martedì 07 Maggio 2024,

Emergenze

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Sindacati medici, Pronto soccorso sono al collasso

scritto da Redazione
Sindacati medici, Pronto soccorso sono al collasso

I Pronto soccorso degli ospedali italiani sono al collasso, congestionati e sovraffollati, con pazienti che occupano ‘posti barella’ o ‘posti in piedi’ o ‘a terra’, come accaduto a Roma, in sostituzione dei posti letto esauriti nei reparti per il ricovero. E’ una situazione drammatica quella che viene denunciata dal maggiore sindacato medico, l’Anaao-Assomed. E proprio per verificare le condizioni di criticità segnalate, oggi esponenti e parlamentari del Movimento 5 stelle (M5s) hanno ‘ispezionato’ alcuni ospedali del Lazio. ”Il dramma del sovraffollamento dei Pronto Soccorso e dello stazionamento dei pazienti anche per giorni in attesa di ricovero – denuncia il segretario nazionale Anaao-Assomed, Costantino Troise – sta diventando l’unica caratteristica ‘nazionale’ del Servizio Sanitario”. Una situazione che ha una causa precisa: ”è la conseguenza diretta – denuncia Troise – dei tagli operati indiscriminatamente dai governi degli ultimi anni ed in particolare di quella spending review che continua a produrre effetti devastanti. Sono infatti queste le conseguenze del taglio di 20.000 posti letto, che aggiunti ai 45.000 già persi dal 2004 in poi, stanno portando al collasso il sistema dei Pronto Soccorso, trasformati in impropri, e spesso non dignitosi, reparti di degenza in attesa del miracolo di un posto libero. E a questo si aggiungono condizioni di lavoro rese drammatiche dalla progressiva riduzione degli organici per il blocco del turnover”. Il taglio dei posti letto, aggiunge, raggiunge addirittura ”punte di oltre il 20% in Friuli, Basilicata, Liguria, Puglia e Sardegna”. Proprio l’impossibilità di inviare nei reparti già saturi i pazienti che necessitano di ricovero è la causa principale dell’affollamento dei Pronto soccorso anche secondo il presidente della Società italiana della Medicina di emergenza-urgenza (Simeu), Gian Alfonso Cibinel. La situazione è talmente grave che a Roma 8000 ambulanze, nel mese di ottobre 2013, sono rimaste ferme per ore negli ospedali, perché le barelle della vettura si ‘trasformano’ in quei posti letto che mancano una volta giunti in ospedale. Desolante pure il bilancio dei blitz degli esponenti M5s nei nosocomi romani: al Policlinico di Tor Vergata, sale operatorie nuove e attrezzate sono chiuse per mancanza di personale; all’Ospedale San Camillo Forlanini, il reparto delle emergenze è invece sottodimensionato del 50% rispetto alle richieste d’accesso. In uno dei più affollati presidi sanitari romani, poi, il Policlinico Casilino, si registrano 59.820 accessi annui al pronto soccorso a fronte di soli 222 posti letto. Risultato: alle 9.30 di oggi si contavano 18 pazienti su sedie o in barella in attesa di ricovero, di cui uno stazionava al Pronto soccorso da 3 giorni, 3 persone da 2 giorni, 12 da ieri.

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