venerdì 17 Maggio 2024,

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Gazzettino del Lazio (n.1)

scritto da Redazione
Gazzettino del Lazio (n.1)

REFERENDUM. SI-SEL: IMPEGNO PER IL NO IN TUTTI I TERRITORI DEL LAZIO
“Daremo avvio ad un lavoro capillare che
parte dalle Province e attraversera’ tutta la Regione per
spiegare le ragioni del No alla riforma Costituzionale voluta da
Renzi. Una mobilitazione su cui costruiremo il punto di vista di
una sinistra che vuole definire il proprio profilo a partire
dalla difesa dei valori costituzionali, del lavoro, del reddito,
della lotta alle poverta’, di un diverso modello di sviluppo. Il
primo appuntamento e’ quello del 7 ottobre a Frosinone, con
Alfredo D’Attorre, Daniela Bianchi e Donato Gatti della Fiom, per
poi proseguire in tutto il Lazio perche’ quello del Referendum e’
lo spartiacque decisivo per innovare davvero il Paese e per
costruire un assetto politico ed Istituzionale in grado di
favorire l’affermazione di politiche di cambiamento di cui il
Paese ha drammatico bisogno. Una sinistra che ambisce a governare
non puo’ sottrarsi da questa responsabilita’: spiegare perche’ No
al Referendum di Dicembre significa non solo mobilitarsi contro
il muro di propaganda voluto dal Governo, ma anche per costruire
in connessione con la vita reale un’alternativa credibile sia a
Renzi ed Alfano, sia alle pulsioni razziste e populiste che
attraversano il Paese”. Cosi’ in un comunicato Giancarlo
Torricelli, Paola Marchetti, Beniamino Gallinaro, Giuseppe
Fortuna e Maurizio Camerini, coordinatori di Si-Sel regionale e
delle diverse province laziali.

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Referendum:Grillo,non ho dubbi vincera’ ‘No’
Leggete Ft, siamo in mano a giocatori d’azzardo

“Non ho dubbi, vincera’ il ‘No’,
leggete il Financial times e vedete chi vince. Io la penso come
il Financial Times, perche’ siamo in mano a dei bluffisti, dei
giocatori d’azzardo”: lo afferma Beppe Grillo lasciando il suo
hotel prima di partire dalla Capitale.

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DEF. BRUNETTA: PADOAN FACCIA DI BRONZO
TORNI IN COMMISSIONE E CORREGGA NOTA

“Padoan faccia di bronzo. L’Ufficio
Parlamentare di Bilancio non valida il quadro programmatico della
Nota di aggiornamento al Def e lui cosa risponde? Di fidarsi. Che
quando sara’ pronta la manovra i conti torneranno. Faccia di
bronzo, irrispettoso e arrogante. Come si permette a sbeffeggiare
l’authority di controllo dei conti pubblici italiani?”. Lo dice
Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia.
“Padoan e’ dalla parte del torto- aggiunge- non solo perche’ i
numeri sono gonfiati, al limite del falso in bilancio, ma anche
perche’ non rispetta le regole della nuova Legge di bilancio, che
all’articolo 10-bis, comma 1, lettera c-bis, prevede, da parte
del governo nella Nota di aggiornamento al Def, ‘l’indicazione
dei principali ambiti di intervento della manovra di finanza
pubblica per il triennio successivo, con una sintetica
illustrazione degli effetti finanziari attesi dalla manovra
stessa in termini di entrata e di spesa, ai fini del
raggiungimento degli obiettivi’. Perche’ Renzi e Padoan non
l’hanno fatto? Perche’ non conoscono la Legge, e sarebbe grave,
o, ancora piu’ grave, perche’ i loro numeri sono campati in aria?
Per questo abbiamo chiesto che il ministro torni in Commissione
Bilancio a fornire le informazioni mancanti alla Nota prima che
quest’ultima passi all’esame dell’Aula. Non possiamo piu’
tollerare prese in giro cosi’ gravi nei confronti del Parlamento
e degli italiani”.

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EDITORIA. M5S: CANE DA GUARDIA SCEGLIE GUINZAGLIO DEI FINANZIAMENTI

“Il cane da guardia della democrazia
annaspa ma, invece di cercare di rilanciarsi attraverso maggiore
autonomia, concorrenza e una competizione che metta al centro le
nuove tecnologie, sceglie di mettersi al guinzaglio dalla
politica e di ricevere laute mance dal governo al quale,
inevitabilmente, dovra’ dare qualcosa in cambio. Uno scambio di
effusioni tra poteri rispetto ai quali il cittadino, il lettore,
lo spettatore resta sullo sfondo: uno strumento da utilizzare.
Mantenere la schiena dritta quando si e’ presi per il portafogli
dal governo e’ un esercizio ipocrita che in Italia continua a
tramandarsi. Questo finanziamento all’editoria non ha niente a
che fare con il pluralismo e la liberta’ di informazione”. Cosi’
i deputati M5S in commissione Cultura commentano il voto
contrario espresso ieri in Aula alla legge sull’Editoria.
“Per prima cosa- proseguono- segnaliamo che i fondi per il
finanziamento all’editoria arriveranno, in parte, dalle eccedenze
del canone Rai: quelle stesse eccedenze che sarebbero dovute
servire a non far pagare il canone agli anziani indigenti.
Governo e maggioranza hanno anche introdotto nuovi finanziamenti
indiretti per le spese telefoniche e le connessioni, che vanno a
compensare quelli gradualmente aboliti dal Governo Monti. Usciti
dalla porta, quei fondi ora rientrano dalla finestra . Ci
domandiamo cosa ne pensino le migliaia di piccoli imprenditori
italiani che non possono usufruire di un trattamento di tale
riguardo. Altra ottima ragione per votare contro questo
provvedimento, la misura che prevede sgravi fiscali per chi fa
pubblicita’ sui media. Se inizialmente l’agevolazione era
prevista solo per i giornali, successivamente e’ stata estesa
anche a Tv e radio. Berlusconi e De Benedetti ringraziano.
Governo e maggioranza  cercano di tutelare la loro idea di
pluralismo finanziando gli editori e drogando un mercato la cui
crisi evidente non sara’ arginata dagli strumenti messi in campo.
La realta’ e’ che in questo mercato, come in qualunque altro, il
cittadino premia chi gli fornisce un servizio migliore. E nel
mondo dei media tale servizio puo’ essere garantito soltanto da
condizioni di liberta’ e autonomia. Esattamente cio’ che la Legge
sull’editoria intende impedire”.

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L. STABILITÀ, MARTINA: PREVISTO ABBATTIMENTO FORTE IRPEF AGRICOLA

“In previsione della legge di Bilancio stiamo
organizzando tecnicamente l’intervento: si farà un’operazione di forte
riduzione che abbatterà l’Irpef agricola segnando una svolta per il settore
nell’ambito della tutela del reddito degli agricoltori. Attraverso questa
misura sosterremo chi vive di agricoltura”
Così il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina a margine della
firma di un accordo, presso la Presidenza del Consiglio

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