Tassista violentata: Squeri (Fi), necessarie soluzioni per sicurezza
“E’ evidente che esiste un problema di sicurezza anche per gli operatori del trasporto, motivo per il quale e’ doveroso ragionare su misure che possano tutelare l’incolumità di chi offre un servizio ai cittadini. Disporre barriere di plexiglas che separino il conducente dai sedili posteriori così come posizionare piccole telecamere all’interno delle vetture sono soluzioni da valutare seriamente“. Lo dichiara, in una nota, il deputato di Forza Italia Luca Squeri. “Un ringraziamento va alle Forze dell’Ordine per l’efficienza dimostrata nell’aver prontamente arrestato l’autore della violenza sessuale ai danni della tassista a Roma. Ora la giustizia faccia rapidamente il suo corso, senza indugi e con severità“, conclude.
TASSISTA VIOLENTATA, PALOZZI (FI): “LAVORARE PER SICUREZZA OPERATORI TRASPORTO”
“Voglio esprimere la mia totale solidarietà alla tassista romana, violentata negli scorsi giorni a Roma, e ringraziare al contempo le forze dell’ordine che con professionalità e competenza hanno assicurato velocemente alla giustizia l’aggressore. L’auspicio è che la condanna sia rapida ed esemplare. Dopo quanto accaduto nella Capitale, è necessario che la politica istituzionale, senza differenziazioni ideologiche, si attivi in maniera concreta e unitaria al fine di incrementare la sicurezza degli operatori del trasporto capitolino e non solo, che quotidianamente lavorano con impegno e dedizione sulle strade per assicurare una mobilità a misura di cittadino”. Così il consigliere regionale FI e vicepresidente della commissione Mobilità, Adriano Palozzi.
Il 3 luglio comincia il processo a Massimo Giuseppe Bossetti accusato dell’omicidio di Yara Gambirasio. Oggi intervenuta a “La Storia Oscura” su Radio Cusano Campus, la radio dell’Università Niccolò Cusano, la criminologa Roberta Bruzzone ha detto: “Sarà un processo molto tecnico perché la questione principale riguarda il dna che è ampiamente robusto come dato, quindi ritengo che supererà brillantemente qualunque tipo di osservazione che la difesa potrà proporre e che fino ad oggi peraltro non ha proposto nelle vie formali seppure ne avesse avuto la possibilità. Quindi mi aspetto principalmente una ricostruzione dettagliata dell’intera vicenda in aula, tutti i passaggi del caso verrano presi in esame. La Procura da questo punto di vista è riuscita a contestualizzare la presenza di Bossetti anche sul luogo del sequestro di Yara, non soltanto sulla scena del crimine. Io ho avuto modo di esaminare il complesso e abbondante fascicolo investigativo, devo dire che mi ha convinto e credo che convincerà anche la Corte d’Assise. Ritengo con ogni probabilità che il signor Bossetti, anche in virtù del tipo di scelta difensiva che ha fatto, si troverà ad affrontare un ergastolo”.