lunedì 29 Aprile 2024,

Primo Piano

Ξ Commenta la notizia

Terracina, Consiglio comunale: “La mozione mozzata”

scritto da Redazione
Terracina, Consiglio comunale: “La mozione mozzata”

Il Consiglio Comunale dell’11 marzo c.a. ha visto al primo punto dell’ordine dei lavori, la discussa mozione riguardante il tema delle politiche sociali presentata dal gruppo consiliare del Partito Democratico di Terracina.

Con la mozione era nostro interesse chiedere al Sindaco Giannetti e Assessora Norcia l’impegno di condividere con il Consiglio Comunale un nuovo progetto di politiche sociali che, prendendo le mosse dalle disposizioni previste dalla L.R. n. 11/2016, arrivasse a definire degli indirizzi concreti da riportare negli organismi distrettuali competenti per la redazione del c.d Piano Sociale di Zona.

Tuttavia la mozione odierna è stata rigettata, così come accadde anche alcuni anni fa, precisamente nel settembre del 2019, quando, a fronte di una nostra simile proposta, con l’allora assessora Tintari, la maggioranza pur condividendo la posizione espressa dal PD, si impegnava a sottoscrivere per un solo ed ultimo anno la convenzione sui servizi sociali, nell’attesa di promuovere sui tavoli del distretto, il passaggio alla gestione associata secondo il modello consortile.

Da allora, sul tema, nulla sembra essere cambiato.

Cambiano i Sindaci, cambiano gli assessori, cambiano le maggioranze, ma la situazione in tema di politiche sociali rimane ferma così come rimane immutato anche l’atteggiamento di chiusura del centrodestra alle altre idee provenienti dalla città.

A conferma di ciò, non c’è solo il rigetto odierno, ma anche l’approvazione (avvenuta nella seduta di Consiglio dell’8 marzo) di una proroga annuale della convenzione, la stessa di 5 anni fa, con il dichiarato obiettivo di un cambiamento a partire dal prossimo anno!

A peggiorare la situazione c’è anche l’atteggiamento assunto dall’assessora Norcia che ha “bollato” come supponente la nostra richiesta di chiarimento in merito a quale progetto di politiche sociali questa amministrazione volesse mettere in atto.

Bene farebbe l’assessora Norcia a comprendere che un progetto di politiche sociali è funzionale ai bisogni delle persone se è frutto del confronto con le forze politiche, con i cittadini, le associazioni, i sindacati ed ogni soggetto appartenente al più ampio novero del terzo settore.

Le prime critiche alla condotta di questa amministrazione (come appreso dalle dichiarazioni del capogruppo della Lista Di Tommaso) sono arrivate proprio in seno al Comitato Istituzionale, riunione del 24.01.2024, dove il Sindaco di Lenola, riconoscendo al nostro comune un ruolo fondamentale in quanto comune più popoloso del distretto, si duole della sua “assenza” in un momento cosi delicato come quello della redazione del Piano Sociale di Zona.

Un pensiero ripreso, sempre nella stessa riunione, anche dall’assessore di Monte San Biagio e Sindaco di Fondi che si spingono addirittura ad avanzare spaccature all’interno della maggioranza terracinese.

Tradotto: l’amministrazione Giannetti non esprime una posizione chiara riguardo temi fondamentali come quello delle POLITICHE SOCIALI e diserta le riunioni decisive.

Le dichiarazioni dell’assessora Norcia rilasciate prima alla stampa ed in Consiglio Comunale dopo, nascondono e mistificano la realtà dei fatti, il Piano di Zona 2024/2026 è ancora in alto mare e Terracina è assente nel percorso di concertazione. Tutto questo è ingiustificabile!

Come risulta ingiustificabile dare la responsabilità alla Giunta Zingaretti per aver definanziato il servizio dei centri diurni disabili di Terracina. I centri rientrano nei LEPS ma i comuni in accordo tra loro, in fase di redazione di bilancio (2021/2023) hanno deciso di finanziarli con risorse proprie. Ricordiamo sommessamente all’assessora Norcia che la Regione adotta il Piano di Zona, ma che lo stesso viene redatto e approvato dai comuni del distretto. La regione finanzia ed i comuni decidono come spendere i soldi! Avrebbe fatto bene l’assessora a sottolineare questa mancanza quando si trovava in opposizione di una maggioranza sempre di centro destra. L’unico errore commesso dalla Regione,” come ha sottolineato il capogruppo Chiumera, “è stato di non aver attivato i poteri sostitutivi obbligando i comuni a scegliere una forma di governance diversa da quella attuale”.

Per quanto riguarda il Partito Democratico, sottolinea Cervelloni “la nostra posizione è chiara ormai da lungo tempo. Dopo otto anni dall’entrata in vigore della L.R., non può essere più tollerato un ritardo sull’adeguamento del modello di governance dei servizi sociali distrettuali”.

In questo senso, come proposto dalla Regione condividiamo l’istituzione del consorzio, quale organismo giuridico terzo tra i Comuni del distretto e per questo dotato di una propria struttura e autonomia di gestione dei fondi provenienti dalla Regione e dallo Stato.

Riteniamo che qualunque sia il modello scelto, lo stesso dovrà potenziare tutti i servizi, solo dopo la reale concertazione di tutte le forze politiche e sociali, dopo aver analizzato i bisogni espressi dal territorio; un progetto di politica sociale risulta consapevole se frutto del confronto più ampio e partecipato possibile.

Diamo atto che la minoranza compatta ha sostenuto la mozione del partito democratico perché interessata alla discussione di un nuovo progetto di politiche sociali, ma che ha visto, come noi, il totale silenzio e la chiusura al confronto, dell’amministrazione Giannetti.

Il Gruppo Consiliare PD

Chiumera Pierpaolo Cervelloni Daniele

I commenti non sono chiusi.

Facebook