martedì 19 Marzo 2024,

Politica

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Latina. Su ABC polemiche a non finire

scritto da Redazione
Latina. Su ABC polemiche a non finire

«I cittadini mi chiedono se ABC sia in sciopero? A Latina Mare, come in alcune zone della città, vicino le scuole, quella di via Po ne è un esempio, il servizio di raccolta dei rifiuti non passa da settimane e la situazione è degradante.

Questo è l’effetto dello stop o ritardo nella raccolta dei rifiuti differenziati, che a prescindere dai problemi economici che comporta e comporterà, alle casse comunali e conseguenzialmente alle tasche dei cittadini, produce uno stato di degrado e problemi sanitari alquanto allarmanti.

Sono mesi che si lanciano allarmi sulla mancanza di certezze per la raccolta porta a porta ed oggi, la situazione è degenerata, rifiuti sparsi ovunque, immagini che spesso ci rimandano a luoghi che sembrano lontani da noi, sono qui.

Inutile, la raccolta porta a porta non decolla, non funziona nulla sui rifiuti e chi delegato a gestire la situazione dovrebbe solo lasciare il testimone e dimettersi immediatamente..

Aggiungiamo la pigrizia, l’inciviltà, selvaggi con le auto che rallentano quando passano davanti ai cassonetti in questione e lanciano, letteralmente, il sacco dei rifiuti.

Ciò che ne consegue, è sotto gli occhi di tutti: alcune strade ormai piene di sacchi e immondizia, aggiungiamo a questo, un servizio e una gestione inadeguato da parte di ABC, poiché non c’è un ritiro adeguato e tantomeno una pulizia periodica dei cassonetti, l’odore è nauseabondo e questo non è più tollerabile. Anche per una questione igienica.

In attesa ancora oggi, di conoscere il piano industriale di Abc e le modifiche al contratto di servizio, solo in questo mese si dovranno ulteriormente pagare (soldini nostri) ben 671mila euro, alla Rida Ambiente di Aprilia.

Somme da stanziare, nelle more del “rimpegno” di quelle somme derivanti dalla rimodulazione del contratto dei servizi di igiene urbana a seguito dello scivolone di cui parlavamo sopra.

Un servizio raccolta differenziata che l’azienda del comune di Latina “ABC” aveva dovuto far decollare come promesso, già da diversi mesi e che invece è ferma al palo.

Se alla Rida, paghiamo ad oggi al mese già 700mila euro circa, e con un decollo del porta a porta che non vede luce e che probabilmente non vedrà luce visti netti ritardi neanche nei prossimi mesi, mi domando;

quanto la scellerata gestione, di questa amministrazione arrecherà danno alle casse della nostra città e conseguenzialmente ai servizi alla città?

Ormai sfugge solo agli sciocchi e a chi non vuole vedere la realtà, il fatto che l’amministrazione comunale di Latina, sta ponendo i cittadini al rischio di pagare una montagna di soldi, per smaltire quei rifiuti che non riesce a differenziare così come prevede la legge.

Se non ci fossero state scelte, azzardate all’origine, di una parte del consiglio Comunale, se la maggioranza avessero controllato maggiormente l’operato della giunta chiedendo lumi e collaborando alla risoluzione dei problemi, invece che limitarsi a semplici “yes man” oggi come oggi sicuramente, ci sarebbero stati consistenti risparmi gestionali e bollette ben più leggere per i cittadini e gli stessi non si sarebbero messi forse a rischio di pagare personalmente per danno all’erario.

Mi limito nel dire che con la differenziata, ci sarebbe stato un introito di circa 1,5/1,6 milioni di euro annuo per le casse comunali, che invece non c’è stato».
Così Gianluca Di Cocco, Presidente IDEA Provincia di Latina.

Un duro intervento che non ha lasciato indifferente il capogruppo di Lbc, Dario Bellini.
«Nessuno, a partire dal Presidente del Cda di Abc e dalla stessa maggioranza che sostiene questa amministrazione, pensa che l’attuale gestione del servizio sia neanche vicina a ciò che merita la nostra città.
Tutta la macchina amministrativa con Sindaco, direttore generale, assessori, dirigenti, controllori del contratto e la stessa azienda sono giornalmente impegnati per risolvere queste problematiche il prima possibile.

È risaputo che gran parte delle criticità del caso nascono dalla difficoltà di accesso alla linea di credito che può permettere di investire nelle infrastrutture, nei mezzi necessari ad effincientare il servizio, partendo finalmente con l’unico modo che questa città ha per uscire da una gestione fallimentare del servizio rifiuti ormai decennale.
Ci sono buone notizie in questo senso e presto ci sarà quel cambio di passo che tutti auspichiamo.

Fa piacere leggere l’attenzione di Gianluca Di Cocco verso la raccolta differenziata spinta o porta a porta. Peccato che questa sensibilità l’abbia acquisita solo oggi quando per tanti anni avrebbe potuto da amministratore qual è stato, consentire alla nostra comunità di acquisire un servizio all’altezza.
Evidentemente allora era più ‘utile’ riempire di rifiuti indifferenziati la buca di Montello inquinando un territorio, avvelenando una popolazione e quella, questa sensibilità non aveva una casa.

Oggi fortunatamente non è così, la discarica di Borgo Montello, grazie a questa amministrazione, è chiusa.
Il progetto di un porta a porta puntuale, di una raccolta del rifiuto con un’alta differenziazione è in itinere.

Si deve e si riuscirà in breve tempo a migliorare il servizio ma non possiamo far finta di non capire da dove venivamo, cosa abbiamo realizzato e cosa stiamo realizzando.

Con Abc abbiamo garantito posti di lavoro. In meno di 8 mesi di attività l’azienda, senza un capitale di startup, ha acquistato un ramo d’azienda, ha cominciato a fare investimenti.
Ha acquistato e noleggiato mezzi e strumenti utili al servizio fermi praticamente al prefallimento. Ha completamente rinnovato per un importo di quasi 200 mila euro l’intera officina.
Ha internalizzato un servizio, quello del riassetto dei cassonetti, anche qui salvando posti di lavoro e nell’ottica dell’efficientamento del servizio, servizio che prima era esternalizzato.

Ha per la prima volta nella storia della raccolta dei rifiuti della nostra città, svolto un concorso pubblico, trasparente, per assumere alla luce del sole, lontano dai clientelismi visti e rivisti, i lavoratori necessari all’espletamento del servizio.
A questo proposito è importante ricordare l’istituzione di 12 guardie ambientali che insieme alle fototrappole aiuteranno a reprimere gli atteggiamenti scorretti nel conferire rifiuti di alcuni cittadini.

Nonostante tutto questo, startup, investimenti, assunzioni, l’azienda non costerà ai cittadini un centesimo in più rispetto quanto costò la fallita Latina Ambiente nella sua fase di gestione più complessa e meno incline agli investimenti, quella di gestione dei curatori fallimentari.
Anzi, costerà meno ed è questa la vera notizia.

Il resto mi spiace, sono le solite strumentali polemiche politiche che in un momento di evidente empasse, se si avessero realmente a cuore le sorti di questo territorio, bisognerebbe avere il coraggio e l’onestá di saper mettere da parte».

 

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