lunedì 29 Aprile 2024,

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Roma. AssoTutela a tutto tondo

scritto da Redazione
Roma. AssoTutela a tutto tondo

AssoTutela. Ambulatori nei week end: esultanza della Regione per 22 pazienti
DIFFUSI I DATI REGIONALI: DAL 6 DICEMBRE 3440 PAZIENTI HANNO FREQUENTATO I 12 PRESIDI
Se la matematica non è un’opinione e se i dati forniti dall’ufficio stampa della Regione Lazio si riferiscono all’intero mese di dicembre, si può tranquillamente affermare che si è fatto tanto rumore per nulla”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “L’esultanza di Zingaretti per i 3440 utenti degli ambulatori di medicina generale a ‘orario prolungato’ ci sembra assolutamente fuori luogo. Secondo i nostri calcoli, i visitatori ripartiti su 12 presidi (il 13esimo è stato aperto oggi a Portuense) per 11 giorni, tanti sono i festivi e i prefestivi del mese scorso, ammonterebbero all’impressionante cifra media di 22 pazienti al giorno! Roba da far sobbalzare la Corte dei conti per danno erariale alla sanità pubblica, per aver distolto risorse dagli ospedali e dagli altri servizi, affidandole a una bizzarra creazione pseudo assistenziale che non risolve gli atavici problemi del Lazio. Vorremmo sapere inoltre – aggiunge Maritato – se corrisponde a realtà la media dei codici bianchi che arrivano in pronto soccorso, che risulta piuttosto bassa e se è vero l’aumento delle morti di pazienti in attesa in barella negli affollati ‘depositi’ che gli ospedali, arrivati al limite della disperazione, attivano in condizioni di emergenza. Non sarebbe il caso di tornare alle vecchie astanterie?”, si chiede il presidente Maritato.


Assotutela: Barbara D’Urso vergognosa
Il presidente di Assotutela Michel Emi Maritato ha levato una petizione nei confronti di Barbara D’Urso per sospendere il programma da lei condotto.
Vergognoso il trash condotto dalla showgirl – commenta il presidente Maritato – in più occasioni commenta notizie personali per far piangere gli ospiti in diretta ed aumentare gli ascolti. Come in più casi analizzati la conduttrice ha manipolato evidentemente l’informazione come poi gli stessi intervistati ci hanno testimoniato. Non si può creare depressione e manipolare la popolazione con la tv del dolore“. “Presenteremo una petizione a Mediaset per sospendere la trasmissione, dal nostro punto di vista fondata sul dolore per ottenere solo consenso televisivo” conclude il leader di AssoTutela Maritato.


AssoTutela: Il successo sull’emodinamica del Sant’Andrea
Dopo l’intervento stampa da parte della nostra associazione ed i sospetti paventati dal Presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato sulla volontà di boicottare il reparto di emodinamica del sant’Andrea per non fargli raggiungere i casi di angioplastica primaria, notiamo ora con piacere e soddisfazione che dai giorni seguenti, come per incanto, sono incrementati presso la specialità del nosocomio romano i casi di infarto“. Lo dichiara in una nota il Leader di AssoTutela Maritato.
Tutto questo sta a testimoniare che quanto pensavamo ed abbiamo detto, rappresenta una prova in più da presentare presso la Procura della Repubblica di Roma – continua il Presidente Maritato – ed è importante che si faccia chiarezza su quali interessi privati, personalità esterne o ex figure del nosocomio, abbiano nei confronti del trasporto di infartuati, non nel policlinico universitario Sant’Andrea ma nelle strutture limitrofe“.
Tutti ciò è inammissibile e non possiamo renderci complici con il silenzio dei nostri sospetti di uno scempio simile . Speriamo – conclude Maritato – di non dover ricorrere più a organi di tutela o polizia giudiziarie per salvaguardare gli interessi pubblici o ad una eventuale occupazione del reparto stesso“.


