venerdì 03 Maggio 2024,

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Gara Cup: audizione in IV commissione

scritto da Redazione
Gara Cup: audizione in IV commissione

La IV commissione Bilancio, partecipazione, demanio e patrimonio, programmazione economico-finanziaria, presieduta da Mauro Buschini (Pd), ha ascoltato il direttore della centrale unica acquisti della Regione Lazio, Elisabetta Longo, sulla nuova gara Cup (Centrale unica di prenotazione) delle aziende sanitarie della Regione Lazio, seguita alla prima che ha visto quegli atti venire sequestrati dalla magistratura nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale. Nel corso dell’audizione sono stati ascoltati anche il capo di gabinetto del presidente della Regione, Andrea Baldanza, e il segretario generale della Giunta, Andrea Tardiola.
Visto che non possono spendere una parola sulla gara – ha detto il capogruppo de La Destra, Francesco Storace e noi abbiamo chiesto un’audizione sulla gara vorrei capire: che c’entrano?“. Buschini ha spiegato che le due figure apicali della Giunta sono state convocate per chiarire eventuali aspetti sulla sfera amministrativa. “La prima gara Cup – ha spiegato la dottoressa Longo – è stata fatta a febbraio 2014. La seconda a giugno 2015. In questo periodo c’è stata un’evoluzione normativa e giurisprudenziale. L’evoluzione sanitaria è andata avanti, con una flessione del fabbisogno del Cup, con lo sviluppo delle case della salute e dei percorsi assistiti. Anche nella prima gara si prevedeva una riduzione in corso di contratto. Nell’ultima versione abbiamo fatto conti con lo stato dei fatti ad un anno di distanza. I lotti sono rimasti 4, è diminuito importo della gara. E’ vero che le case della salute e i percorsi assistiti non sono tutti quelli che devono essere – ha proseguito la direttrice della centrale unica acquisti – ma la gara sarà aggiudicata tra circa un anno quando non ci sarà la stessa situazione di due anni fa. Prima di redigere la nuova gara noi abbiamo fatto la ricognizione dei fabbisogni che diminuiranno sempre di più, attraverso l’interlocuzione con le Asl, che ci danno dati e numeri. La nuova gara è stata pubblicata il 26 giugno non solo sugli organi ufficiali ma su diversi giornali. Abbiamo a voluto confrontare il testo con i bandi tipo dell’Anac.“.
Duri e incalzanti gli interventi delle opposizioni. “Vista l’indagine che la riguarda per falsa testimonianza e favoreggiamento io faccio fatica a stare sulla sedia e lo faccio solo per rispetto nei confronti dei cittadini“, ha dichiarato la consigliera Valentina Corrado (M5s), rivolgendosi alla direttrice della centrale acquisti. “Continuiamo a girare attorno ad un tema che riguarda innanzitutto la prima gara che lei ha gestito – ha detto Storace rivolto alla Longo -. Chi bisognava favorire in quella gara? La turbativa d’asta è un reato. Sono i magistrati a dire che lei è indagata per false dichiarazioni ai pm e favoreggiamento. Quindi la domanda è: come e chi determina i bandi? Io mi auguro che Venafro non sia rinviato a giudizio, ma il tema – ha proseguito Storace – ora sono le sue responsabilità. Una gara è saltata: quella di cui lei era presidente di commissione. E adesso lei è passata nel ruolo di protagonista anche di questa gara. E’ un errore.“. A tale proposito è intervenuto il capo di gabinetto di Zingaretti, Andrea Baldanza, ha chiarito che l’iscrizione a quanto risulta nel registro degli indagati nei confronti della dottoressa Longo “non riguarda la turbativa d’asta ma falsa informazione ai pm barra favoreggiamento. “Il che vuol dire – ha proseguito Baldanza – che se la Procura avesse ritenuto la dottoressa Longo concorrente nel reato di turbativa d’asta non l’avrebbe iscritta per questi reati. Allo stato degli atti, a quanto è dato di conoscere, la Procura lo esclude categoricamente“. Nel corso dell’audizione è intervenuto anche il consigliere Pietro Sbardella (Gruppo misto), il quale ha chiesto chiarimenti sui carteggi tra Anac e Regione Lazio e sui criteri con cui è stato determinato il fabbisogno alla base della gara. Nel corso dell’audizione è emerso che la carica di dirigente dell’area gestione appalti è stata conferita a un dirigente esterno all’amministrazione, perché, come ha riferito la Longo, un bando interno tra i dirigenti regionali è andato deserto. A tale proposito è intervenuto il consigliere Giancarlo Righini (Fd’I), il quale ha invitato Tardiola a non procedere, per ovvie ragioni di costi e opportunità, alla sottoscrizione del relativo contratto. La consigliera Maria Teresa Petrangolini (Pd) è intervenuta sulla programmazione sanitaria, mentre Giancarlo Perilli (M5s) è intervenuto in tema di trasparenza, sottolineando quanto sia inopportuno, ancorché legale, che la dottoressa Longo abbia compiti di controllo e monitoraggio su procedure di appalto.

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