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La Venere degli Stracci di Michelangelo Pistoletto, al MAP Museo Agro Pontino

scritto da Redazione
La Venere degli Stracci di Michelangelo Pistoletto, al MAP Museo Agro Pontino

In linea con la poetica partecipativa dell’artista di fama internazionale Michelangelo Pistoletto che il prossimo autunno sarà ospitato nelle città di Priverno e Pontinia – e ponendo l’accento sulla necessità di una relazione con il territorio, che ha ispirato la loro comune progettualità, Artivazione, MAP e SITI proseguono la loro collaborazione – iniziata con il «Rebirth-day 2013» e con «La Mela del Terzo Paradiso» – e promuovono un nuovo momento di incontro con le realtà locali aperto alla partecipazione della cittadinanza.
Venerdì 26 Giugno 2015, nell’ambito del progetto corale ARTE e TERRITORIO, nato da un’idea di Francesco Saverio Teruzzi – Artivazione, gli spazi del Map Museo Agro Pontino, ospitano l’opera simbolo dell’Arte Povera, la Venere degli Stracci di Michelangelo Pistoletto.
Dai quadri specchianti alle performance urbane dello Zoo, gruppo interdisciplinare di collaborazione tra arte, teatro, musica che segna il passaggio dall’oggetto ad un’estetica di relazione, dalla storica esperienza di «Arte povera più Azioni povere» ad Amalfi nel 1968 all’apertura del suo studio a giovani artisti, dalla creazione nel 1998 di Cittadellarte, centro di sperimentazione creativa sulla contemporaneità, fino alle recenti riflessioni sul Terzo Paradiso, la poetica di Michelangelo Pistoletto si contraddistingue per una progressiva «apertura verso l’altro», ponendo l’arte al centro di una trasformazione sociale responsabile.
Analogamente la Venere degli Stracci, sottraendosi ad una contemplazione romantica e restituendo dignità ad un materiale di scarto, usato e a volte sciupato, indica il bisogno di un ritorno alla primarietà dei processi creativi e diventa «atto di resistenza» verso la ricchezza artificiosa e il consumo messi in atto dalla cultura dominante.
Ideata tra il 1967-68, mettendo in contrapposizione l’aulicità dell’arte classica – al Map l’artista mette a disposizione un calco in grande scala della Venere Callipigia – con la realtà del quotidiano – rappresentata simbolicamente da una montagna di stracci – allora come oggi l’opera è espressione di un’arte profondamente radicata nella società, attitudine che da sempre accompagna Pistoletto.
La Venere arriverà al Museo Agro Pontino priva di stracci e sarà pronta ad accogliere i vestiti inutilizzati che i cittadini vorranno donare portando al museo un «pezzo di sé» e diventando così parte dell’opera, che prenderà progressivamente forma con il passaggio dei visitatori e con il loro «dono», gesto simbolico e responsabile.
La Venere degli stracci al MAP si fa così temporaneamente tramite di una campagna di solidarietà per la raccolta di indumenti che saranno offerti – al termine della sua permanenza al museo – alla Caritas.
La presenza eccezionale della Venere degli Stracci a Pontinia diventa anche un’occasione di formazione e riflessione sullo «scarto» – nella sua accezione reale e metaforica – attraverso un workshop esperienziale aperto ad adulti e bambini.
In una prospettiva di riuso, nel senso di un ritorno alla vita e trasformazione, e con un’attenzione ad un uso e consumo consapevole, per innescare nuove abitudini e pratiche, s’inserisce «SIT-in».
Ideato e sperimentato da SITI insieme ai giovani dell’ISISS Teodosio Rossi di Priverno, «SIT-in» è un workshop di auto-costruzione – tramite l’utilizzo di abiti dismessi – di «sedute», per conoscere diversamente ed esplorare creativamente la città.
Nel gioco di parole tra una forma di protesta e occupazione e la città, SIT-in – producendo uno scarto di senso – vuole produrre un cambiamento radicale di sguardo e prospettive, tessendo, attraverso lo scambio e l’incontro, nuove relazioni – spaziali, sociali e mentali – e dando vita a inedite narrazioni e visioni dello spazio pubblico attraverso l’arte.
Guidati dalla visione anticipatrice di Michelangelo Pistoletto, le cui opere contribuiscono ad una nuova comprensione del mondo, Artivazione, Map e SITI, ancora una volta insieme, con la presenza della Venere degli Stracci e un’azione collaborativa e laboratoriale, danno così avvio a una riflessione aperta sull’abito, sull’abitare e sulle abitudini con l’invito all’adozione di modelli di comportamento sostenibile e responsabile, per un’ecologia del pensiero e dello sguardo.

ARTE e TERRITORIO
La Venere degli Stracci di Michelangelo Pistoletto
a cura di Francesco Saverio Teruzzi, Stefania Crobe, Lorenza Lorenzon
MAP Museo Agro Pontino
Pontinia | Piazza J. F. Kennedy 1
Venerdì 26 giugno 2015
Workshop SIT-in ore 11 – 17
Materiali necessari: stoffe e vestiti inutilizzati
Ingresso gratuito previa prenotazione
Info e prenotazioni: +39 3469678227 | +39 0773 867422 | www.museoagropontino.it | info@museoagropontino.it
Inaugurazione Venere degli Stracci di Michelangelo Pistoletto ore 18.00
dal 27 giugno 2015 al 30 settembre 2015
Ingresso libero e gratuito
con il patrocinio di

