venerdì 17 Maggio 2024,

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scritto da Redazione
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MALTEMPO, PALOZZI(FI): “ROMA ALLAGATA, RAGGI FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI”

“Un acquazzone e Roma è allagata. Questa la cartina di “tornasole” dell’amministrazione Raggi che ormai fa acqua da tutte le parti”. Così su Twitter, come riporta una nota, il consigliere regionale FI e vicepresidente della commissione Ambiente, Adriano Palozzi.

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TERREMOTO. STORACE: LEGGE SISMA CONTRO SPOPOLAMENTO COMUNI

In merito alla ricostruzione dopo il
terremoto “noi varammo una serie di provvedimenti che ancora oggi
rappresentano un esempio. Nel 2000 ci fu il terremoto nella Valle
dell’Aniene, avemmo molti danni alle case, alle attivita’
commerciali e alle chiese. In particolare 9 comuni ebbero danni
seri. Noi ci mettemmo a lavorare adeguatamente e riuscimmo a
mettere a nuovo quei comuni rapidamente. Vogliamo proporre una
legge sisma per far si’ che si eviti il fenomeno dello
spopolamento dei comuni. Bisogna rifare Amatrice com’era, cosi’
come Accumoli, ovviamente dotandole di adeguata copertura
anti-sismica”. Cosi’ Francesco Storace, leader de La Destra,
intervenuto ai microfoni della trasmissione ‘Ho scelto Cusano’,
condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano
Campus, emittente dell’universita’ Niccolo’ Cusano.
“Zingaretti- ha aggiunto Storace- sta lavorando, credo che il
centrodestra debba portare un contributo fattibile a questa
iniziativa della Regione per proporre alla maggioranza una legge
che possa essere pilota anche nei confronti delle altre regioni.
Zingaretti non e’ uno stupido, ha tutto l’interesse a non avere
ostacoli. Non possiamo essere spettatori, non c’e’ un colore
politico in queste situazioni. Andro’ ad Amatrice quando i
riflettori si spegneranno, non voglio andare li’ a fare la
passerella”.

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Migranti: Grimoldi,dove Alfano mettera’ 13mila ultime ore?

“Con i 13mila immigrati arrivati
negli ultimi giorni il conto degli arrivi sulle coste italiane
ha oltrepassato quota 120mila secondo le stime del Viminale,
superando i 116mila arrivi registrati alla fine dell’agosto
2015. Questi 13mila nuovi arrivati si vanno ad aggiungere agli
oltre 145mila che gia’ vengono ospitati nelle varie strutture,
strutture da settimane al collasso avendo superato ogni limite
di capienza.  Solo in Lombardia ci sono oltre 19mila richiedenti
asilo ospitati”. Lo dice l’on.Paolo Grimoldi, deputato della
Lega Nord e Segretario della Lega Lombarda.
“Chiediamo al ministro Alfano se abbia anche solo una vaga idea
di dove mettere questi 13mila immigrati sbarcati negli ultimi
giorni e le altre migliaia che, presumibilmente, sbarcheranno
nei prossimi giorni.
La Lombardia ha gia’ dato ed e’ satura, se Renzi e Alfano hanno
bisogno di sistemare questi 13mila nuovi arrivati si rivolgano
altrove, ad altre Regioni che ne ospitano dimeno, oppure ai loro
amici di Bruxelles che potrebbero ricollocargliene qualche
decina nei generosi Paesi scandinavi…”

