venerdì 19 Aprile 2024,

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Sezze. “…E dietro gli olmi?”

scritto da Redazione
Sezze. “…E dietro gli olmi?”

Possiamo solo intuire per quale motivo si stia tentando di sviare l’opinione pubblica da gravi questioni che incombono sull’ente comunale verso altri problemi (gli otto olmi di Via dei Cappuccini), certamente importanti ma, per quanto accaduto sul territorio comunale di Sezze nel corso di questi anni, assolutamente strumentali. Perché gli amministratori locali tutti hanno dimostrato chiaramente di non avere e di non avere mai avuto una coscienza indirizzata verso la tutela del territorio e dell’ambiente. Lo possiamo affermare fortemente, per essere stati impegnati direttamente in battaglie civili di ben più ampia portata. Gli olmi dei Cappuccini vanno salvaguardati e le soluzioni tecniche per portare a termine i lavori per la realizzazione del marciapiede senza abbatterli sono alla portata di tutti. Va però sottolineato come in questo ultimo decennio ed anche prima, il Comune di Sezze abbia proceduto all’abbattimento di centinaia di piante di importanza ecologica notevole, senza colpo ferire. Gli amministratori locali, che oggi vogliono far credere di essere disposti ad aprire una discussione finalizzata alla tutela degli otto olmi, non hanno certamente dimenticato di come le loro amministrazioni e quelle precedenti abbiano proceduto alla distruzione di un esempio unico di bosco spontaneo di querce, quello sorto sulle Fonti Puzziglio in zona cimiteriale lato Via Bassiano, senza remora alcuna, nonostante la questione fosse stata da noi sollevata anche a livello parlamentare. Pur essendo riusciti con la nostra azione a ritardare il disastro ambientale, l’amministrazione ha testardamente proceduto all’abbattimento sistematico del bosco, che andava invece salvaguardato e valorizzato. Anche in questo caso sarebbero esistite diverse soluzioni tecniche per l’ampliamento del cimitero, conservative e più idonee allo scopo. E come non ricordare a questi “sensibili” amministratori, quel centinaio di alberi abbattuti per la costruzione dell’anello di marciapiede che delimita il Parco della Rimembranza? Piante sacre quelle, messe a dimora in onore dei nostri Caduti del ’15 – ’18, anch’esse tagliate, nonostante ci fosse stato l’impegno a ripiantumarle. E gli alberi distrutti con la devastazione di quello che era Ferro di Cavallo, per fare posto ad una scalinata in travertino? Sindaco, assessori, consiglieri comunali, dove erano in questi casi e quando su Via dei Cappuccini, sullo stesso lato ora interessato dai lavori, si è iniziato ad abbattere piante ornamentali di notevole valore presenti lì da decenni?
Ecco perché siamo partiti con l’affermazione che il dibattito aperto da queste persone è solo strumentale. Avendo dimostrato con i fatti di fregarsene dell’ambiente (dobbiamo ricordare l’ecomostro? di come questo Comune, privo di depurazione, stia inquinando la pianura? di come si sia dato il via libera alla costruzione di una strada, la Sr 156, finita sulle Fonti Sardellane?),  è evidente che dietro il caso olmi ci sia dell’altro.

Movimento Libero Iniziativa Sociale – lavocelibera.it

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