martedì 07 Maggio 2024,

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Terracina. «Sul Monte Cucca si lavora»

scritto da Redazione
Terracina. «Sul Monte Cucca si lavora»

In questi giorni presidenti di associazioni e vari esponenti politici o ex dedicano molto tempo a scrivere o ad andare in televisione a dire che per la ferrovia e per la s.s.699 per l’Abbazia di Fossanova e per la tratta ferroviaria Priverno-Terracina nulla si sta facendo, tutto questo è ingiusto ed ingeneroso per chi sta lavorando in condizioni pericolosissime date le difficoltà degli interventi aumentate dalle continue precipitazioni piovose che si susseguano ogni settimana.
Ricordo a tutti che dopo la frana ci siamo da subito come Amministrazione Comunale di Terracina impegnati a trovare le soluzioni per riaprire strada e ferrovia.
Abbiamo studiato tutte le soluzioni possibili con i dirigenti e funzionari del settore ambiente  e difesa del territorio  della Regione Lazio che ha stanziato in tempi rapidi 400.000 € per effettuare interventi mitigatori dei pericoli di crolli sul Monte Cucca per permettere l’apertura della strada e successivamente dopo ulteriori lavori da parte delle F.S. della ferrovia.
Il sottoscritto i primi di dicembre è andato a prendere le determine regionali firmate con i relativi impegni a Roma per accelerare l’iter per indire la gara e per assegnare i lavori il prima possibile. Una volta espletate queste procedure obbligatorie i lavori sono stati assegnati alla ditta Mazzaferri di Roma che ha iniziato ad allestire il cantiere pochi giorni prima di Natale, lavorando anche durante le feste per guadagnare più giorni possibili.
I primi di gennaio con l’ausilio di un elicottero sono stati portati sulla vetta del monte i materiali per i lavori, purtroppo le continue giornate di pioggia hanno permesso solo 10 gg lavorativi a gennaio e 7 a febbraio.
Qualcuno non ha proprio idea di che tipo di lavoro si tratta, chi in questi giorni scrive  e critica, pensa che si stia facendo un recinto per pecore e non un consolidamento di una parete rocciosa verticale in altura.
Io ringrazio la Regione Lazio, l’Anas, il geologo Vernile, i titolari della ditta Mazzaferri e i suoi dipendenti, in special modo i rocciatori  per l’impegno con cui stanno portando avanti i lavori, perché con le avverse condizioni meteo che si ripetono costantemente da circa due mesi e mezzo, hanno fatto i miracoli e si sono assunti delle responsabilità enormi a lavorare con nebbia, acqua e gelo su delle rocce ripide.
Ad oggi la parete rocciosa è stata tutta incamiciata da tiranti, reti e funi di acciaio, ora bisogna alzare una barriera ferma sassi in prossimità del precedente crollo e si concluderanno i lavori di competenza del comune.
I materiali sono sul posto, se il tempo li assiste, con una quindicina di giorni lavorativi si dovrebbero ultimare gli interventi previsti e far riaprire immediatamente la strada.
Successivamente alla riapertura della strada le ferrovie inizieranno i lavori per la riparazione dei binari lesionati dai massi e far riaprire la ferrovia.
Quindi in accordo con la ditta e i direttori dei lavori invito tutti i giornalisti,  le televisioni, i politici che in questi giorni hanno fatto comunicati in merito, i presidenti delle varie associazioni di Terracina e Priverno per mercoledì 13/03/13 alle ore 8.30 a presentarsi al cantiere per una scalata del monte  e andare a vedere lo stato dei lavori.
Avviso i partecipanti di munirsi di scarponcini e borraccia di acqua dato che per salire ci si impiega + di un ora.
Attendo con ansia che arrivi mercoledì mattina per vedere quanti di quelli che oggi si sciacquano la bocca sui giornali e televisioni hanno il coraggio di venire a  vedere con i loro occhi il tutto, in modo da poter capire in che condizioni hanno lavorato e dovranno lavorare gli operai della ditta per ridarci strada e ferrovia, almeno dopo la smetteranno di fare critiche e annunci senza condizioni di causa che mettono in evidenza solo la moda di criticare l’Amministrazione di Terracina.

Pierpaolo Marcuzzi

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