giovedì 02 Maggio 2024,

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Rifiuti, Fortini (Ama): a Rocca Cencia compostaggio da 40mila tonnellate l’anno

scritto da Redazione
Rifiuti, Fortini (Ama): a Rocca Cencia compostaggio da 40mila tonnellate l’anno

Un impianto di compostaggio che tratterà 40mila tonnellate di rifiuti organici, provenienti dal relativo quadrante della città, un impianto che non ha alcun tipo di impatto ambientale“. Così il presidente di Ama, Daniele Fortini ha presentato alla commissione Ambiente del Consiglio regionale del Lazio, il primo tassello dell’ecodistretto che l’azienda vuole realizzare a Rocca Cencia, nel VI Municipio di Roma. “Abbiamo richiesto alla Regione la Valutazione di impatto ambientale – ha spiegato – una volta partito il cantiere serviranno dai 9 ai 15 mesi per realizzarlo. Costerà fra i 20 e i 25 milioni di euro, vedremo quanto riusciremo a risparmiare con la gara, che noi contiamo di ammortizzare nel giro di 36 mesi, grazie ai risparmi che otterremo. Adesso, infatti, portiamo i rifiuti organici (140 tonnellate l’anno) a 600 chilometri da Roma, visto che nel Lazio non ci sono impianti di compostaggio, con un costo di 125 euro a tonnellata“. Quella immaginata da Ama a Rocca Cencia è una sorta di città del riciclo: accanto all’impianto di compostaggio ne nasceranno altri per la lavorazione del vetro, della plastica, del legno, delle cellulose, dell’alluminio e delle terre di spazzamento. “Adesso abbiamo solo impianti, i cosiddetti Tmb, che trattano rifiuti e ne producono altri: noi vogliamo impianti che trattano i rifiuti e li trasformano in prodotti pronti a essere riusati – ha spiegato ancora Fortini – Ad aprile Roma è arrivata al 43 per cento di differenziata, arriveremo al 50 per cento entro il 2015 grazie all’estensione del nuovo sistema di raccolta in tutta la città. Saremo la capitale che differenzia di più in tutta Europa. Ora, però, abbiamo l’esigenza di un’impiantistica adeguata, a partire dal compostaggio. Quello di Rocca Cencia è il primo, ne realizzeremo altri, sempre di questa dimensione medio-piccola“. Molte perplessità sono state espressenegli interventi dei consiglieri Pietro Di Paolantonio (Ncd), Devid Porrello e Silvia Blasi (M5s), sulla natura degli impianti e sul fatto che siano sufficienti a trattare le 1.700 tonnellate di rifiuti che produce Roma ogni giorno. Cristiana Avenali e Fabio Bellini (Pd), hanno puntato l’attenzione sul cambio di passo che si sta facendo a livello romano e regionale, sia sulla raccolta differenziata che sul nuovo ruolo che sta assumendo Ama come gestore degli impianti in prima persona. I comitati dei cittadini hanno chiesto che l’ecodistretto sia realizzato in un’altra zona di Roma: “Siamo il municipio che ha la più alta incidenza di tumori, dopo la zona di Malagrotta. Abbiamo già dato“. L’assessore regionale ai Rifiuti, Michele Civita ha ricordato che la raccolta differenziata è “l’unico sistema per rendere obsoleti gli inceneritori e le discariche: in due anni, nel Lazio, abbiamo raddoppiato la percentuale arrivando quasi al 40 per cento. Siamo l’unica Regione che finanzia i Comuni su questo tema. Continueremo su questa strada“. “Quello di oggi è un inizio – ha concluso il presidente della commissione, Enrico Panunzi l’assessore ha dato la disponibilità della Regione per un tavolo di confronto con i cittadini. Serve trasparenza e partecipazione“.

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