lunedì 06 Maggio 2024,

Provincia di Latina

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Terracina. Amministrazione comunale e associazioni cittadine, “Va tutto male, madama la marchesa”

scritto da Redazione
Terracina. Amministrazione comunale e associazioni cittadine, “Va tutto male, madama la marchesa”

Ok va bene! Siamo tutti consapevoli che l’attuale amministrazione comunale non ha una grande competenza in materia amministrativa e questo si evince chiaramente da una marea di atti prodotti, molti abortiti sul nascere.
Sembra quasi che all’interno del Palazzo comunale, nelle stanze che organizzano l’indirizzo politico e amministrativo degli affari della città, vi sia un sortilegio, una maledizione, che con virulenta contaminazione conduce gli amministratori e i burocrati a un precoce e senile rimbambimento.
Per questa ragione chi di dovere si deve porre il problema di far studiare tale increscioso fenomeno, perchè migliaia di cittadini aspettano con ansia di essere amministrati con meno danni collaterali possibili.
Ma tant’è, questo a volo d’uccello, il panorama che si può rappresentare oggi, in poche battute, su un’amministrazione che da quasi tre anni si “addimena” con pochi risultati.
Ma se all’interno del Palazzo posto ai margini del foro Emiliano si compiono strategie di gestione pubblica poste al contrario degli interessi dei cittadini, da meno non sono alcune associazioni attive sul territorio, le quali per partito preso contestano tutto e tutti.
Associazioni che spesso sono rappresentate da soci fantasma, o in alcuni casi il presidente della confraternita è talmente produttivo nel denunciare fatti e misfatti, da non attendere neanche più che l’istruttoria burocratica comunale su quel singolo provvedimento si compia per intero per proporla, senza indugio, al pubblico ludibrio.
Non c’è, al di là dei pur volenterosi intenti posti in campo dalla Giunta comunale, una sola iniziativa che possa andar bene per questi novelli “Catone”.
Si vuole realizzare un ascensore che porti cittadini e i turisti dalla parte bassa della città sul centro storico alto?
Gli uffici comunali organizzano uno straccio di progetto, ricevono i finanziamenti richiesti, ma ci si avvita poi su questioni di lana caprina con denunce e controdenunce da parte dei solerti guardiani dell’ortodossia cittadina, composta dalle solite associazioni, antichi politici ed ex amministratori comunali, storicamente poco illuminati, oltre a liberi e pittoreschi pensatori che nulla hanno concesso nella loro vita alla città.
Si vuole dare impulso al centro storico alto, ponendo a disposizione degli interessati un luogo importante come Palazzo Braschi?
Apriti “cesare”, come affermava un ex dotto consigliere comunale, che la canea si eccita e scatena al solo pensiero.
E ancora: per l’auditorium di san Domenico, per l’ex ospedale san Francesco, di proprietà della Asl.
Tutti a pontificare, tutti a denunciare alle autorità preposte l’imminente ed ulteriore scempio e schiaffo in faccia agli interessi veri della città di Terracina.
Tutti contro tutti dunque, con la evidente e sfacciata strategia di imbalsamare la città in saecula saeculorum.
Con buona grazia di chi spende a piene mani false parole d’amore per una comunità tra le più importanti della provincia pontina.

Riccardo De Matteis
(Per gentile concessione del quotidiano Latina Oggi)

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