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In 6 mesi 6.500 fallimenti +6%,anche imprese storiche. Tra 2008-2012 stop a 9 mila aziende con oltre 50 anni

scritto da Redazione
In 6 mesi 6.500 fallimenti +6%,anche imprese storiche. Tra 2008-2012 stop a 9 mila aziende con oltre 50 anni

I tribunali fallimentari non vanno in vacanza nemmeno ad agosto. In Italia, riassume in una nota la Camera di Commercio di Monza e Brianza, sono circa 126mila le imprese che hanno in corso una procedura concorsuale tra fallimenti e concordati preventivi, e nel primo semestre del 2013 si sono registrate circa 6.500 nuove procedure fallimentari (+5,9 per cento). La crisi non risparmia nemmeno le imprese ‘storiche’, quelle con oltre 50 anni di attività: tra il 2008 e il 2012 sono circa 9 mila quelle che hanno dovuto alzare ‘bandiera bianca. Una su 4, mentre prima del 2008 lo stesso dato si fermava a 1 su cinque. Tra le regioni italiane, la percentuale delle imprese storiche che hanno cessato l’attività tra il 2008 e il 2012 sale in Calabria e supera la metà delle imprese storiche (53%, circa 250 imprese), così come in Puglia (47,6%, circa 300 imprese). In Lombardia 1 impresa storica su 3 ha cessato l’attività in questi anni di crisi (più di 4.200 imprese). Guardando più in generale ai fallimenti a livello territoriale, si registra una variazione più evidente di nuovi fallimenti in Toscana (+33,8% rispetto allo scorso anno), Calabria (+31%) e Trentino Alto Adige (+26,9%). L’incidenza dei fallimenti è più elevata in Lombardia, dove si sono iscritte tra gennaio e giugno più di 1.400 procedure di fallimento (1,8 imprese su 1.000; +7,5%). In più della metà dei casi si tratta di imprese giovani, nate tra il 2000 e il 2009 (2,5 imprese su 1.000). Dopo la Lombardia, Lazio e Toscana fanno rilevare il dato più alto per nuovi fallimenti in rapporto al numero di imprese attive (in entrambe le regioni 1,5 imprese su 1.000 hanno iniziato la procedura di fallimento nei primi sei mesi del 2013).

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