AssoTutela: L’Inail – servizio superAbile (call center 800-810-810) finisce in procura per interruzione di pubblico servizio
Siamo tempestati di telefonate da parte di disabili che stanno cercando da giorni di contattare il servizio superAbile Inail invano“. Lo dichiara in una nota il Presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato.
Siamo veramente preoccupati per tale tale situazione e ci chiediamo come mai un contact center così utile alla società disabile che si occupa di tematiche relative alla disabilità, offrendo un servizio gratuito di consulenza telefonica, venga interrotto in maniera selvaggia dall’Inail facendo ravvisare da codesta gli estremi per l’interruzione di pubblico servizio“.
Presenteremo nelle prossime ore alla procura della Repubblica di Roma un esposto contestando il reato di cui sopra. E’ vergognoso – prosegue e conclude il presidente Maritato – che un servizio di tale importanza venga interrotto all’improvviso, lasciando migliaia di disabili di Roma e del Lazio allo sbaraglio senza alcun avvertimento sul sito stesso dell’Inail“.


AssoTutela: L’Inail finisce in procura per interruzione di pubblico servizio
Siamo tempestati di telefonate da parte di disaboli che stanno cercando da giorni di contattare il servizio superAbile Inail invano“. Lo dichiara in una nota il Presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato.
Siamo veramente preoccupati per tale tale situazione e ci chiediamo come mai un contact center così utile alla società disabile che si occupa di tematiche relative alla disabilità, offrendo un servizio gratuito di consulenza telefonica, venga interrotto in maniera selvaggia dall’Inail facendo ravvisare da codesta gli estremi per l’interruzione di pubblico servizio“.
Presenteremo nelle prossime ore alla procura della Repubblica di Roma un esposto contestando il reato di cui sopra. E’ vergognoso – prosegue e conclude il presidente Maritato – che un servizio di tale importanza venga interrotto all’improvviso, lasciando migliaia di disabili di Roma e del Lazio allo sbaraglio senza alcun avvertimento sul sito stesso dell’Inail“.


AssoTutela: Topi al San Camillo, ci risiamo
Questa mattina presso l’ospedale San Camillo sotto gli occhi di pazienti in attesa e personale ospedaliero, si sono manifestati di nuovo dei topi che passeggiavano indisturbati davanti al piazzale del pronto soccorso, dileguatesi poi alla vista dei passanti. Siamo di nuovo davanti allo scempio più totale oltre alle liste di attesa per i soccorsi che durano da ore, 270 barellati in corsia, ci mancavano i topi“. Lo dichiara in una nota il Presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato.
Avevamo avvertito il direttore generale negli scorsi mesi al presentarsi della stessa problematica, ma a quanto pare non ha effettuato nessun intervento di sanificazione. A questo punto l’associazone AssoTutela denuncerà alla Procura della Repubblica di Roma la direzione sanitaria e quella generale per negazione del diritto alla salute e per non garantire la salute pubblica con il rischio di leptospirosi“. Chiosano in una nota il presidente Maritato ed il coordinatore nazionale Carlo Valguarnera.


Zingaretti: dal taglio dei nastri a quello dei posti letto
VECCHIE RICETTE, CHIESTO IL 50% DEI POSTI AGLI ACCREDITATI CON GLI OSPEDALI PUBBLICI VUOTI
Se non fosse tanto drammatica, la situazione della sanità del Lazio potrebbe perfino sembrare comica. La ridondante riunione dei direttori generali, svoltasi ieri in via Cristoforo Colombo, è la classica montagna che ha partorito il topolino.Per l’emergenza in pronto soccorso si chiede, ancora una volta, di mettere a disposizione il 50% dei posti letto del privato accreditato: la Caporetto della sanità pubblica”. Lo sostiene il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “Siamo la maglia nera dell’Europa come numero di posti letto su mille abitanti, ampiamente sotto la media UE per quanto attiene alle risorse economiche destinate alla sanità. Anche le risorse umane continuano implacabilmente a calare, pena il diritto alla salute e alla sicurezza e non c’è nessun politico, nessun governante in grado di opporsi a tali diktat. Che ci sia un disegno preordinato, alimentato da un’irresistibile voglia di Thatcherismo?”, si chiede il presidente. Di fatto, dalla pomposa riunione con i vertici delle aziende romane – e non si capisce perché si ignori la provincia altrettanto massacrata – dopo la sfilza di ridondanti verbi inseriti in un improbabile comunicato (potenziare, resettare, accelerare, alleggerire, reperire, salvaguardare), la sostanza resta questa: servirsi del privato accreditato e accorciare le degenze il più possibile. Ovvero: buttare fuori dai pochi posti letto rimasti i cittadini ancora bisognosi di cure”, conclude amaramente il presidente.


