sabato 27 Aprile 2024,

Cronaca

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Venafro, Storace “Voci su altri due dirigenti indagati”

scritto da Redazione
Venafro, Storace “Voci su altri due dirigenti indagati”

Fino a ieri, in Giunta, il governatore Zingaretti e il suo capo di Gabinetto, Venafro, intonavano inni alla trasparenza propria e al malgoverno altrui. Venafro resta innocente fino a sentenza definitiva che dimostri il contrario, ma questo non vuol dire che il vento di Mafia Capitale non spiri da molto sull’Amministrazione regionale, dato che si vocifera apertamente di altri due importantissimi dirigenti regionali già iscritti nel registro degli indagati“. Lo afferma in una nota Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale de La Destra.
In Aula, per difendersi dalle accuse sulla multimilionaria gara Cup su cui aveva messo le mani la brigata Buzzi – spiega Storace – Zingaretti ha rivendicato di aver fatto bene a indire il bando ‘dopo tredici anni di proroga’. Purtroppo, le cose non stanno così. In primo luogo, perché la la prima volta che si dà vita ad una gara centralizzata e subito si è fatto sotto don Buzzi seguito dall’arrivo della Procura. Ma anche perché la gare Cup si sono fatte anche nel 2012 (Asl di Frosinone e Viterbo) e nel 2013 (ASL Rieti, Roma H, IFO, Roma E, Roma B, Roma D). Tali gare – aggiunge Storace sul Giornale d’Italia – sono state gestite da diverse ditte (Capodarco COOP, GPI spa, NTA srl, cesed srl) e non dalla stessa impresa. Inoltre, il bando Recup è del 1999, precedente alla mia Amministrazione, vinto dalla Capodarco con 600 addetti, il quaranta per cento dei quali disabili. Nel 2006 la nuova gara fu bandita con l’amministrazione Marrazzo. ma fu poi revocata per tentata turbativa d’asta. E, giusto per rammentare, quella gara del 2006 la gestiva la Lait della signora Poggiani, la cosiddetta superteste fasulla del Laziogate, promossa da Renzi all’Agenzia Digitale. Ora – conclude Storace – al Lazio serve un Presidente, non un pallonaro. Nik, studia“.

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