mercoledì 01 Maggio 2024,

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Sanità: Zingaretti, semplificazione per nuovi studi medici

scritto da Redazione
Sanità: Zingaretti, semplificazione per nuovi studi medici

La Giunta regionale ha approvato una delibera che semplifica le norme per il rilascio delle autorizzazioni agli studi dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. Con il provvedimento si precisa infatti che sono esclusi dal regime autorizzativo gli studi professionali in cui il singolo o più  medici lavorano in forma associata, pur se di diversa area medica, erogando prestazioni non invasive e dunque che non implicano rischi per il paziente. La mancanza di questa norma di fatto  stringeva  in una bolla, vicina all’illegalità, tutti gli studi dei medici che lavorano in gruppo e che ormai sono la maggior parte.  Con l’introduzione di questa specifica norma viene eliminato il rischio di violare la legge, perché si consente a  più professionisti di svolgere il loro lavoro nella stessa struttura, senza che sia classificata solo per questo, poliambulatorio e dunque sottoposta a uno specifico iter autorizzativo. I contenuti del provvedimento sono stati elaborati in stretta collaborazione con l’Ordine dei medici, e la sua entrata in vigore restituisce serenità e certezza normativa a oltre 5000 professionisti, tra medici di medicina generale e pediatri di base, che operano ogni giorno nella nostra regione.
Il grande processo di semplificazione – spiega il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – che abbiamo avviato in ogni ambito di nostra competenza è di vitale importanza per eliminare la burocrazia che appesantisce e spesso blocca la macchina amministrativa della nostra regione. L’idea che abbiamo in mente dall’inizio è quella di una Regione che funzioni e che agevoli l’erogazione delle prestazioni, in questo caso sanitarie, a favore dei cittadini. Con la norma approvata dalla giunta regionale abbiamo di fatto reso più semplice la costituzione di studi medici associati, punto di riferimento per i cittadini in tutti i quartieri delle nostre città“.

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