giovedì 02 Maggio 2024,

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Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti
Roma: Storace, nomina Zocchi nuova offesa a comunità destra 
Marino non smette mai di stupire. In attesa del rimpasto che dovrà subire dal suo partito, il Sindaco annuncia pomposamente di nominare Matteo Zocchi, laureando 24/enne in scienze politiche, suo aiutante nelle politiche sociali, quasi non esistessero già un assessore e una apposita struttura comunale. Il Sindaco che ha offeso un’intera comunità parlando di destra da far tornare nelle fogne, sceglie uno sbarbatello che, in occasione delle polemiche boldriniane sull’obelisco del Foro Italico, postò – quanti guai può fare Twitter – una foto dell’Obelisco in questione a testa in giù, commentando “era così semplice. Questa è la sincerità delle scuse fatte da Marino in Aula Giulio Cesare“. Lo scrive sul portale giornaleditalia.org Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e leader della Destra.
Il tweet di Zocchi è in rete dal 18 aprile scorso e dovrebbe essere lui, giovane barbaro, il cui solo merito sarebbe quello di aver parlato sul servizio civile alla Camera dei Deputati lo scorso 2 aprile, a spiegare ai romani il welfare. Medesimo testo, per la cronaca, appare anche sulla pagina facebook di Zocchi. Salvo, dopo ben 24 ore, ammettere lo stesso Zocchi che era una stupidaggine ma che si era “montato un caso su una battuta veloce”. Ma bene, applausi a Ignazio Marino“.


Questione greca? Tsipras grande attore, ma Europa rigorista non produce effetti. Ostia? Relazione di Gabrielli non mi sorprende, usciranno fuori tante altre cose“.
Stefano Esposito, senatore del Partito Democratico, commissario del Pd a Ostia, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. Diversi i temi toccati da Esposito nel corso dell’intervista.
Sulla Grecia: “Bisogna vedere quali sono i termini dell’accordo, se è stato trovato presumo che abbia basi abbastanza vicine a quelle che erano le richieste degli altri Paesi, concedendo qualcosa alla Grecia, che con il referendum non ha fatto un grande affare. Non è bella l’idea secondo la quale all’interno di un contesto come quello dell’Unione Europea, qualcuno non avendo mai rispettato le regole decide di fare un referendum per risolvere il tutto. La Grecia va aiutata, ma non è che loro negli ultimi anni abbiano dimostrato una grande capacità di tenere in ordine i conti del loro stato. E’ comunque del tutto inaccettabile una Europa con una logica rigorista che non produce gli effetti che qualcuno immaginava. Tsipras? E’ un grandissimo attore, ma non è con le battute che si risolvono i problemi. La logica del più furbo non mi è mai piaciuta e non la sosterrò mai“.
Su Ostia: “La relazione di Gabrielli non mi ha sorpreso, perché in questi mesi l’ho detto e l’ho ripetuto, anche sfottuto dai soliti soloni. A Ostia c’è un problema che va oltre mafia capitale. Risulta evidente che sul litorale c’è una presenza forte e pervasiva di associazioni criminali. A Ostia la situazione è così perché per troppo tempo si è stati un po’ distratti. Sul dirigente del municipio di Ostia che girava col pass di Fasciani: non mi sorprende neanche questo dettaglio, che già conoscevo. C’è un sistema, quando c’è un sistema che utilizza la cosa pubblica per gli affari privati non c’è da stupirsi di nulla, anzi se ne scopriranno molte altre di cose clamorose. Vedrete quando parleremo di concessioni balneari: là ho visto cose che voi umani non potrete immaginare. Bisogna leggere attentamente la parte che riguarda Mauro Balini, che io ho sempre chiamato in causa, a livello politico, ovviamente. E la stessa cosa riguarda il presidente di Assobalernari. Non si crea quella situazione, non si costruisce un lungomuro, senza la complicità e la responsabilità politica delle associazioni dei balneari. Se poi andiamo a vedere a chi sono intestate queste concessioni, scopriamo che alcune famiglie ne fanno incetta. Il business delle concessioni è un business mica da ridere. E il commissariamento di Ostia rende anche giustizia a quelli che hanno provato a combattere questo clima. Ci sono tante persone a libro paga di un sistema in quel di Ostia. La stampa? Faccio politica da tanti anni, per la prima volta a Ostia ho smesso di parlare con alcuni giornalisti, cosa che non mi era mai successa. C’è un evidente sostegno verso certe associazioni, come se alcuni giornalisti ne fossero dipendenti. Hanno attaccato immediatamente chi è andato ad Ostia a fare un certo lavoro. Hanno attaccato Sabella perché aveva la pistola, Silvia Decina perché ha risposto a una telefonata. Ogni persona che si è messa a lavorare su Ostia è stata bersaglio di un finto associazionismo antimafia“.
Su Marino: “Non capisco perché tanti giornalisti continuino a prenderlo di mira. C’è chi dice che sia onesto, ma che l’onestà non basta. E se fosse stato disonesto allora cosa avrebbero scritto? Ignazio Marino potrà avere tutti i limiti di questo mondo, ma non esiste mandrake, che a Roma arriva e risolve tutti i problemi in poco tempo. Senza un radicale cambiamento nessun sindaco, nemmeno il migliore possibile, potrà raggiungere gli obiettivi necessari. Io dico che per un primo bilancio bisogna attendere il 2018. Continuare ora a volere le dimissioni di Marino solo perché lo si ritiene non amato dai romani mi sembra veramente insopportabile. Non ho la pretesa di conoscere il sentimento dei romani, ma quando Marino va a qualche appuntamento pubblico riceve sostegno. Non potremmo lasciarlo operare, misurandolo giorno dopo giorno, a partire dal fatto che questa città ha una certezza, e cioè che il Sindaco è una persona onesta?“.

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