martedì 23 Aprile 2024,

Sanità

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Microcitemie: sette i centri pubblici a disposizione dei cittadini

scritto da Redazione
Microcitemie: sette i centri pubblici a disposizione dei cittadini

La Regione interviene per fare chiarezza in merito alla situazione del Centro studi sulle microcitemie dell’Anmi. Il Centro non è stato chiuso, la Regione ha però preso atto del fatto che si tratta di una struttura privata non autorizzata e non accreditata con il servizio sanitario regionale. Fino al 2014 l’attività di questo Centro si è svolta attraverso la modalità amministrativa dei progetti: attualmente non è più possibile né adottarli né prorogarli.
La Regione è disponibile a trovare soluzioni esclusivamente nell’ambito delle leggi vigenti. La Regione è disponibile a prendere in esame la richiesta nel caso in cui il Centro studi intenda seguire il percorso per ottenere l’autorizzazione e l’accreditamento rispettando i requisiti strutturali e organizzativi richiesti.
La presa in carico del personale. Tra le altre cose la Regione ha espresso la disponibilità nel prendere in carico il personale tra biologi e tecnici che eseguono circa 500 prestazioni l’anno di studi diagnostici ed in particolare del DNA dei geni globinici, esami che si eseguono nei casi in cui le analisi non abbiano permesso una diagnosi definitiva.
Ecco quali sono le strutture per svolgere gli esami sulle microcitemie. La rete dei centri pubblici del Lazio è composta da sette strutture in grado di garantire la diagnosi e la gestione di tutto il percorso assistenziale dei soggetti con sospetta o confermata diagnosi di microcitemia rara. I centri sono pienamente operativi e a disposizione di tutti i cittadini negli ospedali: S. Eugenio, Gemelli,  S. Camillo, Policlinico Umberto I, Tor Vergata e Ime, Ospedale pediatrico Bambino Gesù.

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