giovedì 02 Maggio 2024,

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Il report dal pianeta sanitario laziale

scritto da Redazione
Il report dal pianeta sanitario laziale

Continua l’improvvisazione e la mancanza di rispetto del presidente Zingaretti. Di fronte alle problematiche della sanità, il governatore continua a scappare, nonostante i disastri che sta combinando. Oggi, anche i sindacati dei lavoratori degli ospedali del Lazio lamentano l’assenza del presidenza Zingaretti, annunciando la loro mobilitazione. Sono mesi che denunciamo l’inadeguatezza di quest’amministrazione regionale che, con le sue politiche basate quasi esclusivamente su tagli lineari, con forti riduzioni di reparti e posti letto oltre alla cronica mancanza di personale, sta portando il settore al collasso, penalizzando i cittadini e il personale stesso.
Zingaretti, invece, continua a limitarsi alle solite dichiarazioni autoreferenziali, ‘falsando’ anche i numeri, visto che lo attendiamo da tempo in commissione (finora invano) dove dovrebbe parlarci del disavanzo di 700 milioni di nove aziende ospedaliere. Vista la sua incapacità, tra l’altro le prime critiche al suo operato arrivano proprio da amministratori locali di centrosinistra, abbiamo chiesto la convocazione di una seduta della commissione nella quale poter ascoltare i sindacati dei lavoratori, che ogni giorno sono costretti a convivere con i fallimenti di Zingaretti, e solo grazie alla loro professionalità, si riesce a gestire la situazione“. Così in un comunicato il capogruppo di Forza Italia della Regione Lazio e vicepresidente della commissione Salute Antonello Aurigemma


SANITÀ. REGIONE: ATTIVA UCP CON 29 MEDICI IN CASA SALUTE TORRENOVA
Da ieri 29 medici di medicina generale lavorano insieme all’interno di una Ucp (Unità di cure primarie) presso la Casa della Salute di Via di Tenuta di Torrenova 138. Per i 43mila cittadini seguiti dal gruppo di professionisti significa poter contare su un’assistenza continuativa dalle ore 10 alle ore 19 dal lunedì al venerdì. La stessa struttura per altro resta aperta 365 giorni l’anno visto che al suo interno opera l’ambulatorio del week end che assicura la presenza di un medico e un infermiere il sabato e la domenica e tutti i giorni festivi“. Lo comunica in una nota la Regione Lazio.
La Casa della Salute di Torrenova è un esempio avanzato di struttura sanitaria integrata dove lavorano gomito a gomito medici di medicina generale, medici ospedalieri, infermieri e tecnici. L’avvio dell’attività della nuova Ucp si è svolta alla presenza del Dg dell’Azienda, Vitaliano De Salazar e del presidente dell’Ordine dei Medici di Roma, Roberto Lala. La struttura – spiega la Regione – infatti garantisce servizi per la continuità assistenziale e terapeutica sette giorni su sette; per programmi condivisi di integrazione sociale e sanitaria; al suo interno ci sono unita’ operative che organizzano e coordinano le risposte ai bisogni complessi e a sostegno dei soggetti fragili e dei loro familiari; sviluppa e cura i rapporti di collaborazione con gli ospedali di riferimento sia per l’interdipendenza tra cure primarie, cure specialistiche e diagnostica strumentale che per la definizione di protocolli per accessi e dimissioni programmate. Inoltre al suo interno trovano spazio il Punto Unico di Accesso sociosanitario, le Associazioni di volontariato, l’Ambulatorio di cure primarie, la Centrale operativa unica di assistenza domiciliare aziendale da poco inaugurata. L’insediamento dei Medici di Medicina Generale fanno della Casa della Salute la pietra angolare del nuovo sistema sanitario regionale.


SANITÀ. DE BIASI: SU ORARI MEDICI ITALIA RISCHIA MULTA PAZZESCA UE
Tra dieci giorni l’Italia avrà una procedura di infrazione se non ottempera. E la procedura di infrazione è pesante, perchè si prendono delle multe quotidiane pazzesche. Questo, quindi, è un tema che il nostro Paese deve risolvere. Noi nella Legge di stabilità abbiamo emendato, dicendo di sbloccare il turn over almeno per i cosiddetti ‘h24’, ‘h12’ e per le urgenze più grandi, per evitare che per i medici ci siano turni massacranti di 24 o 72 ore“. Cosi’ Emilia Grazia De Biasi, presidente della commissione Igiene e Sanita’ del Senato, a margine del IV Healthcare Summit del ‘Sole 24 Ore’, risponde ai giornalisti in merito alla norma Ue relativa ai nuovi orari di lavoro dei medici. L’evento è in corso nella Capitale, presso il Roma Eventi Fontana di Trevi. “Se facciamo un investimento – ha proseguito – dimostrando all’Europa che l’abbiamo fatto e che quindi ci stiamo muovendo, questo potrebbe essere intanto sufficiente: la verifica a posteriori, infatti, è un’altra cosa. Intanto dobbiamo dimostrare di ottemperare la direttiva, facendo dei provvedimenti che vadano in quella direzione“. Ma lei esclude che ci sia un’ulteriore deroga? “Mi sembra molto difficile – ha risposto De Biasi – ma può essere che ci sia una deroga per quel che riguarda tutto il personale, cioè che si scaglioni nel tempo. Sicuramente, però, per i cosiddetti ‘h24’ e ‘h12’ devono assolutamente farlo“.


