sabato 27 Luglio 2024,

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Gazzettino del Lazio edizione ore 16

scritto da Redazione
Gazzettino del Lazio edizione ore 16

ROMA, FAZZONE (FI): “L’IPAB SANTA MARGHERITA DEVE ESSERE TRASFORMATA IN UNA FONDAZIONE. PRESENTATA INTERROGAZIONE URGENTE IN SENATO
L’Ospizio di Santa Margherita, sull’Aventino a Roma, deve diventare una fondazione. In questi anni, la Regione Lazio, dopo la trasformazione dell’ospizio e degli immobili connessi in Ipab (Istituto pubblico di assistenza e beneficienza) ha violato, in modo palese, non solo la volontà testamentaria di Padre Simpliciano della Natività, ai tempi Francesco Saverio Maresca, ma anche le finalità per cui in qualità di fondatore aveva stabilito un espresso vincolo di destinazione per continuare l’opera caritatevole di riabilitazione delle donne in difficoltà. Per la continuità della sua opera, il 21 febbraio 1886, Padre Simpliciano della Natività, ha fondato la Congregazione delle Suore Terziarie Francescane dette “Margheritine”, oggi Suore Francescane dei Sacri Cuori, a cui ha affidato la direzione dell’ospizio. Struttura che in parte oggi, in contraddizione alla sua volontà, è stata data in affitto, tra gli altri, alla fondazione Lepanto (istituzione di carattere religioso), al CSM (Centro di salute Mentale), all’associazione Famiglia domani, nonché al vivaio “Le mura” che, all’interno, esercita attività, dietro pagamento, di attività di somministrazione di alimenti e bevande. La locazione degli immobili è avvenuta senza alcun rispetto, tanto da parte dell’Ipab quanto da parte della Regione Lazio, del vincolo posto dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per il Comune di Roma, dal momento che la locazione avrebbe dovuto essere preceduta dalla domanda per il cambio di destinazione d’uso alla Soprintendenza ed al Comune di Roma. L’assistenza agli anziani viene esclusivamente prestata dalle Suore Francescane dei Sacri Cuori secondo ritmi e condizioni irrispettose delle normative in materia di “funzionamento delle strutture che prestano servizi socio-assistenziali” e delle recentissime prescrizioni regionali. All’interno dell’Ipab Santa Margherita, inoltre, sembra si assista, ormai da anni, ad una palese violazione di ogni più basilare norma regolatrice l’assistenza agli anziani dal momento che le suore opererebbero in assenza di convenzione, scaduta da tempo, e senza alcun rispetto dei contratti collettivi di categoria e con ritmi di lavoro di oltre 15 ore giornaliere. Tutti gli immobili gestiti dall’Ipab, compresa l’adiacente Chiesa di Santa Balbina, le cui spese di manutenzione sono contrattualmente ed esclusivamente a suo carico, pena la restituzione della piena proprietà agli aventi diritto, versano in uno stato di palese degrado. Esiste, inoltre, un intervento della Corte costituzionale che ha stabilito che le Ipab regionali ed infraregionali possano continuare a sussistere assumendo la personalità giuridica di diritto privato. Ciò nonostante, e in spregio ai numerosi solleciti inoltrati dalle Suore Francescane dei Sacri Cuori la Regione Lazio non ha proceduto in tal senso. In questo contesto ho presentato una interrogazione ai Ministri competenti, per chiedere, tra l’altro, se ci siano, e quali siano, i motivi ostativi alla trasformazione dell’Ipab Santa Margherita in fondazione di diritto privato, se, e perché, sia stata consentita la locazione di immobili dell’Ipab, senza la preventiva domanda di cambio di destinazione d’uso alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per il Comune di Roma ed al Comune di Roma, trattandosi di immobili soggetti a vincolo e se corrisponda al vero che l’assistenza agli anziani, anche non autosufficienti, viene esclusivamente prestata dalle Suore Francescane dei Sacri Cuori, secondo ritmi e condizioni spregevoli delle disposizioni normative in materia di “funzionamento delle strutture, che prestano servizi socio-assistenziali” e delle recentissime prescrizioni regionali in materia”.  Lo dichiara in una nota il Senatore di Forza Italia, Claudio Fazzone.


REGIONE, PATANÈ: LEGGE DIMORE STORICHE PRONTA PER CONSIGLIO
Sono molto soddisfatto del lavoro che abbiamo svolto nelle Commissioni Cultura e Bilancio per l’approvazione finale della proposta di legge sulle dimore storiche del Lazio. Una legge lungimirante che disciplina la valorizzazione di beni dotati di grande potenziale di attrazione e che si inserisce nell’alveo delle proposte concrete, come quella della programmazione turistica triennale, che la Regione Lazio sta mettendo in campo a favore del potenziamento del territorio e della immagine della nostra regione in Italia e nel mondo. È questa una legge che disciplina la creazione di una Rete delle dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico culturale del Lazio, in conformità alla Costituzione e al codice dei Beni culturali e del paesaggio“. Così in una nota, il consigliere regionale Eugenio Patanè, a margine dell’ approvazione in Commissione Cultura della proposta di legge n. 153 del 4 aprile 2014 ‘Interventi di valorizzazione delle dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico culturale della Regione Lazio‘.
Un plauso va al consigliere Valentini – aggiunge – primo firmatario della proposta e ai colleghi di maggioranza e opposizione che hanno sottoscritto la proposta insieme a noi, e che ci aiuteranno a migliorarla ulteriormente in Aula. Sono diversi i progetti di recupero di dimore storiche per iniziativa privata nel Lazio, che sicuramente contribuiscono a rendere più belli e prestigiosi i borghi ma che non rientrano ancora in una logica di sviluppo integrato. Con questa normativa si favorisce la sinergia tra privato e pubblico affinché questo patrimonio sia anche un volano di sviluppo e crescita per l’intero territorio. Compito delle istituzioni è quello di esaltare il potenziale di tali beni affinché i progetti di riqualificazione fino ad oggi realizzati, e quelli che verranno, possano rientrare in una strategia di sviluppo culturale e turistico complessivo“.


