venerdì 26 Aprile 2024,

Provincia di Latina

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Latina. Il Comune di no al mantenimento degli stabilimenti balneari in inverno

scritto da Redazione
Latina. Il Comune di no al mantenimento degli stabilimenti balneari in inverno

La notizia di oggi che il Comune ha respinto le richieste per il mantenimento delle strutture sulla spiaggia anche d’inverno, è a dir poco sconcertante.
Lo sconcerto viene dal fatto che nella gestione commissariale ci si aspettava che le norme di legge venissero applicate e/o comunque assunti quei provvedimenti necessari alla loro attuazione, tanto più se finalizzati ad un interesse collettivo.
Tutti abbiamo ritenuto salutare per l’economia del mare, risorsa unica e irrinunciabile per l’economia di questa Città e della Nazione, la norma regionale che “per promuovere la destagionalizzazione dell’offerta turistica e lo svolgimento di attività collaterali alla balneazione sulle aree del demanio marittimo per finalità turistiche e ricreative” ha stabilito che le strutture degli stabilimenti balneare possono essere autorizzate dal comune, su istanza del concessionario, a rimanere allocate sull’area demaniale marittima assentita in concessione per tutto il periodo di durata della stessa.
Se una legge prevede tale facoltà non si comprende quali possano essere le invalicabili motivazioni per cui ciò non si possa attuare a livello locale: è forse sbagliata la legge?
L’unica lettura amara che rimane è che non si vuole consentire “la destagionalizzazione dell’offerta turistica”, o forse che il burocrate di turno ritenga che sia più agevole la strada dell’apparente comodo  no e lasciare che se la sbrighino altri (il TAR?).
Ciò è assurdo ed inconcepibile in uno Stato di diritto dove una legge stabilisce che “le strutture degli stabilimenti balneare possono essere autorizzate dal comune” ed il Comune si rifiuta di autorizzare o meglio non fa nulla per dare attuazione alla legge e soprattutto per dare una mano all’economia che è, a dir poco, in affanno.
Ritengo che il Commissario debba personalmente intervenire su questa vicenda ed assumere gli atti che gli competono per dare attuazione ad una norma di legge regionale che non può rimanere inattuata, e non può aspettare i tempi della Politica,  perché è alla base della promozione dello sviluppo di una risorsa importante per l’economia del Paese ed investe un numero considerevole di aziende locali, finora sane, che non possono essere lasciate in un mare di guai, sotto comminatoria della revoca delle concessioni, o meglio ancora essere obbligate a rivolgersi al Tribunale per ottenere, chissà quando e a quale costo per loro e per la collettività,  ciò che la legge stabilisce e che può essere agevolmente attuato con un po’ di volontà.

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