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ITALIA-GERMANIA. VIA A BILATERALE, MERKEL E RENZI A MARANELLO

È iniziato il vertice
bilaterale Italia-Germania negli immobili Ferrari della pista di
Fiorano, tra i comuni di Maranello e Fiorano, nel modenese. La
cancelliera Angela Merkel e il premier Matteo Renzi sono stati
accolti sul tappeto rosso con un picchetto d’onore, a cura degli
allievi dell’Accademia militare di Modena e dei lancieri di
Montebello. A ricevere Merkel e Renzi c’erano l’ad di Fca e
presidente di Ferrari Sergio Marchionne, il presidente di Fca
John Elkann e il figlio del ‘Drake’, Piero Ferrari.
Hanno accolto Merkel e Renzi tutte le istituzioni locali, dal
prefetto uscente Michele Di Bari al governatore Stefano
Bonaccini, dal presidente della Provincia Gian Carlo Muzzarelli
ai vari sindaci. Nel corso del bilaterale verra’ riservato spazio
all’emergenza terremoto del centro Italia e al Piano Casa caro al
Governo Renzi, che auspica sul tema la disponibilita’
dell’Europa.
Al termine del bilaterale si terra’ una conferenza stampa con
Merkel e Renzi al Palazzo dello sviluppo di Maranello. Prima
della conferenza stampa ci sara’ un incontro di Renzi e Merkel
con la Protezione civile.

 

 

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Martino Landi, presidente benzinai: “No ad un’altra accisa, non siamo il bancomat dello Stato”

“Non siamo gli esattori fiscali dello Stato”. Così Martino Landi, presidente della Federazione Autonoma Italiana Benzinai, risponde a Radio Cusano Campus (www.unicusano.it) alle indiscrezioni secondo le quali il Governi Renzi starebbe pensando all’ennesima accisa sulla benzina per il terremoto che ha colpito le zone di amatrice e Accumoli.

“La storia ci insegna che queste accise, quando se ne parla, vengono poi applicate – dice al programma “Legge o Giustizia” condotto da Matteo Torrioli – mi auguro si smetta di considerare il settore carburanti come il bancomat dello Stato. Questa teoria è quella che è stata messa in atto da tutti i governi, negli ultimi trent’anni, di destra o sinistra. Non credo sia opportuno intervenire in questo senso, nel rispetto ovviamente delle popolazioni colpite dal terremoto che hanno estrema necessità di aiuto”. Un’ulteriore accisa non porterebbe, secondo Landi, nessun beneficio: “È solo un’ulteriore tassazione che comprime l’economia e non fa aumentare il PIL. Il carburante incide in modo cospicuo sui costi dei prodotti che adoperiamo. In Italia la movimentazione delle merci avviene per l’80% su gomma: un’accisa aumenterebbe il costo delle merci per il consumatore finale”. Dalle accise all’Iva: la presenza dello Stato alla pompa di benzina è eccessiva secondo Landi: “In Italia si vendono 30 miliardi di litri di carburante all’anno. Su ogni litro di carburante di benzina, quasi il 70% se ne va in tasse.  Le accise sono entrate che vanno allo Stato che poi garantisce i servizi ai cittadini. Purtroppo non vengono tolte, anche quando cessa l’emergenza per la quale erano state istituite: se c’è una situazione particolare, si potrebbe inserire un’accisa ma con il decadimento automatico dopo un tot di tempo”. Landi si rivolge a Matteo Renzi: “Il Governo deve trovare soluzioni alternative per trovare quelle risorse necessarie per aiutare i terremotati. Siamo esattori dello Stato a costo zero. Se un gestore vende in un giorno 1000 litri di benzina, con 1500 euro di incasso, 1000 euro sono di accise e tasse. Inoltre, i benzinai subiscono tante rapine: quando gli portano via i soldi tocca sempre ai benzinai reintegrare allo Stato i soldi per le accise e l’Iva. Vista la grande frequenza di furti registrati, tanti colleghi non trovano nemmeno più un’assicurazione contro furti e rapine”.

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BERTOLASO: “GASSMAN? SI PUO’ SOLO VANTARE DI UN COGNOME PRESTIGIOSO. VIRGINIA RAGGI? DIMOSTRI DI ESSERE DIVERSA DA CHI L’HA PRECEDUTA. PREVENZIONE SUI TERREMOTI? SERVE UOMO SOLO AL COMANDO”, DICE L’EX LEADER DELLA PROTEZIONE CIVILE A RADIO CUSANO CAMPUS.

Guido Bertolaso, ex numero 1 della Protezione Civile, è intervenuto questa mattina ai microfoni di ECG; con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano.

