo vanno tutelati vietando loro l’ingresso in certi locali. Con la mia proposta di legge voglio vietare l’ingresso dei minorenni, perché una volta entrati è impossibile andare a controllare se i gestori del locali gli servono superalcolici. Quando uno è minorenne non è un dramma se da mezzanotte in avanti, invece di stare nelle discoteche o nei locali in cui girano alcool e droga, se ne stia a casa in attesa di diventare maggiorenne. I tragici episodi di questa estate hanno creato molto clamore, ma fatti del genere si verificano sempre. Vogliamo che un adolescente non ci rimetta la vita prima di arrivare all’età in cui può maturare le sue scelte. Mi sembra drammatico che ragazzi così giovani muoiano prima di essere in grado di autogestirsi. Dietro tutto questo c’è un business, c’è chi specula sulla possibilità di fare soldi anche su situazioni di questo tipo. Con la mia proposta di legge voglio vietare l’ingresso dei minorenni, perché una volta entrati è impossibile andare a controllare se i gestori del locali gli servono superalcolici”.


 REGIONE, BALDI (LZ): LUNEDÌ EVENTO CAMPAGNA “IOAMOLAVITA”
Lunedì 12 Ottobre alle 10, presso la Sala Tevere
della Regione Lazio si terrà un nuovo evento della campagna “IoAmoLaVita:
alcol e droga non ti giocare il cervello”, promossa da Michele Baldi,
Capogruppo della Lista Civica Nicola Zingaretti al Consiglio Regionale del
Lazio, in collaborazione con la Fondazione Atena Onlus presieduta dal
neurochirurgo Prof. Giulio Maira. All’incontro parteciperà una
rappresentanza di Presidi degli istituti scolastici del Lazio per ricevere il
DVD contenente la registrazione dell’intero evento di presentazione della
campagna, tenutosi il 22 Maggio 2015, comprensivo dell’intervento del Prof.
Giulio Maira, neuroscenziato di fama mondiale, sugli effetti derivanti
dall’abuso di alcool e droghe a livello cerebrale in età minorile.
Contestualmente si procederà alla spedizione del DVD a tutte le scuole del
territorio regionale al fine di raggiungere quanti più giovani possibile.
“La diffusione di questo DVD è importante per continuare a far conoscere
gli autorevoli contributi di chi ha partecipato alla grande manifestazione di
Maggio. Speriamo che serva anche a rendere consapevoli tanti giovani che con
alcol e droga non si scherza. L’informazione nell’età giusta può
salvare molte vite, per questo spediremo il DVD a tutte le scuole del
Lazio” dichiara Baldi.
“Oggi, con la disponibilità di esami molto sofisticati, possiamo vedere i
danni che droga e abuso di alcol producono al cervello. E’ nostro dovere far
sí che i ragazzi siano consapevoli di cosa possono rischiare” dichiara il
Prof. Giulio Maira.
La campagna “IoAmoLaVita” ha il patrocinio della Regione Lazio e il
comico Maurizio Battista come testimonial ed è stata realizzata senza alcun
costo per l’amministrazione regionale.
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DESTRA, STORACE: “MELONI FACCIA PRESTO PER FAR RINASCERE
SPERANZA”

“Lo scontro andato in scena domenica
all’assemblea della Federazione di AN ha fatto emergere un partito di
destra “assaltato” da una alleanza variegata anche con chi di destra non
è più, visto che milita anche in partiti che sostengono il governo Renzi.
Potrebbe avvantaggiarsene chi è definito di destra dagli avversari, la Lega
di Salvini”. Lo scrive in una nota Francesco Storace, segretario nazionale
de La Destra e vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio.
“La Meloni ha la necessità di scansare tre ostacoli: i rancori di chi ha
perso, il rischio arroganza di chi ha vinto e lo scetticismo che sarà
inoculato dai media alla pubblica opinione. Per questo – aggiunge Storace
– Giorgia deve sparigliare le carte e agire nella società. Ci sono diverse
sigle nate negli anni, alcune utili altre no, per tornare a combattere da
destra. Ma basta con la politica in Fondazione. Lanci col suo movimento una
grande battaglia sociale nel Paese, affermi la vocazione sovranista della
destra italiana, contrasti il relativismo culturale che impera. Affermi –
prosegue Storace su Il Giornale d’Italia – il dovere dell’etica in
politica. Attorno a questi capisaldi si può giocare anche la partita delle
alleanze. Da domenica può nascere una speranza o si può sprofondare nella
delusione. Ma quel che si deve fare va deciso in poche ore. Gli stessi
novanta giorni che Fratelli d’Italia si è dato per il suo congresso
straordinario rischiano di essere un’eternità e – conclude Storace – a
leggere certe note in rete, sembrano preludere ad una nuova conta. A che
servirebbe? Aggregare e non dividere, idee e non apparati, intelligenze e non
cortigiani: scegliere la strada, con chiarezza. Ma presto”.

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LADISPOLI, ARACRI (FI): INACCETTABILE DECISIONE SU LINGUA ROMENA A
SCUOLA

“Un insegnante pagato da Bucarest per insegnare il
romeno a scolari italiani nella scuola “Melone” di Ladispoli? Non è una
notizia normale nè edificante, anzi decisamente inaccettabile. Che
l’apprendimento delle lingue sia utile per il futuro dei nostri ragazzi,
non ci corre dubbio, ma che fra le lingue ci possa essere anche il romeno non
ci pare assolutamente. E’ quindi fuori luogo l’affermazione del direttore
scolastico di Ladispoli che invita a cambiare scuola a coloro che non
condividono la sua decisione. Piuttosto se si vuole favorire l’integrazione
dei ragazzi romeni di Ladispoli, Bucarest paghi per loro corsi di italiano”.
Lo dichiara in una nota il senatore di Forza Italia Francesco Aracri.

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REGIONE, BLASI (M5S): CAMBIA CDA TALETE PER NON CAMBIARE NULLA

“Il rinnovo del Cda di Talete cambia i nomi per
non cambiare nulla. Il PD preferisce occupare le poltrone con i suggerimenti
di Panunzi e Refrigeri invece di procedere ad una selezione attraverso un
bando pubblico per garantire quella imparzialità, indipendenza e libertà di
azione necessaria per salvare un’azienda in fallimento. Che fine farà il
lavoro fatto dal precedente Cda che aveva scoperto 4 milioni di euro di
passivo nel bilancio, debiti contratti dalla politica che non devono ricadere
sulle spalle dei cittadini attraverso un aumento della bolletta. Auspico un
intervento rapido della regione per l’applicazione della legge 5/2015
sull’acqua che aiuti a superare le troppe criticità del servizio idrico
nella provincia di Viterbo ed attendo risposte dal PD, che ha in mano la
Talete, su come intende risolvere i tanti problemi che da decenni stanno
affossando la società idrica viterbese”. Così in una nota Silvia Blasi,
consigliere regionale M5S.

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