REGIONE, ZINGARETTI: DENUNCIA IENE SU 118? VERIFICA CON PROCURA
Il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, intervistato dalla trasmissione tv Le Iene, ha risposto alla richiesta di chiarimenti rispetto alla situazione contrattuale di alcuni lavoratori delle onlus del 118. Zingaretti ha sostenuto che, raccogliendo la denuncia, la riporterà all’attenzione della Procura della Repubblica. “Preferisco fidarmi delle forze dell’ordine piuttosto che di voi, che siete una trasmissione che deve fare audience. Vi ringrazio della denuncia, manderemo polizia e carabinieri. Io voglio andare alla procura a denunciare“, ha replicato il presidente, e quando l’inviato delle Iene ha continuato sostenendo che ci sono dei ragazzi che vengono pagati pochissimo, Zingaretti ha ribadito “Grazie della denuncia andrò a verificare se è vero. Siccome la legge non sei tu e non sono io, è giusto rivolgersi alla procura che accerterà se é vero, perché non ho nulla da nascondere“. Alla richiesta successiva dell’inviato delle Iene che voleva conoscere i tempi per un nuovo incontro, il presidente ha risposto: “Facciamo subito un’ispezione e la denuncia e ci possiamo vedere anche la prossima settimana“. L’intervista si è svolta a margine dell’incontro in programma presso il punto biclazio.


PETROLIO. DI MAIO: RENZI PARLA DI BANDA LARGA, QUELLA NEL GOVERNO…
Oggi la Guidi in Procura a Potenza e Renzi parla di banda larga? Parlasse della banda di affaristi di Trivellopoli nel suo Governo“. Lo scrive su twitter Luigi Di Maio (M5s), vicepresidente della Camera.


BERGAMINI (FI) A SALVINI: NON CAPIAMO COSA CI SIA DA MEDIARE
Ringraziamo Salvini per essersi proposto come mediatore, ma facciamo fatica a capire cosa ci sia da mediare dal momento che noi abbiamo rispettato la parola data e gli accordi presi, mentre Salvini e Meloni no“. Lo afferma Deborah Bergamini, responsabile Comunicazione di Forza Italia.


TRASPORTI, CODACONS: TRONCA ALLUNGHI ABBONAMENTI METREBUS PARI A GIORNI SCIOPERO
Domani nuovo sciopero del trasporto pubblico nella capitale, con bus, metro e tram fermi dalle ore 20:30 a fine servizio a causa di una protesta indetta dall’Ugl. Una agitazione che segue quella registrata il 18 marzo scorso a Roma, appena 20 giorni fa, e che provocò grandi disagi agli utenti. Chiediamo oggi al Commissario Tronca di prevedere in favore dei cittadini un allungamento automatico della durata degli abbonamenti al trasporto pubblico, pari ai giorni di sciopero indetti dai sindacati. Se infatti esiste il diritto di sciopero, e i lavoratori possono far valere attraverso di esso le proprie ragioni, esistono anche i diritti patrimoniali degli abbonati Metrebus, che acquistano le tessere mensili e annuali per una copertura totale del servizio, 365 giorni su 365“. Lo dichiara, in una nota, il Presidente Carlo Rienzi, candidato a sindaco di Roma. “Ricordiamo che solo nel 2015 si sono registrati a Roma 38 scioperi nel settore dei traporti pubblici, e nessun indennizzo è stato concesso agli utenti pesantemente danneggiati. Per questo chiediamo a Tronca un cambio di rotta e di riconoscere finalmente i diritti dei passeggeri, attraverso una misura – l’allungamento della durata degli abbonamenti – che non avrebbe alcun effetto per le casse dell’Atac” – conclude il candidato sindaco, Carlo Rienzi.


RYANAIR, DELRIO: “IMPEGNO DELLE PARTI A RIPRENDERE IL DIALOGO”
La riunione è stata positiva con impegno delle parti a riprendere il dialogo e a rivedere le decisioni annunciate. Le comunicazioni che il Ministero ha fatto riguardo alla tassazione ed alla revisione delle linee guida e l’impegno a essere rapidi apre alla possibilità concreta che non solo si confermino gli impegni passati, ma che vi siano ulteriori sviluppi del traffico aereo. Abbiamo quindi da subito attivato un percorso che, con il contributo di tutte le  compagnie aeree e di Enac, porti a risultati compatibili con le normative   europee, ma di stimolo al turismo ed alle economie locali“. Lo afferma, in una nota, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti in seguito all’incontro sugli aeroporti minori e insulari.

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