Guido Bertolaso ha duramente risposto ad Alessandro Gassman, che ieri ha polemizzato su twitter per la presenza dell’ex numero 1 della protezione Civile a In Onda, su La7: “Le parole di Alessandro Gassman? Siamo in democrazia, ognuno la pensa come gli pare, io sono una persona che dà fastidio perché dico sempre quello che penso, non guardo in faccia a nessuno, non faccio retorica, bado ai fatti. Mi pare che anche le vicende legate al terremoto dell’Aquila, sempre tanto criticato per cercare di offuscare una delle operazioni più straordinarie che sia mai stata realizzata in Italia, piano piano si stiano chiarendo. Il professor Colapietra, storico dell’Aquila,  il più grande protagonista del film della Guzzanti, criticava tutto quello che si era fatto durante l’emergenza terremoto e ora dice Bertolaso ci manca, perché in 36 ore aveva messo in casa, in tenda o in albergo 75.000 sfollati. Questo professore, personaggio famoso, storico, è molto più famoso di questo signor Gassman, che si può solo vantare di un cognome prestigioso, di un padre straordinario che ha fatto la storia del cinema italiano. Pronto a tornare se qualcuno me lo chiedesse? No, ora io mi occupo di Africa, di bambini, di mamme che muoiono in sala parto. In Sierra Leone una donna su quattro muore e perde il bambino durante il parto“.

Sulla questione terremoto, Bertolaso specifica: “Non ho mai detto che Cantone o Errani non vadano bene per la ricostruzione. La ricostruzione di Amatrice, Arquata e Accumoli la può fare chiunque, è una questione molto limitata, si sa benissimo come si deve ricostruire in queste situazioni. Io mi sono riferito alla enorme e ineludibile esigenza di mettere in sicurezza tutto il Paese. Dieci fa, in tempi non sospetti, dissi che con la prevenzione non si vincono le elezioni. Alla politica della prevenzione non gliene può fregar di meno. La prevenzione deve interessare, però, agli italiani. La zona sismica parte dal Friuli, attraversa tutti gli Appennini, arriva allo Stretto e si ferma a Catania. In queste zone c’è un rischio sismico rosso. Politica o non politica gli italiani debbono pretendere che si faccia la vera grande e massiccia più importante opera pubblica da fare in Italia. La messa in sicurezza del territorio. Si stanziassero 5 miliardi l’anno per i prossimi dieci anni e si inizino i lavori. Non si diano i soldi agli enti locali, non si parta con la solita ripartizione a pioggia alle regioni. Si deve bypassare tutto, serve un uomo solo al comando che deve avere pieni poteri e che da domani deve iniziare a mettere in sicurezza il popolo italiano. Qualcuno ha paura della corruzione? Si nomini Cantone, così i benpensanti saranno contenti, si prenda Cantone questo cerino gigantesco in mano e metta in sicurezza tutto il Paese. Se Cantone non se la sentisse, andrebbe benissimo anche Tronca. Ma ci sono tante donne in gamba, magistrati, prefetti, in grado di fare questo intervento. Va messa in sicurezza tutta l’Italia, altrimenti sarete ancora qui con i giornali e le televisioni a piangere e a lamentarvi. Abbiamo norme e criteri per fare tutto. Quella della ingegneria sismica è una scienza esatta. Un Paese che vuole essere tra i primi otto del mondo, non può continuare a diffondere in giro per il mondo le immagini di Amatrice distrutta come se fossimo in Afghanistan”.

Bertolaso ha parlato anche di Roma e dei primi passi di Virginia Raggi: “Diamo tempo a Virginia Raggi di dimostrare che sarà in grado di realizzare quanto promesso in campagna elettorale. Ieri ho evidenziato un sito di trasferenza dell’Ama abbastanza imbarazzante, collocato tra la meravigliosa finestra del Pincio su Piazza del Popolo e l’altrettanto meravigliosa Casina Valadier. Lì, dalle 8 di mattina fino alle 11 di sera, i mezzi dell’Ama si raccolgono per spostare la spazzatura non si sa dove, visto che nella Capitale non ci sono sistemi di smaltimento. Diamole tempo, ma cambi marcia. Basta con le polemiche e le chiacchiere legate a discussioni sugli stipendi e sul casino fatto prima di lei.Si rimbocchi le maniche e dimostri di essere davvero diversa rispetto ai suoi predecessori“.

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