San Camillo: Non ci sono anestesisti si chiude la sala
REPORTAGE FOTOGRAFICO DEL NOSTRO SOPRALLUOGO DEL 10 GENNAIO. CAOS A NEUROCHIRURGIA
La sanità del Lazio non finisce mai di sorprenderci e non certo in positivo. In un sopralluogo al San Camillo, la mattina di sabato 10 gennaio, abbiamo notato diverse anomalie, di cui si potrà avere contezza visitando il nostro sito www.assotutela.net, ma l’allarme principale vogliamo lanciarlo per un problema di estrema urgenza che si trascina da anni: la carenza di medici anestesisti/rianimatori“. Lo dichiara Michel Emi Maritato, presidente dell associazione che da anni si batte per i diritti dei cittadini.
Da anni scarseggiano queste figure professionali nel nosocomio sulla Gianicolense ma nessuno ha mai preso in seria considerazione il problema sebbene gli anestesisti/rianimatori siano fondamentali per gli interventi chirurgici. Non ci si venga quindi a dire che è colpa del piano di rientro, del blocco delle assunzioni, delle dottoresse assenti per maternità. Le uniche responsabilità sono delle direzioni aziendali che si sono succedute negli anni e dell’attuale dirigenza che sembra non accorgersi dell’emergenza e non sollecita, come fanno tutti gli altri manager, la Regione Lazio a prendere provvedimenti urgenti. Ci meraviglia il fatto che i direttori inadempienti, e parliamo degli ultimi 10 anni, siano rimasti al vertice dell’azienda pur non avendo rispettato uno degli obiettivi primari della sanità: la tutela del diritto alla salute. Ė inconcepibile che pazienti con delicate patologie, siano costretti ad uno, due, tre, fino a cinque rinvii dei loro interventi. AssoTutela verificherà – chiosa il presidente – se non ricorrano gli estremi della interruzione di pubblico servizio“.


San Camillo ospedale discarica
Come testimoniano le fotografie scattate personalmente dal presidente Maritato, dell’Associazione Assotutela e dal coordinatore nazionale carlo Valguarnera, possiamo dichiarare liberamente che il San Camillo è ormai un’ospedale discarica. Pannoloni, guanti in lattice utilizzati, preservativi e resti di materiale organico e addirittura feci, abbandonati tra i reparti, androni e spazi verdi“. Lo dichiara in una nota il Presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato.
Inaccettabile il lavoro del direttore generale, continua Maritato, addirittura chiamato per far pulizia da un’altra regione. Se questi sono i risultati deve tornare a casa subito. Un’eccellenza fra le eccellenze offesa ed umiliata per l’incapacita del direttore generale A. D’Urso, non in grado di amministrare uno dei nosocomi più importante d’Italia” conclude il Presidente Maritato, il quale ha presentato un fascicolo alla Procura di Roma con le fotografie di tale scempio.


San Camillo ennesima denuncia, interruzione di pubblico servizio
E’ tutto di questa mattina, il weekend della vergogna dell’ospedale San Camillo, che alle 12:00 improvvisamente vede bloccarsi l’unico ascensore della neurochirurgia, padiglione Lancisi“. Lo dichiara in una nota il Presidente di Assotutela Michel Emi Maritato.
All’interno dell’ascensore, unico riservato ad utenti e lavoratori, è rimasto intrappolato per ore un paziente oncologico e due utenti. Dopo l’intervento professionale degli addetti ai lavori, sono uscite fuori le tre persone, bloccando per troppo tempo le attività di trasporto di: materiali, vitto, farmarci e dispositivi medici. Ci risulta da un’idagine condotta internamente al nosocomio che lo stesso ascensore è stato fermo in questa settimana per ben dodici volte, intrappolando molto spesso come in questo caso , anche degenti stessi“.
E’ inammisibile – conclude il Presidente Maritato – che un manager pagato fior di quattrini (A. D’Urso), non abbia la situazione sotto controllo a questo livello. Dell’accaduto sono stati informati i vigili del fuoco che probabilmente faranno un’ispezione all’interno del nosocomio stesso“.

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