Partner
Caritas Sant’Anna Pontinia
Caritas Sacra Famiglia Quartaccio
Michelangelo Pistoletto è un’icona dell’arte e della cultura italiana. Riconosciuto come uno dei principali esponenti dell’Arte Povera italiana, dal 1950 il suo lavoro è proprietà di numerosi musei e istituzioni di tutto il mondo, tra i quali il Museum of Modern Art di New York, l’Hirshhorn Museum and Sculpture Garden di Washington DC, la Tate Modern di Londra, e il Museo Reina Sofia a Madrid. Importanti mostre sono state presentate in tutto il mondo e il suo lavoro è stato incluso in altrettanti importanti appuntamenti internazionali tra cui la Biennale di Venezia – in ben undici occasioni – e al Louvre di Parigi nel 2013. Vive e lavora a Biella, dove ha fondato il laboratorio interdisciplinare Cittadellarte. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali d’arte, tra cui il prestigioso Imperial Prize (Praemium Imperiale) della Japan Art Association.
Cittadellarte – Fondazione Pistoletto è un’organizzazione no-profit istituita nel 1998 a Biella dall’artista Michelangelo Pistoletto. E’ un grande laboratorio creativo, una fabbrica di idee e progetti pensati per raggiungere l’obiettivo di connettere l’arte contemporanea, più specificatamente l’arte pubblica, l’arte relazionale e l’artista stesso con tutti gli ambiti che formano la società, per influenzare positivamente le evoluzioni e le trasformazioni sociali ed interculturali in atto. Si tratta di un nuovo modello di istituzione artistica considerato come centro multiculturale e plurisettoriale, un luogo per riconsiderare le cose, condividere punti di vista, studiare e fare ricerca, dove vengono organizzate mostre, si propongono progetti formativi ed attività artistiche, opere, installazioni, rassegne di arti visive, cinematografiche e performative, incontri, concerti e festival, partecipando ad eventi nazionali ed internazionali. Strutturalmente la Fondazione è suddivisa in settori operativi collegati tra loro dal fare artistico, denominati Uffizi, ciascuno dedicato all’interazione tra l’arte e un’area specifica del tessuto sociale locale e globale, attivi in svariati ambiti: arte, educazione, ecologia, economia, politica, spiritualità, produzione, lavoro, comunicazione, architettura, moda e nutrimento. L’arte è pensata come un progetto in divenire per collegare, congiungere, scambiare e avvicinare le culture differenti attraverso la comunicazione, pur mantenendo la specificità di ognuna.
Artivazione nasce da un’idea di Francesco Saverio Teruzzi, artivatore sul campo, e rappresenta la volontà di attivare l’arte nella Società e nel sociale, attraverso l’assunzione della responsabilità propria del ruolo. La figura dell’artivatore contempla alcune delle caratteristiche dell’artista, del curatore, dell’imprenditore e del manager di proposte culturali e sociali, attivando l’arte nella realizzazione di progetti di trasformazione sociale responsabile. Il termine nasce da un’idea di Paolo Naldini, Direttore di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto. Promozione, diffusione, interazione dell’arte e della cultura negli ambienti sociali tutti attraverso la creatività per una trasformazione civile responsabile.
SITI è un laboratorio cross-disciplinare, itinerante e multi-situato di ricerca e sperimentazione artistica nello spazio pubblico per conoscere sinesteticamente i territori e progettare nuove possibili visioni spaziali. Siti opera nel campo della ricerca e dell’educazione, dell’innovazione sociale a base culturale per ripensare – in maniera consapevole e responsabile – lo spazio in termini relazionali e attivare processi di trasformazione urbana e sociale attraverso l’arte e la cultura, per immaginare e generare il cambiamento.
SITI evoca la necessità di situarsi nei territori – nelle situazioni – in maniera «altra» per fare dell’arte e della cultura strumenti epistemologici per comprendere e agire nello spazio pubblico, per indirizzare le politiche e trasformare gli spazi in luoghi, utilizzando l’immaginazione come metodo. Il progetto, ideato e curato da Stefania Crobe, nasce nell’ambito del Dottorato di Ricerca in Ingegneria dell’Architettura e dell’Urbanistica presso il DICEA (Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale) dell’Università La Sapienza di Roma.
MAP Museo Agro Pontino di Pontina testimonia le vicende storiche e culturali della città di Pontinia e dell’Agro Pontino; si pone come strumento per la conservazione, la tutela, la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio immateriale della propria collezione e dei beni culturali locali. La sua missione è trasformare questo straordinario patrimonio storico, antropologico, archeologico ed architettonico in un ulteriore strumento in grado di valorizzare la comunità, favorendone le risorse di creatività e di iniziativa, stimolando l’interesse dei visitatori e cercandone la partecipazione, condividendo, interpretando ed infine, acquisendo una collezione di opere d’arte contemporanea. L’esigenza è quella di un museo attivo, vitale e di respiro globale che descriva e rappresenti l’energia dei luoghi e delle persone, meta accogliente, sorprendente e innovativa. Un museo intraprendente, che indaghi nuove vocazioni e soprattutto che riconosca nell’attività educativa, intesa come attività formativa rivolta alla conoscenza ed al rispetto del patrimonio culturale, una delle sue finalità fondanti, da rivolgere in particolare alle giovani generazioni in modo da contribuire al formarsi di una coscienza storica e di una consapevolezza della propria identità culturale. Il museo è inserito, a merito e per le buone pratiche messe in atto sin dalla sua apertura, nell’Organizzazione Museale Regionale. La forte componente antropologica che abbraccia la multidisciplinarità del patrimonio in esso conservato, ha sancito nel 2012 l’ingresso dello stesso all’interno del prestigioso Sistema Museale della Regione Lazio DEMOS, che ha come scopo la conservazione dei beni Demo Etno Antropologici.

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