venerdì 17 Maggio 2024,

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Roma&Lazio. La politica e opinioni

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica e opinioni

AEROPORTO CIAMPINO, PALOZZI (FI): “DA CIVITA RISPOSTA INSUFFICIENTE ALLA MIA INTERROGAZIONE”
Reputo insufficiente la recente risposta dell’assessorato alla Mobilità, guidato da Michele Civita, alla mia interrogazione sull’inquinamento ambientale e la riduzione dei voli all’aeroporto di Ciampino. Sono anni che cittadini e istituzioni spingono sull’acceleratore affinché sia riportato entro i limiti di legge il traffico aereo sullo scalo, il cui impatto acustico è nocivo per le popolazioni limitrofe di Ciampino, Marino e VII Municipio. Realtà certificata da molteplici indagini epidemiologiche e ben nota all’amministrazione regionale, che ha già sottolineato l’esigenza di un depotenziamento dell’aeroporto. Un annuncio a cui, purtroppo, non sono mai seguiti fatti concreti. Se è vero che la materia aeroportuale è concorrente Stato-Regioni, l’atteggiamento di Civita e Refrigeri verso Adr è stato sinora troppo leggero, quasi silente. Al contrario dei Consigli comunali di Roma, Marino e Ciampino che hanno bocciato il piano antirumore di Adr. Che fine ha fatto, poi, il promesso tavolo tecnico, la cui attivazione è ad uno stato interlocutorio? L’impressione è che bisognerà ancora attendere. Rispondendo alla mia interrogazione, infatti, la Regione giudica opportuno aspettare la presentazione del Piano nazionale aeroporti del Ministero dei Trasporti e solo allora, spiegano gli uffici di Civita, sarà possibile attivare ipotesi di azione volte alla riduzione dei voli sull’aeroporto di Ciampino. Governo e Regione facciano presto”. Così il consigliere regionale FI e vicepresidente commissione Trasporti, Adriano Palozzi.

IMMIGRAZIONE/ ARACRI (FI): ROMA CITTA’ FAR WEST, ANCHE ALFANO E MARINO COLPITI DA ANNUNCITE?
Mentre a Roma si respira aria da far west e i cittadini si sentono legittimati a farsi giustizia da soli, il Sindaco Marino, anziché predisporre un concreto piano di sicurezza capillare per la Capitale, ha la brillante idea di affidare i rifugiati alle famiglie in cambio di 30 euro al giorno. Nonostante Roma, rispetto ad altri comuni italiani, abbia deciso di ospitare più profughi rispetto a quelli previsti dalla normativa nazionale, il primo cittadino ieri ha deciso di lanciare il suo annuncio buonista e suggestivo, senza fornire ulteriori dettagli in merito. Alle famiglie romane verranno dati 900 euro al mese per garantire ai profughi vitto, alloggio e spesucce? In questo modo ogni famiglia darà al suo ospite una “paghetta” quotidiana per acquistare sigarette, ricariche telefoniche, abiti e chi più ne ha più ne metta? Il ministro Alfano, dal suo canto, continua a prendere in giro gli italiani annunciando l’operazione Frontex Plus, che in realtà esiste solo sulla carta, per continuare a destinare fondi a Mare Nostrum, senza rendersi conto che sta gravando e affamando sempre più Comuni italiani, ormai in ginocchio. Cosa succede, anche Marino e Alfano sono stati colpiti da annuncite come il premier Renzi?”. Così dichiara in una nota Francesco Aracri, senatore di Forza Italia.


Se davvero vogliamo tutelarci dall’utilizzo smodato dei conservanti su frutta e verdura, soprattutto su prodotti di importazione allora debbono essere le Asl con i loro ispettori a fare controlli a campione sulla merce”. Lo dichiara il presidente di Assotutela Michel Emi Maritato alla luce delle notizie uscite sull’utilizzo di etossichina.
I ministeri della Salute e dell’Ambiente, sulla base di un’ampia e documentata istruttoria e tenendo conto in particolare delle determinazioni formulate dall’Istituto Superiore di Sanità, hanno escluso di poter consentire il ricorso all’uso eccezionale della molecola etossichina, già utilizzata per consentire la conservazione per lungo periodo della frutta, e questo – prosegue Maritato – è sicuramente abbastanza. Però è anche importante informare la cittadinanza sulle rilevanti criticità relative al valore degli attuali residui rispetto al rischio per la salute dei consumatori. Tuttavia va considerato che la frutta e la verdura che viene dall’estero, non solo dal circuito produttivo europeo e dall’area mediterranea, ma anche da fuori, va controllata puntualmente. Oltre al fatto che va fatto anche una campagna di stimolo per il consumo di prodotti nazionali e di stagione.
Anche per questo – conclude Maritato – chiamiamo in ballo i ministeri competenti che si stanno dimostrando attenti a questi temi sempre per la salvaguardia di salute e della sicurezza alimentare a tutto campo”.

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