FROSINONE, ABBRUZZESE (FI): “COMMISSARIAMENTO ASL ENNESIMO SCHIAFFO A TERRITORIO”
Il commissariamento della Asl di Frosinone rappresenta l’ennesimo schiaffo al territorio da parte di Zingaretti. Credo che il centro sinistra locale debba veramente riflettere sul scarso peso politico nelle decisioni che contano, perché, ancora una volta, il governatore ha bistrattato le istituzioni ed i cittadini ciociari senza guardare in faccia a nessuno“. Lo ha dichiarato in una nota Mario Abbruzzese consigliere regionale di Forza Italia del Lazio.
Un atteggiamento imbarazzante che rischia di mettere in difficoltà anche i consiglieri regionali eletti in provincia di Frosinone, che fanno parte della sua maggioranza. Purtroppo, nemmeno l’appello della stragrande maggioranza dei Sindaci ha fatto tentennare Zingaretti, che da vero Zar Nicola, dispensa, ormai, decisioni d’imperio senza tener conto di niente e di nessuno – prosegue – Intanto, però, mentre il governatore continua nel perseverare nella sua politica sanitaria dei commissariamenti e dei tagli alle eccellenze, i cittadini della provincia di Frosinone sono costretti quotidianamente a subire disservizi di ogni tipo e sono costretti ad emigrare altrove per riuscire a trovare una sanità migliore e prestazioni efficienti ed efficaci. Ora, però tutti coloro che fino alla vigilia della nomina del Commissario Macchitella, di cui non mettiamo in discussione preparazione e competenza, hanno l’obbligo di manifestare, come sta facendo il sottoscritto, lo sdegno verso questa ennesima decisione di Zingaretti che ancora una volta danneggia e umilia un territorio, che a gran voce gli aveva rappresentato esigenze e criticità“.
Ha proseguito la presidente della commissione Igiene e Sanità del Senato: “Non credo ci sia più tempo di aspettare e questo sarebbe peraltro giusto e sacrosanto – ha sottolineato – perché il personale medico e sanitario vive una condizione di criticità vera per molti e molto motivi, tra cui anche l’organizzazione del lavoro. E questo riguarda lo Stato, perché i contratti sono nazionali, ma anche le Regioni, che devono decidere sulla governance il rapporto anche numerico tra personale amministrativo e medico-sanitario“.
Quando fra poco andranno in pensione i 35mila medici, si è chiesta inoltre De Biasi, “noi come li sostituiamo? Allora, quello che voglio dire è che questa questione riguarda certamente la sanità, ma anche l’università: è un lavoro che bisogna fare insieme, abbattendo i muri come fa tutto il mondo. Solo noi lavoriamo da soli nelle nostre stanze, sprecando in questo modo rispose. Se collaborassimo, invece, le stesse risorse si ottimizzerebbero e magari si riuscirebbe a portare a casa – ha concluso – anche qualche risultato. Sarebbe pure ora“.


SALUTE, STORACE: DA ZINGARETTI FUFFA ALTRO CHE RIVOLUZIONE
Zingaretti annuncia rivoluzioni ma i cittadini del Lazio hanno ricominciato a curarsi fuori regione. Vuol dire che la sanità non va“. Lo scrive in una nota Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale de La Destra. “Zingaretti ha tagliato tutti i servizi tagliabili, seminato panico con le cartelle pazze, inasprito la pressione fiscale e – aggiunge Storace – si indebita per altri 30 anni senza realizzare gli obiettivi programmatici che aveva promesso dopo aver vinto le elezioni; e annuncia la riduzione delle aziende sanitarie. Sono 17 nel Lazio; ne accorpa due a Roma, il resto rimane come è: tutto qui? La rivoluzione è 2 Asl cancellate lasciando tutto invariato? Inizia in commissione il percorso legislativo sulla riforma delle Asl preteso dall’opposizione. Si può, però, fare una rivoluzione vera, come scritto nel nostro programma elettorale: a Roma non servono 5 Asl, ne basta una. Così come le 4 in provincia di Roma – prosegue Storace su Il Giornale d’Italiaa che lì, una sarebbe sufficiente. Una rivoluzione che si può fare alla luce del sole e non clandestinamente con codicilli nascosti nei subemendamenti per giunta immodificabili. Il potere di ridisegnare le Asl spetta al Consiglio regionale e in Aula deve venire, Zingaretti, a spiegare perché si accorpano 2 coppie di Asl e basta, e quali sono costi e risparmi di un’operazione che cade in mezzo al Giubileo e per il quale nessuno spiega cosa la Regione stia facendo per la sanità (emergenza ospedaliera in corsia, ambulanze, elisoccorso). Zingaretti si è sempre sottratto al confronto serio con l’opposizione, cullandosi nelle promesse, come quelle sulle case della salute: a novembre 2013, Zingaretti aveva giurato in Aula che ne sarebbero state aperte ben 48 entro la fine del 2015. Se ne contano appena una dozzina in tutto il Lazio. Sulla salute – conclude Storace – si capisce quando è fuffa, altro che rivoluzione“.

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