venerdì 03 Maggio 2024,

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Riforme: Eletti all’estero, bene processo di rinnovamento

scritto da Redazione
Riforme: Eletti all’estero, bene processo di rinnovamento

Per tornare a crescere l’Italia ha bisogno di cambiamenti importanti e radicali come le riforme avviate da Renzi. Ne sono convinti i deputati italiani eletti nella circoscrizione Estero. “L’Italia ha assolutamente bisogno di riforme moderne ed efficienti per rendere il sistema istituzionale più adeguato alle dinamiche dei nostri tempi“, secondo Fabio Porta del Partito Democratico, eletto nella ripartizione America meridionale della circoscrizione estero. “Questo tipo di ammodernamento – spiega – si trasferirà su tutta l’attività legislativa e anche sulle aspettative che gli italiani all’estero stanno aspettando da tempo“. “Frenare le riforme oggi – continua – vuol dire mettere a rischio la possibilità per l’Italia di tornare a crescere. Abbiamo bisogno di riforme per essere più efficienti anche sul piano internazionale. Io condivido l’impegno, il grande sforzo e l’insistenza che questo governo sta facendo per portare a casa questo risultato – aggiunge – Rendere il Parlamento più efficiente, meno pesante vuol dire poter rispondere con più rapidità ed efficacia alle aspettative degli italiani ma anche a quelle degli italiani nel mondo“. Inoltre, “molto importante per la Camera che dà la fiducia al governo e che vota le leggi più importanti a partire dalla legge finanziaria, sia mantenuta la presenza dei 12 rappresentanti italiani all’estero che anzi assumerà un peso specifico anche maggiore“.
Stiamo affrontando un processo di riforme storico per il Paese” dice Laura Garavini, eletta dagli italiani all’estero nella circoscrizione Europa nel Pd, che non si stupisce che “ci sia ostruzionismo e opposizione da parte di alcuni parlamentari, visto che è la prima volta che una stessa camera parlamentare è chiamata ad annullare se stessa“. “Ma il processo di ammodernamento del Paese deve andare avanti -prosegue – È positivo che si stia cercando di procedere celermente e che nel governo Renzi ci sia attenzione agli italiani all’estero mantenendo alla Camera dei Deputati i rappresentanti eletti dagli italiani all’estero, così come condivido che vengano tolti dal nuovo Senato, visto che sarebbe difficile individuare dei rappresentanti italiani all’estero con le stesse modalità previste per quella che sarà la camera delle regioni. “Io stato eletto dagli italiani in Europa, vivo a Zurigo e sento che gli italiani in Svizzera sono molto attenti a quello che sta avvenendo in Italia nel processo delle riforme e pensano che queste riforme si debbano fare“.
Alessio Tacconi, eletto nelle file di M5S da cui è uscito un anno fa e ora nel gruppo misto, definisce questa “una occasione storica per mettere mano, dopo decenni a queste riforme sempre promesse ma mai portate a termine“. “Non condivido tutte le scelte della maggioranza – prosegue il deputato – ad esempio vorrei vedere un Senato, anche se ridotto nel numero, con rappresentanti eletti direttamente scelti dagli elettori. Oppure abolire il Senato ma poi andare a ritoccare quelli che sono i diritti e i doveri dell’altra camera parlamentare per evitare così che possa essere male utilizzato il potere a quel punto troppo concentrato“. “Gli italiani all’estero – rimarca – pensano che le riforme siano indispensabili e auspicano che questi cambiamenti istituzionali possano rendere il Paese più snello sia per chi è rimasto in Italia che per chi è dovuto andare all’estero“.

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