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Latina. Elezioni provinciali: una messinscena a danno dei cittadini e della democrazia partecipata

scritto da Redazione
Latina. Elezioni provinciali: una messinscena a danno dei cittadini e della democrazia partecipata

La farsa del rinnovo del Consiglio provinciale prosegue imperterrita.

Ieri, infatti, si è svolta l’ennesima puntata di un’operetta politica che fa sorridere, per non dire altro.

In via Costa, presso il Palazzo della provincia pontina, seggio unico elettorale, si sono riversati in massa gli aventi diritto: non il popolo ma i consiglieri comunali dei 33 Comuni che compongono la Provincia di Latina, così come fortemente voluto dal risoluto ex ministro Del Rio.

Una chiamata all’urna che al termine dello spoglio ha mostrato più di una novità.

Forza Italia, data per moribonda, se non proprio deceduta, è stato il primo partito, eleggendo quattro consiglieri, le liste civiche, vittime sacrificali dei franchi tiratori ne conquistano tre, il Pd si classifica al terzo posto con due consiglieri (ne aveva tre), seguito da Fratelli d’Italia (con due, ne ha perso uno) che alla vigilia prometteva sfaceli di eletti.

New entry in Consiglio provinciale La Lega per Salvini Premier, che elegge il terracinese Domenico “memmo” Villani, ultimo consigliere comunale in ordine di tempo imbarcato a bordo della corazzata verde, che in questa tornata ha accusato alcune penalizzanti falle allo scafo del consenso.

Una piccola citazione a margine riguarda Fratelli d’Italia che perde un consigliere rispetto alla scorsa composizione di governo dell’ente, e perde anche l’eletto di Terracina, punto di riferimento dell’amministrazione comunale in seno al consesso provinciale.

C’è da dire, però, che Fratelli d’Italia fa entrare nella sua squadra il “potente” Carturan (sindaco di Cisterna) forse non proprio in quota ai fratelloni pontini e l’avvocato Cardillo Cupo di Formia.

W l’Italia, W la politica (a tutti i livelli di responsabilità).

The end.

 

 MCT

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